Sono qui, seduto in cucina, a girarmi i pollici. Tu sei nell’altra stanza, credo seduta sul letto o forse stai organizzando l’armadio. Sto svolgendo questa attività come passatempo dopo quello che mi hai detto. Che temevo mi dicessi. Mi hai chiesto una pausa. Lo ammetto, le cose non stavano andando granché bene. Hai detto che ti serve tempo, per capire. Che dobbiamo stare lontani per un po’. Devo dire che sono rimasto confuso: pensavo la distanza fosse un problema e ora che ci siamo ricongiunti dopo tanto tempo, ne senti l’esigenza. Non penso che una relazione sia una videocassetta inserita nel videoregistratore dove puoi scegliere di mettere in pausa, tornare indietro, andare avanti velocemente e così via. In alcuni casi sarebbe utile e comodo, con un grande risparmio di errori e discussioni. Io non credo nelle pause. Perché a volte si finisce col premere stop e non play. E sento, anche se lo negheresti, che hai già pronta un’altra videocassetta.
Playlist aggiornata ;)
