Magazine Cultura
La pellicola, pluripremiata in tutto il mondo (anche a Torino, nel 2009), è un pugno allo stomaco d'insolita sgradevolezza per lo spettatore, e non soltanto in virtù del contesto ambientale e sociale che descrive con grande efficacia, né tantomeno per la tecnica di ripresa sperimentale (con uso insistito della camera a mano), ma grazie soprattutto all’indigeribilità dello stesso personaggio principale: Alfredo Castro è insuperabile nell'impersonare uno squallido ominicchio che procede nel suo destino di alienazione mosso solo dalla consapevolezza che nella Santiago senza cielo in cui è imprigionato egli non può che essere Tony Manero, ovvero l’unica speranza di sopravvivenza in un presente cupo e senza futuro. L’unico modo è essere il dio (che veste di) bianco Tony Manero, perché nel merdaio condiviso della dittatura, questo significa vita. Ma anche morte a chiunque si frapponga tra Raúl e le sue assurde pretese di clonazione del mito. Morte a chi osa, come il proiezionista del cinema in cui vede e rivede il suo idolo, cambiare film in programmazione e, peggio, dissociare John Travolta dal suo unico alter ego. Morte per chi possiede un televisore a colori, un pezzo di vetro colorato, un po' di denaro da trafugare. Turpe e allucinato nell'inflessibilità del suo sogno da poco, il protagonista del film diventa epitome del destino di un intero paese perduto, affondato nel buio più nero. Difficile dimenticare la perfezione del finale, un redde rationem che deflagra a tradimento durante una gara televisiva per il sosia ufficiale di Manero. Larrain indugia - con chirurgica crudeltà - sulle speranze di Raúl prima di infrangerle definitivamente, con l’espediente dell’esito incerto del voto, della ripetizione degli applausi. Dunque la sospensione nello sguardo che, alla scelta dell’avversario più giovane, si trasforma in una vuota maschera paralizzata dallo sgomento. Maschera che non si scioglie durante il desolante viaggio di ritorno. Un film disturbante, spettacolare e inestimabile. Astenersi animi delicati. Voto 10.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il food trucks a New York, Barcellona e Parigi
La nuova moda è arrivata e le protagoniste sono furgoncini e carovane meravigliose. Stiamo parlando dei food truck, ovvero cibo di prima qualitá sulle... Leggere il seguito
Da Witzbalinka
CULTURA, VIAGGI -
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Luci e ombre di Calabria
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito
Da Luz1971
CULTURA, LIBRI -
It's the books, stupid! Reading is sexy in New York. Greenwich Village bookstores
#itsthebooksstupid: inciampare nei libri viaggiando - clicca qui per leggere le parti precedenti. Reading is sexy, and an integral part of the culture in New... Leggere il seguito
Da Bourbaki
CULTURA -
Jurassic World - senza spoiler
Comprate il biglietto. Entrate in sala. Appena si spengono le luci spegnete il cervello. Non chiedete. Non pensate. Non dubitate. Allora Jurassic World sarà un... Leggere il seguito
Da Flavio
CINEMA, CULTURA, FUMETTI, LIBRI