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Viabilità: Germano Meletti rilancia

Creato il 16 aprile 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
L'argomento dove più si nota la distanza fra governanti e sudditi è senz'altro la viabilità: per i primi la viabilità è fonte di opportunità per promuovere appalti (tra i più sostanziosi le rotatorie) mentre per noi cittadini è, per necessità,  esperienza quotidiana. In questo articolo Germano Meletti sviluppa quanto accennato in un nostro precedente post in merito dalla sistemazione viaria a Fidenza ovest.

Viabilità: Germano Meletti rilancia

In giallo lo sbocco del nuovo raccordo con la provinciale per
Salsomaggiore contemplato dal PSC in via di adozione.


ANCORA SULLA VIABILITA' FIDENTINA TRA DECISIONI INDECISE, SOLUZIONI PROVVISORIE CHE, A FIDENZA PIU' CHE ALTROVE, NON C'E' NIENTE DI PIU' DEFINITIVO DEL PROVVISORIO

Sottopasso di via Mascagni? Potrebbe essere una soluzione, ma non certo la panacea di tutti i mali. Le dimensioni decisamente ridotte della rotonda di fronte all'ex macello non sono certo in grado di soddisfare il flusso di traffico che si appoggerebbe su quel quartiere, oggi tranquillo e a ridosso del centro, che d'improvviso si ritroverebbe al centro di una certa mole di traffico, quindi di totalmente diversa configurazione rispetto a quando vennero acquistati quegli appartamenti.  In una sua ipotesi, tra l'altro assolutamente condivisibile, Ambrogio porta l'esempio della realizzazione di un sottopasso all'altezza del dismesso passaggio a livello automatico nel tratto chiuso della provinciale per Busseto e Cremona.  Al tempo della realizzazione della tangenziale bisognava "apparire", non importa se si facevano grossolani errori o superficiali valutazioni sul tratto della costruenda tangenziale e dei suoi svincoli. Ma andiamo per ordine: in tempi non sospetti il sottoscritto propose di mantenere in funzione il vecchio tratto dismesso della provinciale per Castione Marchesi, Busseto e Cremona, realizzando un sottopasso più consistente di quello ridicolo, attualmente regolato da semaforo. 
Se tale sottopasso si fosse allargato (la maggiorazione dei costi di realizzazione sarebbe stata certamente contenuta, una volta deciso di fare il piccolo sottopasso) e prolungato passando sotto la ferrovia, dopo la quale una svolta a destra avrebbe portato ad una comoda corsia di accelerazione che avrebbe immesso sulla Via Emilia direzione Piacenza.  Per girare verso Fidenza, invece, suggerii un prolungamento del sottopasso che, interrato o seminterrato nella sua parte finale, avrebbe girato intorno all'ex Trattoria Giardinetto, sfruttando la parte finale della strada proveniente da Fornio che, anche qui, avrebbe permesso la comoda realizzazione di una corsia di accelerazione per immettersi sulla via Emilia.  E nei sensi contrari? Chi proveniva da Fidenza si sarebbe trovato una veloce e pratica uscita verso destra, ci sarebbe stato un po' più da ragionare su chi proveniva da Piacenza, proviamo comunque a fare un esercizio mentale. Se chi proveniva da Piacenza, per dirigersi verso Castione, Busseto, Cremona fosse stato immesso nel "giro" intorno al Giardinetto che portava a sfruttare la strada di Fornio, sarebbe stato sufficiente ragionare in doppio senso quello già descritto come uscita in direzione Fidenza provenendo dalla SP 588 (Castione, Busseto, Cremona).  Va da sé comunque che questo avrebbe permesso il risparmio del cosiddetto "cavalcaferrovia" (così dice un cartello) che riporta sulla vecchia Via Emilia in località Farfallette di Rimale. Si sarebbe inoltre risparmiato anche lo svincolo attuale da e per Castione Marchesi, Busseto e Cremona, allora una soluzione di questo genere quanto sarebbe costata in più? 
 Ritengo poco o nulla, ci sarebbe stata inoltre la predisposizione di partenza per realizzare un collegamento con la strada per Salsomaggiore, identificabile con il tratto di tangenziale sud ancora da realizzare. Per proseguire in questa disamina parliamo anche dell'accesso attuale sul tratto di dismessa Via Emilia (appena ad ovest della località ex Pinguino), dove spesso si vedono in terra pezzi di vetro o di carrozzeria che indicano la pericolosità per poca visibilità per chi arriva da Piacenza. 
Si sarebbe inoltre risparmiato il dubbio di precedenza-non precedenza  per chi esce dalla tangenziale direzione Castione Marchesi nei confronti di chi proviene dal sottopasso di Villachiara.  E cosa dire dell'uscita dietro al cimitero?  Assolutamente impossibile vedere chi arriva da Bastelli, con uno specchietto piccolo e poco visibile, assolutamente oscuro in giornate umide che ne risulta appannato, praticamente ogni inserimento diventa uno "sfogliare la margherita" con un improbabile "macchina-non macchina". 
Se le amministrazioni volessero rendersi più utili alla cittadinanza, dimenticando l'appariscenza vista in tantissime realizzazioni anche al di fuori della viabilità, certi errori di omissione o superficialità non sarebbero stati commessi e allora potremmo veramente goderci un po' di più la nostra amata quanto bistrattata Fidenza, un po' come dire che sarebbe opportuno accertarsi dell'avvenuto collegamento del cervello quando si parla o si agisce.
                                                                       Germano Meletti

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