Via Alta, un itinerario a piedi tra storia, natura e gastronomia

Creato il 20 aprile 2015 da Viaggiarenews

 Sarà la voglia di spiritualità che prende nei periodi di crisi, sarà la bellezza del paesaggio, sarà il desiderio di immergersi in una natura dal fascino indiscutibile, ma percorrere a piedi la Via Alta costituisce un vero e proprio viaggio dello spirito, che permette di mettersi  in contatto con l’essenza più intima di noi stessi.

www. via-alta.fr

www. via-alta.com

Camminando lungo la Via Alta, che unisce Arles e Vercelli  e che costituisce una sorta di collegamento tra Roma e Santiago di Compostela, tra il Cammino di Santiago e la Via Francigena,  si ripercorrono i sentieri che fin dal Medioevo erano affollati di pellegrini intenti a testimoniare in modo concreto la propria fede. Il percorso, che si snoda lungo le valli o su terrazzamenti tra l’Italia e la Francia, attraversando le Alpi, costeggia il Lago di Serre-Poncon, che si può anche attraversare in battello, occhieggia i Ghiacciai del Parco Nazionale degli Ecrins – dove stelle alpine, cardi blu, artemisie, genziane, camosci, stambecchi, aquile reali, volpi, scoiattoli, marmotte la fanno da padroni –  e le riserve naturali del Parco delle Alpi Cozie in Val di Susa, attraversando aree naturalistiche di grande valore per la conservazione della flora e della fauna, come il Parco Naturale regionale del Luberon, ricco di casali rustici e querce che crescono rigogliose grazie al mite clima mediterraneo.  Imperdibile, poi, sul versante italiano della Via, il Parco del Po torinese, un ambiente ricco di piante ed animali, incredibilmente ubicato in piena area urbana, dove natura e città si fondono e danno vita ad un luogo quasi unico, che si può conoscere anche grazie ad interessanti  visite guidate.

www.parchialpicozie.it

www.parcopotorinese.it

www.vallesusa-tesori.it

www.parcduluberon.fr

Non solo natura, però, perchè la Via Alta è anche  ricerca delle testimonianze del passato, che caratterizzano il variegato scenario del percorso: permette, infatti, di ammirare siti militari, posti a difesa delle frontiere – poichè di una zona di frontiera si tratta- , come, ad esempio, il Forte di Exilles del XII sec, in Val di Susa,  o le fortificazioni  a forma di stella di Vauban, nei pressi di  Briancon, o il Forte Mont-Dauphin, che domina la suggestiva valle attraversata dal fiume Durance e fa parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2008.

www.vauban.alpes.fr

www.ot-briancon.fr

www.mont-dauphin.monuments.nationaux.fr

Numerosi sono gli itinerari di uno o più giorni creati per poter scoprire tutto ciò che il percorso offre, dalla cultura (chiese, cappelle affrescate, oratori) alla natura ( parchi naturali, percorsi tra i boschi o su fiumi e laghi, ghiacciai) alla gastronomia (assaggio di specialità nei locali marchiati Bistrot di Paese, acquisto di prodotti del territorio). Non solo a piedi, ma, per chi non se la sente di affrontare il percorso camminando, ci sono a disposizione molti altri mezzi, tutti nel rispetto dell’ambiente, dalla bici ad assistenza elettrica, al cavallo, all’asino.

www.bistrotdepays.com

Inoltre, con l’aiuto della topoguida GR 653D e il libro guida “Via Alta- La Via Francigena da Susa a Vercelli” le escursioni saranno più facili, sia sul versante italiano che su quello francese, grazie alle cartine e alle indicazioni su cosa visitare,  sulle soste più significative, sul calcolo delle distanze e tanto altro.

www.turismotorino.org/viafrancigena/IT/home

Se, dopo tanto cammino,  la stanchezza prende il sopravvento, una piccola sosta  è l’ideale, anche al fine di conoscere tutta la varietà di proposte gastronomiche offerte dalle aree toccate dall’itinerario della Via Alta.  Perchè la Via Alta è anche un autentico viaggio del gusto, che permette di assaporare specialità italiane, come Il Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino (i marroni della Val di Susa, la tuma del Lait Brusc, il genepì, i gianduiotti di Torino, il Cevrin di Coazze, il miele delle valli alpine e gli ottimi vini del Piemonte), o specialità francesi, come la frutta candita di Apt, il torrone provenzale, l’olio d’oliva, che si può anche acquistare direttamente dai produttori, i ravioli del Delfinato, o percorrendo la Strada dei Vini e della Frutta tra Tallard, Théus e Valserres.

Sapori antichi rimasti immutati nei secoli si possono, poi, degustare nei ristoranti piemontesi aderenti al progetto con il Menu del Pellegrino, in ricette semplici e saporite, a base di verdure dell’orto e carni della fattoria, come le frittatine di cipolle, le erbette di stagione o le zuppe di castagne.

www.routedesfruitsetdesvins.fr

www.museodelgusto.it

…ma dove alloggiare durante il percorso? C’è solo l’imbarazzo della scelta, tra Bed & Breakfast e alloggi di ogni tipo, che talvolta vanno incontro alle esigenze di  comfort con offerte che vanno al di là dell’idea che generalmente si ha di una sosta per il pellegrino, mettendo a disposizione saune, jacuzzi e sale giochi…

www.montgenevre.com

 Un percorso, quello della Via Alta, che, valicando montagne, attraversando boschi, costeggiando laghi e vallate, colpisce il cuore e la mente con i suoi  ricchi tesori culturali e le sue impareggiabili bellezze naturalistiche.

L’itinerario della Via Alta:

Vercelli – Torino – Susa – Briancon – Embrun – Gap – Sisteron – Forcalquier – Apt – Avignon – Arles


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