Sebbene lo spot del governo sia "meno tasse per tutti", l'abolizione della Tasi sulla prima casa è accompagnata da altre misure che potrebbero costare molto di più della cancellazione della famigerata tassa sull'abitazione principale. Nella legge di stabilità resta, infatti, la cosiddetta "Super Tasi". Si tratta dell'addizionale dell'8 per mille da aggiungere all'aliquota massima.
La differenza rispetto al 2015 è che il prossimo anno ad applicare il balzello potranno essere tutti i Comuni, e non più solo quelli che avevano previsto delle detrazioni. La Super Tasi graverà sugli immobili diversi dall'abitazione principale e sulle prime case di lusso. Su queste resta in vigore anche l'Imu, pur se con un'aliquota del 4 per mille, con 200 euro di detrazione. L'aliquota massima da applicare alle seconde case sarà dell'11,4 per mille, ovvero 10,6 più la maggiorazione. E poi c'è in agguato la "Super Tari". Secondo l'annuncio del governo, la cancellazione delle tasse sulla prima casa non porterà a un contestuale aumento degli altri tributi locali. E infatti la legge di stabilità prevede il congelamento delle imposte locali. Ma lo stop non vale per le Regioni in deficit sanitario, per la Tari e per i Comuni che dichiarano il pre-dissesto e il dissesto. Proprio per questa ragione, l'anno prossimo alcuni Comuni potrebbero innalzare la tassa sui rifiuti, introducendo di fatto una Super Tari! Altro che riduzione delle tasse! Il governo con una mano da 80 e con l'altra si riprende 100, e il fisco "orco" si mangia le seconde case e i risparmi degli italiani!