Il razzo Falcon 9 in preparazione per il lancio. Crediti: SpaceX
Partire o non partire? Il dubbio amletico che durante il weekend ha tormentato gli scienziati della NASA ruotava attorno a questa domanda. Protagonista: il razzo Falcon 9, l’ultima creatura prodotta dall’agenzia statunitense SpaceX, il cui lancio era previsto per il 14 aprile.
Ma l’11 un computer di riserva nella Stazione Spaziale Internazionale, destinazione di Falcon 9, ha subito un guasto improvviso, mettendo a rischio l’intera missione. Il problema riguardava una delle due scatole di controllo cosiddette “multiplexer/demultiplexer” (Mdm), che nel corso di un test di routine ha smesso di funzionare.
Tra le funzioni della coppia di Mdm c’è anche quella di regolare il sistema di raffreddamento esterno della ISS, e per questo si temeva che il lancio del razzo potesse in qualche modo mettere a repentaglio la sicurezza della stazione spaziale.
Invece, dopo attente verifiche, la NASA ha deciso di dare il via libera alla missione SpaceX: ciò che ha fatto pendere l’ago della bilancia per il sì è soprattutto la buona salute del multiplexer primario, che continua a operare regolarmente.
I tecnici hanno inoltre garantito che la ISS è nelle condizioni di poter “accogliere” il razzo senza rischio. E così il lancio è stato confermato dalla Cape Canaveral Air Force Station, in Florida, alle 22:58 italiane.
Non solo: con Falcon 9 arriveranno anche i soccorsi per riparare il guasto del computer di riserva. Il razzo trasporterà infatti circa 2 tonnellate di materiali, tra cui è stato aggiunto all’ultimo minuto anche l’occorrente per le operazioni di manutenzione all’MdM danneggiato.
E così gli astronauti della ISS si preparano a una probabile passeggiata spaziale, che secondo le previsioni dovrebbe avvenire il 22 aprile. L’obiettivo sarà proprio aggiustare il multiplexer, compito che spetterà a due dei sei membri dell’equipaggio della Spedizione 39, attualmente “di turno” nella stazione spaziale.
Fonte: Media INAF | Scritto da Giulia Bonelli