dai Souvenirs littèraires di Maxime du Camp
"... rimasti senz' acqua nel deserto di Qseir, nel tormento della sete, Flaubert
si abbandonò alla voluttuosa descrizione di certi gelati al limone che si gustavano "chez Tortoni": "lo si schiaccia dolcemente fra la lingua e il palato; lentamente, fresco e delizioso, comincia a fondersi; bagna il palato molle, sfiora le tonsille, penetra nell' esofago accogliente e infine si depone nello stomaco che ride di folle contentezza".
Maxime era fuori di sè: "un pensiero terribile mi scosse, "lo ucciderò", mi dissi". Non gli parlò per dodici ore, fino a che Flaubert non venne ad abbracciarlo e gli disse: "Ti ringrazio di non avermi spaccata la testa con un colpo di fucile; io, al tuo posto, non avrei resistito". Poco dopo, l' acqua del Nilo "che vale i vini più raffinati", chiuse definitivamente l' incidente.
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...anche questo gelato al limone non è male :P