“Caravaggio a Roma: vita e opere” inizia come una classica lezione di storia dell’arte, con guida turistica e radiolina con cuffiette annesse.
Parto da lui: Piero Giovinazzo, il nostro esperto d’arte, capace di rendere interessante ed accattivante la descrizione dei capolavori del Merisi, parlando non solo del significato e delle tecniche pittoriche, ma condendo il tutto con aneddoti divertenti, in modo da avvicinare e rendere partecipi anche i profani. E poi passo ai bravissimi attori, Luca Basile (nonché autore di tutti i testi), Valerio Di Benedetto, Matteo Quinzi e Giovanni Bonacci, che sono capaci di portare per mano lo spettatore attraverso il quartiere di Campo Marzio e far realmente rivivere tutti i personaggi protagonisti nella vita privata e lavorativa di Caravaggio. Ci fanno, così, conoscere il Cardinal Del Monte, protettore di Merisi; il Baglione, pittoruncolo suo contemporaneo che ha sempre nutrito una certa invidia nei confronti di Caravaggio e che prova in tutti i modi a screditarlo agli occhi del cardinale ed, infine, il fedelissimo Manniti, che tenta con ogni mezzo di placare il carattere irrequieto dell’amico, ma senza riuscirci.
L’epilogo irreparabile pare già palesarsi dalle prime battute: il destino di Caravaggio è scritto fin dal principio. La sensazione è quella di ritrovarsi in una situazione senza via d’uscita, ma che questi abilissimi attori non rendono mai pesante, alternando momenti di tensione e di leggerezza. Gli spettatori si ritrovano catapultati nel 1606, più precisamente durante l’ultima notte che Michelangelo Merisi ha trascorso a Roma: il 28 maggio. Come la storia ed i nostri attori ci raccontano, durante quella notte Caravaggio ferisce a morte Ranuccio Tommasoni, con cui aveva già avuto altre discussioni precedenti. L’omicidio gli procura la condanna alla decapitazione e l’unica cosa che gli resta da fare è fuggire immediatamente da Roma, lasciandosi alle spalle anni di lavoro ed eccessi per le viuzze del rione. Troppo scontato se a guidarci fosse stato Caravaggio stesso, ma soprattutto non sarebbe stato da lui: uomo scontroso e poco ospitale il Merisi, dal carattere rissoso. Ho molto apprezzato, quindi, la scelta dell’autore di non mostrarcelo mai in carne ed ossa, se non nel climax della pièce. Lasciando, perciò, che fossero gli altri personaggi a raccontarcelo e a renderlo vivo nelle loro parole e nei loro racconti. Questo ha descritto ancora meglio il Caravaggio come una personalità sfuggevole e non facilmente raggiungibile nemmeno per chi lo conosceva bene. Il Merisi compare solo alla fine della serata, cogliendoci quasi di sorpresa, sul sagrato della chiesa di Sant’Agostino armato di spada e pronto a compiere il proprio destino.
Insomma, se volete vivere un’esperienza fuori dagli schemi convenzionali delle visite guidate, capace di arricchirvi come amanti dell’arte e del teatro: una serata in compagnia de I Viaggi di Adriano è la serata giusta per voi!
Duelli, risate, forbiti scontri verbali tra cardinali e pittori invidiosi, amicizie vere e molto altro ancora…è ciò che rende speciale “Caravaggio a Roma: vita e opere”. Regalatevi la possibilità di tornare indietro nel tempo e di conoscere l’Uomo dietro il Pittore Caravaggio. Tea Milani
I Viaggi di Adriano ormai da anni organizza visite con teatro itinerante per far scoprire a turisti e romani curiosi i luoghi nascosti di questa città ed i personaggi che l’hanno resa grande nel corso del secoli. 72 appuntamenti di cui 12 con teatro itinerante per farvi scoprire i luioghi più affascinanti della Città Eterna.
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