Vi voglio bene – “Muppets Most Wanted”

Creato il 17 luglio 2014 da Borga007

Tutte le volte che li vedo mi vengono i brividi. Davvero. E, ogni tanto, anche gli occhi lucidi. Non so perchè, proprio non riesco a spiegarmelo. Forse stimolano in qualche modo il mio subconscio, portando in superficie quei momenti dorati della mia infanzia in cui assieme ai miei genitori, durante le feste natalizie ma non solo, stavo tranquillo sul divano a guardare la loro versione della storia di Scrooge.

Ma anche il loro primo film: ho una immagine fissa, non so perchè, quella del pupazzone grande con i peli lunghi piastrati e con il naso a patatona che corre dietro alla macchina degli altri compari perchè troppo grande per entrarci. Non so perchè proprio questa. E quindi mi ritrovo lì, ancora sul divano, tra canzoni, simpatiche gag e personaggi che strapazzerei di coccole mentre, a vent’anni circa, i miei genitori l’unica cosa che mi chiedono è: “Ma che guardi, i Muppets?” e con una risposta tra l’orgoglioso e l’imbarazzo rispondo “Sì”.

Mi sono sempre piaciuti i Muppets, li ho sempre trovati simpatici. Poi, carico di aspettative, ero andato a vedere il loro ritorno al cinema qualche anno fa con il quale, nonostante le canzoni tradotte in italiano a causa di un pubblico di cinni merdi che non riescono a leggere i sottotitoli, riuscì nell’intento di emozionarmi. Eh bravi, prendete pure per il culo. Se il Titanic affonda non mi fa caldo né freddo, se Patrick Swayze muore in Ghost non me ne frega nulla ma se vedo dei numeri musicali colorati e battute surreali da personaggi pelosetti mi scatta la pelle d’oca. E qui lo dico per la prima e ultima volta, non sono gay.

Con questo mio rinnovato amore per i Muppets, fui molto felice quando seppi di un sequel in lavorazione dal titolo Muppets most wanted. Quindi, qualche tempo dopo, vado su IMDb.com e comincio a scorrere la lista delle date di distribuzione. E l’Italia non risulta. O, anzi, risulta che dovesse uscire il 10 di luglio ma di questo film non se ne ha traccia dopo che è già uscito da più di tre mesi in Paesi come Perù, Polonia e Filippine, evidentemente più cinematograficamente svegli di noi. Però amici peruviani, polacchi e filippini non abbiatene a male, venite qui che vi abbraccio tutti.

Perciò, ringraziando la tempestività di torrentz.com di Amazon.com ho scaricato, legalmente s’intende, la versione Blu-Ray della pellicola, riuscendo finalmente a vederla in lingua originale, quindi come merita, evitando di ascoltare rime raffazzonate e metriche accazzodicane delle canzoni a causa della traduzione. Ma non voglio parlare di questo altrimenti arrivano i sindacati dei doppiatori che sono in sciopero e quindi già incazzati. Grandi doppiatori, battete il cinque. Un’ora e quarantasette minuti con pupazzetti colorati spiritosi, Tina Fey, Ricky Gervais e Ty Burrell (che mi piace ma i primi due sono di un altro pianeta), canzoncine  e cameo a random. Con una pellicola che inizia così, a me viene da saltare su dal divano per abbracciare il televisore.

E via con la girandola di battutine sceme (nemmeno troppo) e surreali, citazioni, personaggi da cartoni animati (l’unico che riesce a mantenere un minimo di dignita è Gervais) e tanti sentimenti! Poi i cameo: pensi che non stia succedendo nulla e, PUM!, arriva Lady Gaga. Uh, una canzoncina simpatica e, PUM!, ti ritrovi Tom Hiddleston. E poi Celine Dion, Salma Hayek, il grande Frank Langella, un Ray Liotta preso in prestito dai direct-to-dvd e una Chloe Grace Moretz che consegna il giornale. Ma perchè? Perchè sì! Ma ti stai anche a chiedere il perchè? Ma chissenefrega. I Muppets hanno sempre fatto questo e lo hanno sempre fatto molto bene. Certo, se lo fanno i Vanzina o Neri Parenti le cose cambiano, ovvio. Ma i Muppets! Come si fa a non amare quei pupazzoni! Gonzo che vuole esibirsi continuamente in una corsa dei tori all’interno di un teatro, miss Piggy che vuole cantare cinque canzoni di fila e pure i due vecchietti pupazzosi che commentano il tutto con acidità e sarcasmo. E potrei andare avanti ancora a lungo. Insomma, grande emozione. Vi voglio bene. Torno subito, vado ad asciugarmi gli occhi.

C’è un però. Che sia un sequel un po’ si nota: a mio parere c’è un po’ di calo qualitativo della sceneggiatura, cosa che nella pellicola di qualche anno fa non accadeva. Con questo film si cerca di premere sull’acceleratore come se si tentasse di “cartoonizzare” sempre di più, esibendo sempre più macchiette (non un aspetto negativo, s’intenda) e mostrando una trama poco originale: la trama del ladro che vuole rubare i gioielli della corona inglese sa di già visto. Già visto in tipo altri millemila film. Si tenta la via del film più o meno d’azione, quasi ormai d’obbligo ai secondi capitoli dei film Disney per bambini come tentato precedentemente da Cars 2 (l’ultimo che mi viene in mente), fallendo clamorosamente. Roba che non mi ricordo nemmeno di che parla o una scena del film. Allo stesso tempo, Muppets most wanted cerca di mantenere lo stesso spirito fatto da comicità surreale, battute fulminanti e buoni sentimenti. distaccandosi dal precedente, tentativo apprezzabile. Oh, a me è comunque piaciuto. Lo spazio sullo scaffale l’ho già fatto.

Ma dove lo trovate un film per bambini che cita “Il settimo sigillo”? La domanda è retorica, sia chiaro.

Degne di menzione la canzone iniziale (un pezzetto lo trovate lì sopra) molto musical della Golden Age di Hollywood con cappelli a cilindro, nuoto sincronizzato e vestiti sbrilluccicosi, quella nel gulag in Siberia e quella durante l’interrogatorio che metterà in seria difficoltà i doppiatori. Ma, ehi, doppiatori, vi ho già detto quanto vi voglio bene?



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