La Sicilia, come tutta Italia è stretta dalla morsa della crisi, una crisi economica che ovviamente attanaglia i più deboli. Ma cosa ben diversa accade però in Sicilia dove a sollevarsi in queste ore sono imprenditori e forze datoriali. E’ ormai noto che i “capipopolo” sono imprenditori o comunque persone che hanno una partita via.
Intorno però vi è tanta, se non troppa demagogia. La Sicilia è povera a causa di una finanziaria lacrime e sangue. E perchè il resto di Italia no? La Sicilia è dimenticata ed insultata? Non ha più i suoi ministri, e perchè tutto il resto di Italia ha ministri?
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Lo Stato è un nemico! Ed allora ecco che scatta l’Operazione Vespri, nome nefasto, nome molto simile a qualcosa di poliziesco e militarista, ricorda il 1992, ma forse solo alla stampa, perchè gli addetti del Movimento Forconi specificano in rete che no, non è un rimando ad una operazione di ordine pubblico.
Intanto è strano quel che accade, perchè in tutta Italia il carburante è aumentato, l’Equitalia consegna cartelle ed i prestiti agli imprenditori è cambiato. Le merci viaggiano lungo lo Stivale ed allora sembra difficile che la protesta arrivi solo dalla Sicilia. Una spiegazione recondita ci sarebbe: in Sicilia si produce e si raffina petrolio ecco che allora qualcosa che puzza sotto ci deve essere a tutti i costi. La Sicilia si sente poi terra di frontiera: ma qui non ci sono le agevolazioni delle frontiere del nord. Insomma sotto sotto, gira che ti rigira qualcosa di olioso vi è.
In Sicilia poi, da sempre, c’è un certo non gradimento del Governo Centrale, ma questo per altro è lo stesso sentimento che in Italia a 150anni dall’Unità molti sentono ancora, stessa cosa si respira presso qualche movimento sardo e calabrese.
Certo è che piaccia o no bisognerà comprendere quel che succede in Sicilia, capire come è che una fiammella faccia infiammare il popolo. Simile cosa era successa in Sardegna con il Movimento dei Pastori Sardi, gemello dei Forconi, che solidalizza con i Vespri Siciliani ma la fiammella non ha incendiato il popolo ed allora perchè? Il vento dell’indipendenza in Sardegna è più forte di quello siculo eppure nulla di pesante è successo.