


Francamente ci sembra singolare come un sindaco trovi il tempo di discutere sul fondo stradale di Via Nazionale visto che a Via Nazionale l'unica preoccupazione dovrebbe essere quando far partire i lavori per posare le rotaie del tram. Cosa di cui, invece, non si parla, non si parlava e a quanto pare non si parlerà. Ad ogni modo bene, tutto sommato, togliere i sampietrini da dove passano i mezzi pubblici. Come dite? Passano anche sugli Champs Elysees eppure lì il pavé non fa una grinza? Vero. Ma qui abbiamo dimostrato - con amministrazioni di ogni colore - di non essere in grado di posare e di manutenere quella tipologia di fondo stradale. Finché al Campidogli c'erano dirigenti e dipendenti normali, la cosa ha retto. Poi quando siamo passati a dirigenti raccomandati e a dipendenti nulla facenti la cosa non ha retto più. Dunque bene cambiarla. A quanto pare, però, si pensa esclusivamente alla percorribilità ed alla fruibilità di auto e motorini. Ignorando bici, trasporto pubblico e pedoni. SI pensa a sostituire sanpietrini con asfalto ma non si ragiona sul come proteggere la preferenziale (ovvio che vada fatto un cordolo serio perché il percorso dei bus è usato ad ogni ora come parcheggio impedendo ai bus di utilizzarlo), non si ragione di come fare una ciclabile, non si ragiona del fatto che ogni panchina di Via Nazionale (passateci, poi ne parliamo!) è requisita dalla camorretta dei vu cumprà. Una scena da pianto: turisti stanchi e distrutti che non possono sedersi perché le panchine sono state tutte trasformate in bancarelle come se non bastassero le mostruose bancarelle che già la povera Via Nazionale è stata costretta ad ospitare.Anche Via Nazionale, come tutta la città, è stata completamente abbandonata a se stessa ed al caso. Non esiste controllo del territorio, non esiste tutela, non esiste repressione dell'illegalità. E invece di intervenire in questo senso ci si butta in armi di distrazione di massa tipo la battaglia ideologica sanpietrini-asfalto.
