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Vivere la montagna è sempre un’esperienza irripetibile!Questa affermazione è particolarmente valida quando si affronta la Via Alta della Vallemaggia. C’è subito da precisare che questo itinerario rappresenta soltanto una parte di tutto il percorso della Via Alta della Vallemaggia. Si arriva facilmente alla conca di Robiei, incastonata tra le montagne.Appena scesi dalla funicolare che parte da San Carlo,proprio nel cuore della Val Bavona, si puo’ notare,a sinistra,il ghiacciaio del Basodino che domina imperioso questa vallata! Si segue la strada asfaltata sino alla diga. La si costeggia. Passata la diga si intraprende una dolce salita sterrata che attraversa la montagna posta dietro di essa. La si circonda ritornando ,ancora, sulla strada precedente. In definitiva si è fatta una bella scorciatoia!
In mezz’oretta si raggiunge,in tutta tranquillità il Lago Bianco. E’ un magnifico specchio d’acqua nel quale si riflettono le nubi e tutto il cielo di cui il laghetto di montagna puo’ essere capace!Intorno regna il silenzio!
Ad un certo punto, lungo la strada asfaltata,in prossimità di sassi franati dalla montagna si prende a destra,direzione Lago Sfundau e Capanna Cristallina. Il primo tratto è ripido e suggerirei di prestare attenzione,come sempre,al sasso su cui si posa il piede. La caduta potrebbe essere molto spiacevole,essendo un poco esposto!Il sentiero si snoda quindi a zig zag,sempre in continua salita. Piu’ che una salita è una vera ascesa!Sarete ripagati immediatamente e lungo tutto il tragitto dal colpo d’occhio che la natura vi offrira’.
Dopo questo “attacco” un pochino impervio,continuerete a salire in costa alla montagna.Il passo sara’ piu’ sciolto e la salita agevole.In un’oretta circa raggiungerete il lago Sfundau dopo esservi immersi nei grandi,enormi silenzi che soltanto la natura è capace di offrire. Sono i grandi silenzi eterni in cui l’animo si rallegra! Sullo sfondo,in lontananza, ormai piccola piccola,appare la diga di Robiei.Sotto il Lago Bianco e di fronte il Lago di Cavagnöö. Soltanto il silenzio, rotto appena dal rumore degli scarponi che arrancano sul sentiero, vi faranno continua compagnia…Forse,nei punti piu’ impervi,ci sara’ anche un breve ansimare dovuto allo sforzo della salita reso piu’ gravoso dal peso dello zaino! Qualora lo desideriate,regalatevi una sosta ristoratrice ed un piccolo ma meritato riposo al belvedere posto proprio prima della discesa che porta al Cortino!
Ora ascoltate attenti le voci della natura! Vi immergerete completamente nello spirito della montagna! Vi perderete,ritrovandovi e rinnovandovi nell’animo! Dimenticherete il tempo e stupiti dallo spettacolo in cui vi sarete persi estasiati, vi sorprenderete,forse sorridendo,nello scoprire di essere tornati,fosse solo per un istante, sorpresi bambini! Il fanciullo ch’è in noi…riaffiora dall’inconscio!
Dietro al “belvedere” parte la strada che porta al Passo Cristallina ed alla Capanna Cristallina.Non è possibile fare il giro del Lago Sfundau!Questo lago è come stretto in una salda morsa da una corona di montagne.L’acqua azzurra e limpida dei blocchi di ghiaccio che stanno sciogliendosi lentamente, contrasta con la tonalita’ cromatica del lago!
Proprio al di sopra di esso si staglia la nota capanna del Club Alpino Svizzero!Volendo,potrete optare ,tempo e programmi permettendo,per una breve escursione e quindi ritornare attraverso il Cortino sino al Lago Bianco.Per giungere all’imbocco del Cortino è necessario affrontare una pietraia. Qui mi permetto di invitare gli escursionisti nuovamente a prestar attenzione! Affronterete, quindi,una breve salita,in questo periodo ancora innevata, per quindi iniziare la discesa verso il Lago Bianco.Il panorama è spettacolare!Se prima,per quasi tutto il tragitto si notavano prevalentemente cardi,ora la flora è piu’ ricca!Fiori di ogni tipo, dai colori piu’ svariati ,talvolta sgargianti, accompagneranno il vostro cammino.Potrete ancora udire il fischio delle marmotte riecheggiare tra le rocce!
La discesa è ripida!Sulla destra si può osservare un grosso lastrone di ghiaccio, molto spesso, in fase di scioglimento che crea al suo interno innumerevoli concavità capaci di creare giochi chiaroscurali indescrivibili! In mezz'oretta circa,a dipendenza dal passo,ritornerete alla strada asfaltata che si srotola come un enorme nastro grigio-nerastro attorno al Lago Bianco fino alla piana di Robiei.Alla fine del percorso sarete soddisfatti e felici della scelta fatta!Magari,incuriositi,vorrete ritornarvi!E tornerete…!!!
Fabio Viganò.
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