La perizia super partes richiesta dalla giuria all’iniziio del processo d’appello contro Raniero Busco, condannato in primo grado a 24 anni per l’omicidio di Simonetta Cesaroni, potrebbe portare novità molto importanti. Secondo la perizia infatti i segni che in primo grado vennero identificati come un morso sul seno della vittima sono compatibili non con un morso ma con un’edema lasciato da un’unghiata o da un pizzicotto.La super perizia doveva proprio stabilire se i segni sulseno fossero di un morso. La condanna in primo grado era stata basata principalmente su questo presupposto. La dentiera di Busco era stata giudicata compatibile.