Sulla blogosfera se ne discute da parecchio tempo: la parola sta perdendo potere?
Non ho una risposta valida per quel che concerne il mondo reale, mentre temo di averne una inquietante per quel che riguarda in mondo virtuale (il Web). Tale risposta è sì.
Chi, come me, gestisce un blog di lungo corso, con un buon numero di visitatori, se ne rende conto valutando le statistiche d’accesso al blog medesimo. Gli elementi che atttirano attenzioni sono immagini, video e icone. Gli articoli costituiti principalmente da puro testo di solito allontanano i lettori casuali e i distratti (che poi, piaccia o meno, rappresentano il pubblico più corposo di ciascun blog). In linea di massima ho notato che sforare le 500 parole ad articolo tende a respingere i visitatori, piuttosto che ad attirarli.
Il perché ce lo spiegano alcune ricerche fatte dagli esperti di comunicazione: l’internauta medio sta regredendo al livello del buon selvaggio: viene affascinato da immagini e dalle cose colorate, mentre spesso e volentieri salta tutto il resto.
Il fenomeno è più evidente ancora sul social network più frequentato, vale a dire Facebook. Dal grafico che segue si deduce infatti che i contenuti più cliccati sono gli status e, soprattutto le foto. I link invece ottengono una percentuale piuttosto bassa di reazioni da parte del pubblico, con buona pace di chi li pubblica in modo grezzo, sperando di generare facile traffico.
(Fonte: Paolo Ratto social web)
I video sono meno efficaci delle immagini, soprattutto per due fattori: connessioni a internet lente (che impediscono o rendono difficoltosi i caricamenti dei video) e condizioni ambientali inadatte alla visualizzazione (pensate a quanti navigano sul Web principalmente dall’ufficio).
Secondo una seconda ricerca statistica le reazioni ai post – tramite i “like” e i commenti – sono così divise:
- Foto: 37%
- Video: 31%
- Testo (status o note): 27%
- Link: 15%
Le spiegazioni degli analisti sono semplici e al contempo demoralizzanti: le immagini attirano attenzioni perché sono immediate, non richiedono particolare attenzione e richiedono un minore impegno di tempo rispetto ad altri elementi. Nel senso: vedere un’immagine necessita una frazione di secondo, leggere uno status qualche secondo, vedere un video può richiedere alcuni minuti. Cliccare un link, beh, a volte vuol dire “addirittura” aprire una nuova pagina nel browser… un impegno che per alcuni pare essere insormontabile.
Ovviamente applicare tutto ciò ai blog rende la situazione avvilente, visto che i blog sono fatti soprattutto di parole. Sì, ci possono (ci devono!) essere elementi grafici d’arricchimento. Io stesso fatico ad aprire quei blog che presentano monoblocchi di testo senza foto, senza accorgimenti estetici. Ma, ovviamente, il contenuto dovrebbe avere sempre la meglio sul resto. E invece…
Non a caso molti esperti di Rete sostengono che questo sarà l’anno definitivo del boom di Tumblr.
Tumblr, che io adoro (mi trovate qui – per quel che riguarda le mie “muse” – e qui, per post più inerenti al blog) è una piattaforma basata in grandissima parte su immagini e video, con pochi post di testo. Il fatto che sempre più utenti si iscrivano a Tumblr (e anche a Pinterest) vuol dire che, in effetti, la tendenza è quella di non leggere e di dare la priorità ad altri stimoli.
Ci sono soluzioni per un fenomeno del genere?
Non credo. Per quel che mi riguarda continuerò a cercare di creare contenuti, senza trascurare l’effetto visivo e grafico del mio lavoro, che comunque mi ha sempre appassionato.
Mi è anche capitato di leggere il commento di un internauta che ha ammesso innocentemente di non aver mai visto un’icona perché “posizionata (da mesi!) troppo in basso nella homepage del blog“. A suo dire c’era troppo da scrollare con la rotellina del mouse. Sono piccoli segnali che mi lasciano più che perplesso, ma a cui non ritengo opportuno rispondere con troppa indulgenza.
Non dobbiamo trasformare i nostri blog in bancarelle di ciarpame.
Io, per esempio, di certo non mi metterò a vendere vetri colorati agli indigeni, anche se a volte penso che forse se lo meriterebbero.
Ritorno alle basi: utilizzare la rotellina del mouse.
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