Vi racconto una storia...God Of War (Part.1)

Creato il 13 marzo 2013 da Sgruntreviews

Mi chiamo "Clelyha" e sarò la momentanea sostituta della nostra cara Stypsi.

Quindi mi occuperò principalmente di recensire giochi per console e occasionalmente per pc.

Spero che troviate interessanti i miei scritti!

Oggi vi parlerò della storia di un mortale divenuto un Dio, e in seguito privato di ogni cosa che aveva di più caro, e quindi della sua più tremenda vendetta verso gli dei dell'Olimpo!

è un videogame pubblicato nel 2005 negli Stati Uniti, poco dopo in Europa, e prodotto dalla SCE Studios Santa Monica. La trama è stata poi realizzata in modo frammentario nei successivi capitoli, sviluppati nei seguenti games che ho disposto nell'ordine in cui si dovrebbe svolgere la storia di Kratos (anche per capire un po' la disposizione ^^) :

Alla fine si potrebbe considerare un "telegames" ^^ dato che è a puntate!

Quindi vi illustrerò la trama qui di seguito dei capitoli precenti, spero che lo troviate avvincente così come lo è stato per me! Buona lettura!

Un tempo Kratos era il più forte generale dell'esercito di Sparta, finché un giorno un'enorme orda di barbari li attaccò facendo strage dei soldati e, mentre Kratos stava per essere ucciso dal Re barbaro, con un disperato grido di aiuto invocò l'intervento del suo dio protettore, Ares, il quale per salvarlo dai nemici in cambio della sua stessa anima, gli conferì la capacità di trionfare su ogni nemico. Il dio accettà la proposta ed iniziò a sterminare sanguinosamente i barbari, mentre le arpie portarono dagli inferi le "Spade del Caos" che vennero legate ai polsi di Kratos, con le quali decapitò il Re barbaro.

Con l'intento di creare il guerriero perfetto, Ares cercò in tutti i modi di accecare Kratos con un'irrefrenabile sete di sangue, fino a portarlo con l'inganno a uccidere la sua stessa moglie e la sua unica figlia. Da quel giorno in poi Kratos divenne il flagello di Ares quando una notte, mentre seminava panico in un villaggio ateniese, si inoltrò, nonostante l'avvertimento dell'oracolo del villaggio, in un tempio a sterminare i sacerdoti di Atena. Ma in quello stesso istante Ares teletrasportò la moglie e la figlia di Kratos nel tempio e quest'ultimo le uccise per sbaglio.

Disperato, Kratos cremò i loro corpi. L'oracolo del villaggio, per punire Kratos, trasferì le ceneri della moglie e della figlia di Kratos sulla pelle di quest'ultimo facendola diventare bianca. In quel momento Kratos divenne il "Fantasma di Sparta", un guerriero senza onore assetato di vendetta contro Ares.

Dopo la sanguinosa battaglia di Attica contro invasori persiani e contro il Basilisco, un mostro orribile e gigantesco, lo Spartano vide il sole, ossia il dio Elio, precipitare. In assenza di luce del sole, le divinità cominciarono a indebolirsi, e Morfeo, il dio dei sogni, poté prendere il sopravvento.

Fu così che Kratos si recò al tempio di Elio per i "Destrieri di Fuoco" a farsi condurre nell'Ade, luogo in cui avrebbe dovuto trovarsi il dio del Sole. Raggiunto Caronte, il traghettatore di anime, questi attaccò Kratos, indegno di trovarsi in quel luogo, lo sconfisse e lo lanciò nel deserto del Tartaro. Qui Kratos potè constatare la mancanza di Atlante, uno dei titani, gli antichi padroni del mondo. Risalito attraverso l'Ade con non poche difficoltà, Kratos ingaggiò nuovamente duello con Caronte e, grazie alle abilità maturate dall'ultimo scontro, riuscì finalmente ad ucciderlo per proseguire il viaggio.

Fu così che raggiunse il tempio di Persefone, nel quale vide il fantasma di sua figlia suonare il flauto. Inseguendo la figlia Kratos si addentrò all'interno del tempio e raggiunse Persefone, la quale gli ordinò di purificarsi prima di entrare nei Campi Elisi (il luogo in cui vivono in pace le anime) e poter riabbracciare la figlia. Tanto fece e fu così che lo Spartano si liberò di tutta la sua malvagità e delle sue armi e poté finalmente ritrovarsi con l'amata figlia.

