Ma cosa è successo veramente? E' successo che durante la giunta Alemanno i vari dirigenti improvvisati guru del marketing di ATAC hanno tolto l’esclusiva sui prodotti non convenzionali (cioè le “brandizzazioni”, le station domination, tutto ciò che non passa da impianti fissi) alla concessionaria della pubblicità IGP Decaux immaginando di creare un’agenzia di pubblicità interna ad ATAC che partendo da queste operazioni potesse poi occuparsi di tutto (il piano era infatti quello di non concedere all’esterno l’attività dal 1° gennaio 2014).
I meccanismi che stanno dietro questa decisione sono tutto fuori che l’interesse di ATAC: trovare insomma la strada per assegnare, senza bando, la gestione della pubblicità interna e esterna alle stazioni e le iniziative speciali alla mafia cartellonara romana.In questo quadro capitò che Vodafone stava operando la connessione telefonica all’interno della metropolitana e stava anche organizzando la convention annuale mondiale proprio a Roma e, assieme a tutta una serie di operazioni, ha pianificato un’azione a Termini sul modello di Madrid optando per un naming right associato a una station domination. Tutto è stato gestito direttamente da ATAC, senza affidarsi alla concessionaria che normalmente governa gli spazi
Esaurita la pianificazione Vodafone ha deciso di non proseguire (diversamente da Madrid). I motivi? Intuibili: adesivi non manutenuti, sporcizia varia, ambiente sicuramente non adatto a dare lustro ad un brand. Sul nostro Facebook e su Twitter abbiamo chiesto mille volte a Vodafone come facesse a farsi pubblicità in un contesto in cui quello che emerge è solo sporcizia, scippi, violenza, sopraffazione, illegalità e un oceano informe di bancarelle vomitevoli.
Dopodiché ATAC non ha portato altre operazioni di questo tipo pur tenendosi il diritto di farlo (a Milano nell’ultimo anno sono state fatte sotto la metropolitana qualcosa come 41 operazioni di domination, a tutto vantaggio di ATM). Le spinte dei quadri e di alcuni dirigenti di ATAC, nonostante i risultati e tutto quanto sia trapelato sull’azienda trasporti, sono ancora per creare una business unit che lavori su questi temi (non esiste al mondo un altro esempio di azienda trasporto che impiega risorse occupandosi di questi argomenti) e i motivi sono la creazione di aree di potere interne assolutamente svincolate dagli interessi dell’azienda. E i clienti, ovviamente, fuggono via ad investire in altre città...