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Vi racconto PittiFilati

Da Mariacristinapizzato @cristinapizzato

Vi racconto PittiFilati

Eccomi finalmente a raccontarvi di PittiFilati!

Alla mia prima esperienza a questa Fiera di settore, devo dire che sono stata subito colpita dal carattere esclusivo dell’evento, dalla particolarità degli stand espositivi e dal carattere fortemente internazionale di buyer e visitatori.

Rileggendo i dati di affluenza ufficiali comprendiamo subito l’energia presente in questa manifestazione:  sono stati registrati circa 4.000 buyer intervenuti,  in totale i buyer esteri hanno raggiunto quota 1.500 presenze – con Germania a +11%Giappone a +6%Olanda +25%, Turchia +15%, in crescita anche Francia, Spagna, Svezia, Austria, e una sostanziale conferma nei numeri da Stati Uniti, Hong Kong e Russia.

Al mio arrivo in segreteria sono stata accreditata come blogger e mi è stato consegnato un badge con codice a barre che mi permetteva l’entrata alla manifestazione e agli spazi espositivi di ricerca, oltre che alle mostre correlate; gentile, da parte della segreteria Press, la scelta di aggiungere il titolo di ‘fotografo’ accreditato in modo tale da permettermi scatti fotografici senza problemi :)

Lo spazio esterno della Fortezza da Basso accoglieva i visitatori con l’esposizione It’s Graphic Now

Un tributo alla comunicazione visiva e alla sua sensibilità nel tradurre il presente in segni,
forme e atmosfere, spesso più velocemente della moda: è il graphic design, il tema-guida
dei saloni invernali di Pitti Immagine.
“Abbiamo voluto imbastire una specie di gara tra due velocisti del nuovo”, dice Agostino
Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine. “Il campo di gioco è quello della
comunicazione visiva, di cui sia la moda che la grafica sono grandi protagonisti”.

A raccogliere la sfida sono 14 giovani graphic
designers internazionali – selezionati da Giorgio Camuffo – chiamati ad esprimere il
loro sguardo sul futuro attraverso una parola, che hanno tradotto in immagine creando un logo che la rappresenti.

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Nel padiglione centrale espositori prestigiosi, noti al grande pubblico quali Filmar, Lanerossi, Filatura e tessitura di Tollegno Lana Gatto, Zegna Lane Borgosesia, e meno noti come Gruppo Toscano, Lanecardate, Igea…con spazi futuristici, colorati, interessanti.

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Anche se la manifestazione non ha un carattere prettamente legato al knitting handmade, quindi ai filati per aguglieria, ma in generale presenta le nuove tendenze e la produzione specifica dei filati industriali, ho trovato interessanti spunti per i prossimi lavori e colto lo spirito innovativo delle prossime tendenze nel settore della moda maglieria.

Tendenze che si sono presentate con tutta la loro innovazione all’interno dello spazio ricerca Futururalosservatorio privilegiato anche per la proiezione e applicazione creativa dei trend;

‘..esplora il rapporto tra l’uomo e l’ambiente rurale. Dichiara esplicitamente il bisogno di qualità, genuinità della materia prima, semplicità delle linee, onestà dei valori; nella vita come nell’estetica.
La campagna diventa un grande banco di lavoro da preservare, dove coltivare nuovi spunti e idee. Un messaggio chiaro e rassicurante, che risponde alla frenesia del quotidiano scegliendo volutamente un approccio non concettuale.
Il mondo rurale, tuttavia, non rimane puramente contemplativo o romantico poiché all’interno di ogni tema ci sono chiari segnali di una spinta verso il futuro, attraverso l’intrusione di elementi di modernità funzionale. Un nuovo percorso con spazi speciali in Fortezza dedicati a progetti e collezioni basate sulla “creatività del rurale”.’

Il mondo dei filati si sta evolvendo verso il naturale, abbandonando l’aspetto rustico e di un tempo, ma diventando sempre più sofisticato e contaminato da  ispirazioni tecnologiche. Tantissimo lino, cotone, seta in mischia con filati sintetici per aumentare la performance e la resa o più semplicemente trattati con finissaggi e  trattamenti che conferiscono un aspetto tecnico e futuristico alla fibra. All’interno dello spazio straordinaria la collaborazione con  New Holland, la divisione agricola di Fiat che ha permesso di creare un’installazione di grande suggestione, un progetto che evidenzia la natura trasversale di Pitti Filati che gioca d’anticipo su tutti rispetto alle tendenze colori e non solo per il settore moda.

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Nel pomeriggio ho colto l’occasione per visitare Vintage Selection n. 19mostra mercato tra le più autorevoli e prestigiose in Italia e in Europa per la moda, l’oggettistica e la cultura vintage e remake di qualità realizzata da Stazione Leopolda . Il filo conduttore di questa diciannovesima edizione di Vintage Selection sarà il Very Vintage: un’indagine sulla cultura vintage diffusa e personalmente interpretata da ognuno di noi dalla quale prenderà forma un catalogo di look originali per testimoniare quanto la cultura vintage faccia oramai parte della quotidianità della nostra vita. Affascinante la location dell’evento e gli allestimenti, la disposizione degli stand interni e persino l’area ristoro, rivista in chiave contemporanea in un contesto Vintage.

Di grande impatto RIVESTIMI!  la speciale installazione - formata attraverso l’assemblamento e la cucitura di circa 400 pantaloni e 800 cravatte  - di Denise Bonapace e Peter Bottazziprogetto di recupero di vecchi abiti dismessi, a cui viene trasformata la funzione d’uso attraverso un trattamento antismog, finalizzato alla creazione di un’operazione di sensibilizzazione urbana collettiva legata al riuso e riutilizzo degli oggetti intorno a noi.

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Peccato aver avuto così poco tempo, avrei dovuto dedicare un’intera giornata solo a questa mostra!

Il prossimo appuntamento con PittiFilati sarà a luglio per l’autunno inverno 2013, ci torno, eh!

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