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Via Castellana Bandiera – Emma Dante

Creato il 14 novembre 2013 da Amalia Temperini @kealia81

Ho latitato alcuni giorni poiché non avevo grande ispirazione; ho provato a lanciare sulla pagina fan di facebookqualche argomento di discussione, ma ero la prima delusa dal qualunquismo della tematica.

Ricomincio da questo lavoro di Emma Dante presentato e premiato all’ultimo Festival del cinema di Venezia, arrivato dopo due mesi dell’uscita nella mia sala.

Via Castellana Bandiera si presenta come un lavoro di forte spessore culturale, non solo perché racconta la diversità tra popoli, la potenza nell’accettare il dolore di una perdita e di una sessualità non condivisa per paura di un conflitto genitoriale, no: la pellicola è una testimonianza neorealista di resistenza e sfida di una o più donne verso una situazione dove l’uomo è posto al centro di un microcosmo con il suo bisogno di controllo, inettitudine, molto vicina agli scritti di Vitaliano Brancati – quelli che raccontano una Sicilia a noi lontana, ma che posta in questi termini, ancora viva e fin troppo presente.

Molte scene narrano spaccati di alcuni dei protagonisti, altre, invece, l’opposto, in un equilibrio tra ironia e serietà dove è difficile trattenere una risata, o al contrario, rimanere indifferenti.

La trama si sviluppa nella via che dà titolo al film: un angolo di mondo in cui vite e segreti non accettati  si trovano di fronte a un bivio. Samira è l’anziana signora proveniente dalla Piana degli Albanesi; Rosa, invece, è una donna scappata dalla sua terra d’origine per problemi familiari.

Tra gli elementi centrali racchiusi con una sottile efficacia c’è il tema della morte, che ricorre spesse volte in forme differenti con proverbiale rispetto, e tagli di camera che incidono su alcune sequenze, in una versione molto vicina alla testimonianza documentaria più che di finzione cinematografica.

Mi sono chiesta se questa produzione avesse qualcosa di autobiografico, giacché la stessa regista Emma Dante è Rosa, l’interprete e seconda protagonista, ma ho scelto di non approfondire la poiché sono talmente le tante chiavi interpretative che sarebbe quasi inutile affrontare questo tipo di discorso.

Piuttosto aggiungo che non ho la luce a casa, sono senza batteria al portatile, sto scrivendo questa recensione sulla mia agendina personale, vicino alla finestra, dove ininterrottamente piove da ore, con il camino acceso dietro di me.

Via Castellana Bandiera è così: come il calore che arriva alle tue spalle mentre cerchi di elaborare pensieri sensati. Una volta visto, lo porti addosso come una tua pagina di diario che racconterai pubblicamente, nella forma che più preferisci, attraverso l’emozione giusta.

Consigliato.

Via Castellana Bandiera – Emma Dante


Archiviato in:cultura, film Tagged: alba rohrwacher, attualità, Castellana Bandiera, cultura, documentario, elena cotta, emma dante, facebook, festival del cinema di venezia, film, morte, Movie, paura, produzione, punto di vista, recensione, regia, rinascita, sicilia, via castellana bandiera, vita, Vitaliano Brancati


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