Si potrebbe dire che se è vero che contano le parole, come contenuto, sono altrettanto importanti il tono e il mezzo usato per esprimerle (a voce, al telefono, per scritto, ecc.).Credo che lo stesso valga per la televisione, in quanto mezzo. Anche se è vero che c’è un grande differenza tra vedere SuperQuark e Il grande fratello, il mezzo entra in gioco in maniera preponderante e diventa anche un po’ contenuto.Per quanto riguarda i bambini, credo che il binomio bambini e televisione sia tra quelli che accendono di più la discussione.Io distinguerei tra bambini “davanti” e bambini “dentro”. Per quanto riguarda i bambini “davanti”, sono convinto che, specialmente per i più piccoli, sia da ridurre al minimo l’uso della televisione cercando di selezionare accuratamente i contenuti. Sulla base dell’esperienza con mia figlia ho notato un fenomeno preoccupante: se accendi la tv, si spegne il bambino. Mi ricordo che una volta su un muro ho letto la scritta “Spegnete la tv e accendete il cervello!”. Vedo che accendendo la tv mia figlia sembra letteralmente rapita dalle immagini. Abituato a vederla in movimento, curiosa e con lo sguardo vispo mi sento quasi sgomento nel vedere i suoi occhi quasi spenti. Mi siedo accanto a lei e cerco di interagire, parlando e commentando le immagini. Ma allora non è meglio un gioco? Anche quando è da sola a fare qualche gioco la vedo molto più attiva. Quindi, senza demonizzare un mezzo così potente, e proprio per questo da gestire con cautela, credo che sia salutare ridurne l’utilizzo il più possibile. Sui bambini “dentro” la televisione, mi permetto di essere veramente intollerante fino a dire “Via i programmi con i bambini dalla televisione”. Sinceramente non riesco a sopportare quei programmi serali con i bambini che cantano. Mi sembrano veramente delle scimmiette ammaestrate “a fare gli adulti” ad uso e consumo degli adulti. In particolare per i genitori con lacrima facile che si sbracciano tra il pubblico. Perché i bambini dovrebbero fare i bambini. Avranno tempo per essere adulti, non c’è bisogno di bruciare le tappe. La prossima volta che penserete a qualcosa per i vostri bambini, chiedetevi per chi lo state facendo. Guardare la televisione è solo un "parcheggio" affinché i genitori possano stare un po’ in pace? Far partecipare i propri figli a certi programmi permette ai genitori di avere visibilità e potrebbe fare loro guadagnare dei soldi? Se la risposta è “lo sto facendo per i miei figli”, allora possiamo andare avanti
Si potrebbe dire che se è vero che contano le parole, come contenuto, sono altrettanto importanti il tono e il mezzo usato per esprimerle (a voce, al telefono, per scritto, ecc.).Credo che lo stesso valga per la televisione, in quanto mezzo. Anche se è vero che c’è un grande differenza tra vedere SuperQuark e Il grande fratello, il mezzo entra in gioco in maniera preponderante e diventa anche un po’ contenuto.Per quanto riguarda i bambini, credo che il binomio bambini e televisione sia tra quelli che accendono di più la discussione.Io distinguerei tra bambini “davanti” e bambini “dentro”. Per quanto riguarda i bambini “davanti”, sono convinto che, specialmente per i più piccoli, sia da ridurre al minimo l’uso della televisione cercando di selezionare accuratamente i contenuti. Sulla base dell’esperienza con mia figlia ho notato un fenomeno preoccupante: se accendi la tv, si spegne il bambino. Mi ricordo che una volta su un muro ho letto la scritta “Spegnete la tv e accendete il cervello!”. Vedo che accendendo la tv mia figlia sembra letteralmente rapita dalle immagini. Abituato a vederla in movimento, curiosa e con lo sguardo vispo mi sento quasi sgomento nel vedere i suoi occhi quasi spenti. Mi siedo accanto a lei e cerco di interagire, parlando e commentando le immagini. Ma allora non è meglio un gioco? Anche quando è da sola a fare qualche gioco la vedo molto più attiva. Quindi, senza demonizzare un mezzo così potente, e proprio per questo da gestire con cautela, credo che sia salutare ridurne l’utilizzo il più possibile. Sui bambini “dentro” la televisione, mi permetto di essere veramente intollerante fino a dire “Via i programmi con i bambini dalla televisione”. Sinceramente non riesco a sopportare quei programmi serali con i bambini che cantano. Mi sembrano veramente delle scimmiette ammaestrate “a fare gli adulti” ad uso e consumo degli adulti. In particolare per i genitori con lacrima facile che si sbracciano tra il pubblico. Perché i bambini dovrebbero fare i bambini. Avranno tempo per essere adulti, non c’è bisogno di bruciare le tappe. La prossima volta che penserete a qualcosa per i vostri bambini, chiedetevi per chi lo state facendo. Guardare la televisione è solo un "parcheggio" affinché i genitori possano stare un po’ in pace? Far partecipare i propri figli a certi programmi permette ai genitori di avere visibilità e potrebbe fare loro guadagnare dei soldi? Se la risposta è “lo sto facendo per i miei figli”, allora possiamo andare avanti
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