Nei Campi Elisi Persefone rese noto a Kratos il suo malvagio piano di vendetta nei confronti di Ade, che la teneva prigioniera, e di tutti gli Dèi che non avevano mosso un dito per aiutarla. Purtroppo il piano di Persefone prevedeva la distruzione di tutta la Terra, tramite l'eliminazione (con la luce di Elio) del pilastro con cui Atlante la sorregge.

Senza la sua malvagità Kratos sarebbe potuto rimanere nei Campi Elisi con la figlia, ma non avrebbe potuto fermare Persefone. Kratos dovette scegliere tra l'amore della figlia o la salvezza dell'umanità. Compiendo un grande sacrificio abbandonò la figlia e riacquistò le sue armi, le sue capacità e la sua crudeltà. Ingaggiò così una battaglia contro Persefone utilizzando il potere divino di Elio per indebolirla, colpendola infine con il "Guanto di Zeus", e si concluse con la morte di costei e la vittoria dello Spartano, il quale, con l'aiuto dell'arma divina, incatenò Atlante al mondo e lo costrinse a sorreggerlo per tutta l'eternità.

Infine, liberando Elio e i "Destrieri di Fuoco", fuggì dall' Ade, ma provato dalla continue battaglie e dalla permanenza dei suoi incubi, si gettò per suicidarsi dal carro di Elio sulla Terra, ma prima di schiantarsi al suolo, Atena ed Elio gli salvarono la vita.

Gaia iniziò a raccontare quello che accadde tre settimane prima, quando Kratos, dopo essere stato salvato da Atena ed Elio, tornò a servire gli Dèi: mentre il "Fantasma di Sparta" navigava nel tempestoso Mar Egeo, la sua nave venne attaccata dalla mostruosa Idra e Kratos alla fine di un duello riuscì ad ucciderla.

Poco dopo la dea Atena gli fece ricevere un messaggio; Ares, il malvagio dio della guerra stava distruggendo la città di Atene invadendola con le sue truppe di legionari zombi, se Kratos riuscirà a fermarlo, il suo terribile passato che lo tormentava verrà perdonato.

Kratos sbarca quindi nel porto di Atene. La città è saccheggiata dalle armate di Ares e Kratos, tra mostri feroci, riesce a sconfiggere e a decapitare la gorgone Medusa, ma deve salvare l'Oracolo di Atena. Quando arriva al suo tempio, Kratos incontra uno strano individuo: il Becchino, che stava scavando una tomba per l'inarrestabile guerriero, affermando però che lo avrebbe aiutato nel momento più disperato. Kratos salva l'Oracolo dalle arpie di Ares ed ella gli dice di recarsi nel Deserto delle anime erranti, per trovare il famigerato Vaso di Pandora il quale potere può sconfiggere Ares. Kratos parte quindi nel Deserto, affrontando le feroci sirene e uccidendole. Raggiunge così l'esiliato Titano Crono, costretto a portare in eterno l'immenso Tempio di Pandora sulla schiena. Kratos inizia dunque a ricercare il vaso superando le tre sfide del tempio.

Raggiungendo la salma dell'architetto del tempio, Kratos conquista finalmente il Vaso di Pandora. Da Atene, però, Ares percepisce il tradimento di Kratos e irritato scaglia la scheggia di una colonna da Atene al Tempio, uccidendo Kratos, mentre le arpie sottraggono il vaso di Pandora. Kratos si ritrova nell'Ade, il regno dei morti, ma riesce a fuggire grazie ad un portale in superficie. Il portale è la tomba per Kratos scavata del Becchino di Atene, in realtà una figura divina travestita.

Kratos raggiunge Ares nel tempio dell'oracolo di Atene e aprendo il Vaso di Pandora diventa alto quanto Ares ingaggiando con quest'ultimo un duro duello al termine del quale Kratos ucciderà brutalmente il dio della guerra.

A questo punto, Kratos viene perdonato dal suo passato dagli dèi, ma questi rivelano che non lo libereranno dai suoi incubi perché troppo gravi. Disperato, Kratos sale sulla montagna più alta della Grecia e si getta nel vuoto per suicidarsi, ma Atena lo salva, dicendogli che il Fato ha stabilito che quel giorno non sarebbe morto. Inoltre per aver servito così bene gli Dèi, trasforma le sue Spade del Caos nelle Spade di Atena e per aver ucciso Ares, impedendo una rivolta contro l'Olimpo, gli concede di occupare il nuovo posto di Dio della Guerra.

Alla prossima con il continuo della nostra storia,


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