Nell’inchiesta sul giallo di via Poma entra un criceto. Perchè? Per lo strano morso nel seno.Il professor Corrado Cipolla D’Abruzzo, uno dei periti nominati dalla corte d’assise d’appello dichiara: ”Solo un criceto avrebbe potuto lasciare un morso del genere, sempre assumendo per buona l’ipotesi che quello sul capezzolo sinistro sia un morso.
Comunque, a prescindere, non sarebbe stato possibile identificarne l’autore. L’arcata umana e’ decisamente piu’ ampia e quello sul seno di Simonetta Cesaroni non e’ un morso”.
Dunque Simonetta Cesaroni uccisa con 29 coltellate il 7 agosto del ’90 in un ufficio di via Poma potrebbe essere stata morsicata da un criceto.Come e perchè? Sulla questione del morso, l’avvocato Franco Coppi, difensore di Raniero Busco, ha evidenziato come l’odontoiatra forense Emilio Nuzzolese, consulente della procura nel processo di primo grado, avesse gia’ parlato di “ipotesi e non di certezza”.
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Dal confronto in aula e’ emerso poi che Ozrem Carella Prada, che fece l’autopsia all’epoca del delitto, ha consegnato ai periti 82 foto relative all’accertamento medico legale e che non erano agli atti del processo. I periti della corte d’assise d’appello hanno poi ammesso di aver lavorato solo sulle carte, senza esaminare di nuovo i reperti, in quanto sugli stessi non vi erano tracce ritenute utilizzabili per comparazioni. Il processo proseguira’ il 23 aprile prossimo con la requisitoria del sostituto pg Alberto Cozzella, mentre il 26 e il 27 parleranno le parti civili e la difesa
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