Vi presento il mio gattone: Prissi

Creato il 20 maggio 2013 da Bananaecioccolato
Mi sono accorta che nel blog ho parlato molto raramente del mio gattone. Per porre rimedio ho pensato di dedicargli un post con tante foto e di raccontarvi un po’ di lui, visto che è parte integrante e fondamentale della mia vita.

Lui si chiama Prissi, ed è il mio gattone. E’ nato il 13 Agosto 1999 dentro alcuni copertoni di auto, insieme a 3 fratelli identici a lui. La sua vita non è iniziata nel migliore dei modi: la mamma infatti dopo qualche giorno l’ha abbandonato, ma per sua fortuna sono arrivata io! Abbiamo immaginato l’avesse abbandonato per una malattia che aveva agli occhietti e gli impediva di aprirli completamente, così ha preso gli altri 3 cuccioli e se n'è andata, lasciandoci questo bel regalino. Ma come dicevo… Con un po’ di latte in polvere, una siringa e un antibiotico per gli occhietti l’abbiamo rimesso in sesto. Da quel momento la sua mamma sono diventata ufficialmente io.

La Prissi con la sua nuova mamma (che sarei io)
Qui penso avesse un paio di settimane.

Il nome Prissi l’ho scelto quando ancora pensavo fosse femmina. E’ il nome della cameriera scema di Via col vento (la ragazzina che dice di sapere tutto su come nascono i bambini e poi non si fa vedere quando Melania partorisce). Il nome è stato profetico perché devo ammettere che pur essendo buono e bravo, non è un gatto particolarmente sveglio…

La Prissi impegnato a crogiolarsi al sole

Quando il veterinario ci ha illuminato sul fatto che in realtà era un gatto maschio, ormai l’avevo già battezzato da mesi, per cui non gli è stato cambiato il nome. In compenso viene spesso e volentieri storpiato in: Prissolo, Prissolone, Prissolè, Prissolò, o chiamato con vezzeggiativi più o meno carini: gosino, tatone, tesorino, stronzo, stronzone, nani.

Io e la Prissi


La Prissi è il gatto più buono e affettuoso che abbia mai conosciuto. Si lascia fare di tutto e non dice niente. E’ buono con tutti, si fa coccolare anche con chi non conosce, ma capisce quando qualcuno non ama i gatti: quando mio suocero entra in casa, lui magicamente sparisce.

Prissi natalizio


Dorme circa 20 ore al giorno, preferibilmente nel letto (sopra o sotto le coperte) o sul divano. Nella cuccia raramente. E’ stato addestrato (e di questo ne vado molto fiera) a non salire sul divano se non in presenza di un essere umano e preferibilmente del suo pannetto. Spesso capita che appena ci sediamo sul divano lui arrivi e ci si lanci letteralmente sulle ginocchia. Da lì di solito non si schioda per le successive 2/3 ore.

Anche d'estate la Prissi dorme volentieri sotto le coperte....


Quando la Prissi è stato portato a casa, ad aspettarlo c’era già un altra gatta di 15 anni di nome Olimpia che non l’ha accolto per niente bene. Probabilmente perché lei era già anzianotta e lui era un ispiritato che non si riusciva a tenere fermo nemmeno legandolo. La convivenza è durata fino al 2006, anno in cui mi sono sposata e ho fieramente portato la Prissi in dote.

Una foto di un po' di anni fa (1999)... Io, la Prissi e la Olli.
La Olli purtroppo non c'è più.

La Prissi ha fatto 3 traslochi. Dopo il matrimonio infatti si è trasferito insieme a me nell’appartamento di Luca (che per la cronaca insinuava di essere allergico ai gatti, mentre io sono tuttora convinta che fosse una malattia psicosomatica, e il tempo mi ha dato ragione). Per lui è stato un trauma perché da un grande terrazzo si è trovato con un piccolo balcone coperto e per di più a poche decine di metri dalla ferrovia. I primi tempi quando vedeva i treni scappava.

Dormire è sempre stata la sua passione, fin da piccolo....


Giusto il tempo di abituarsi e dopo 3 anni gli abbiamo fatto fare un altro trasloco. Gli amati balconi sono tornati, ma ha dovuto affrontare un enorme problema: le scale. Si rifiutava di salirci, e per portarlo da un piano all’altro dovevamo prenderlo in braccio e trasportarlo di peso. Ma la Prissi è un gatto coraggioso (…) e dopo qualche giorno ha affrontato il problema, prendendo la rincorsa e salendo le scale di corsa. Sì lo so, è un po’ scemo.
Quando andiamo in vacanza la Prissi va in villeggiatura dalla nonna, che gli dice sempre che è scemo ma gli vuole molto bene e lo tratta come un re.

Una volta all’anno gli facciamo il bagnetto. Come si evince dall’espressione, lui gradisce molto.

E con questo penso di avervi raccontato quasi tutto del mio gattone! Puoi seguire Banana e cioccolato anche su FacebookTwitter Bloglovin
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