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Viaggi Interstellari - collettiva a cura di Siva

Creato il 17 settembre 2010 da Roberto Milani
Siva De Luc oltre ad essere un interessante giovane artista, è anche un raffinato ed intelligente curatore. Lo ha dimostrato, e lo sta facendo anche in questa mostra. Bravo Siva!
Viaggi Interstellari - collettiva a cura di Siva“VIAGGI INTERSTELLARI“
Mostra collettiva con: Gian Marco Capraro, Marco Carli Rossi, Maurizio L’Altrella, Riccardo Pirovano, Massimiliano Robino, Lorenzo Zavatta
A cura di SIVA
Atelier d’arte Colette – Lecco
Inaugurazione sabato 18 settembre 2010
“Viaggi interstellari”:
Dopo la pacifica invasione di farfalle di giugno, prosegue la serie di mostre curate da Siva all’Atelier d’Arte Colette con la collettiva “Viaggi Interstellari”.
La mostra raccoglie i lavori di sei artisti, selezionati dal curatore, accomunati da una certa visionarietà che trasporta lo spettatore in uno spazio-tempo indefinito dove la linearità del divenire si spezza per rivelare un eterno presente, percepibile dalla mente intuitiva.
I metodi espressivi utilizzati dagli artisti della collettiva sono molto diversi, e a volte in antitesi tra di loro.
Infatti, ciò che avvicina tra di loro questi artisti non è l’utilizzo di un linguaggio comune, essendo tra l’altro prerogativa dell’arte di oggi l’estrema libertà nell’uso di linguaggi diversi, ma è la scelta di utilizzare immagini e oggetti che si possono riferire a un tempo passato (prelevati dalla sfera intima dei ricordi propri o altrui) o al sempre fecondo mondo dei simboli.
Tali immagini cariche di significato vengono non solo riproposte nella loro forma stereotipata, ma anche trasformate passando dal subconscio dell’artista, ottenendo così delle inaspettate commistioni di elementi del passato e del presente che proiettano lo spettatore in una dimensione “altra” dove la mente intuitiva trasforma la nozione di tempo lineare (il tempo con la divisione del prima e del dopo) in un tempo onirico dalle coordinate più fluide (come nei film di David Lynch e nella musica e nei film di Franco Battiato).
Accettando come reale l’illusorietà del tempo, si potrà benissimo sperimentare l’evanescenza dello spazio, poiché tempo e spazio sono intimamente connessi tra loro.
Quindi sarà facile accettare l’ipotesi che si possa viaggiare tra le stelle con, come astronave, semplicemente la propria mente!
Massimiliano Robino utilizza simboli spontanei liberamente organizzati nella forma della croce, che rappresenta la congiunzione tra una linea orizzontale “terrena” e una linea verticale “spirituale” che va a formare la differenziazione dei punti cardinali e dei quattro elementi fondamentali.
I simboli assemblati in costruzioni “architettoniche” multicolori sono dipinti con colori saturi senza sfumature e bordi neri come delle vetrate multicolori, avvicinandosi alla pittura superflat di derivazione pop, utilizzandone l’aspetto facilmente comunicativo pur non condividendone l’immaginario.
Marco Carli Rossi utilizza come base dei propri lavori su carta delle macchie caotiche e multicolori, liquide e luminose, che poi vengono come disciplinate dall’artista in delle immagini spesso riferibili al simbolismo di origine medioevale, permeato di misticismo frammisto ad aggressività.
Ne risulta uno stretto rapporto tra il fenomeno fisico della macchia e l’intervento della mente immaginativa che individua forme organizzate nel caos apparente.
Tale rapporto dialettico tra elementi fisici e mentali rende le opere di Carli Rossi sorprendentemente vitali, il palpitare delle forme evanescenti appare come in continuo movimento.
Gian Marco Capraro rappresenta nelle sue tele un affastellarsi d’immagini dipinte a tinte acide e stridenti, che sembrano il risultato di una potente esplosione che rende tutto sospeso nello spazio senza gravità e senza gerarchie.
Le immagini sono solitamente riferibili ad icone di armonia affettiva (madri con bambini, sorta di Madonne laiche) associate a elementi eterogenei quali pesci, scimmie, farfalle, forme geometriche, ecc…
Sia l’associazione d’immagini incongruenti tra di loro, che l’utilizzo di una gamma cromatica stridente rende i lavori di Capraro intensamente onirici, oltre ad essere epifanie pittoriche coraggiose e vitali.
Nelle opere di Riccardo Pirovano il tempo passato è poeticamente rievocato attraverso l’utilizzo di oggetti dall’aspetto vissuto, nei quali spesso l’artista inserisce delle videoproiezioni che testimoniano l’uso che è stato fatto dell’oggetto da chi ne è stato il proprietario.
Altre volte al posto delle videoproiezioni Pirovano utilizza delle colate di resina nella quale sono stati inglobati degli insetti volanti dai luminosi bagliori metallici.
Lorenzo Zavatta utilizza materiali sempre diversi a seconda dei progetti.
La sua ricerca, ricca di riferimenti colti, è tesa al recupero e catalogazione di frammenti d’identità, utilizzando fotografie, a volte di recupero e altre volte suoi scatti o autoscatti, inserite in scatole o contenitori trasparenti colmi d’acqua, come per voler proteggere l’immagine in una dimensione intima e affettiva.
Maurizio L’Altrella dipinge individui, generalmente bambini, con tinte fredde e pennellate che vanno a comporre solo parte delle figure, mentre molti particolari sono tralasciati facendo emergere il fondo. Si tratta d’immagini non completamente formatisi, un po’ come i ricordi di un passato remoto, che ci rivelano solo le parti essenziali di un tutto che è stato più articolato.
La malinconia dei bambini dipinti da L’Altrella sembra dovuta all’impossibilità di fermare il tempo nel momento dell’innocenza infantile. Tutto scorre e si modifica incessantemente, rimangono solo immagini frammentarie di ciò che si era, quando non si era ancora contaminati dalle illusioni sociali della vita adulta, e lo stupore e la meraviglia erano costanti.
“VIAGGI INTERSTELLARI” - Gian Marco Capraro, Marco Carli Rossi, Maurizio L’Altrella, Riccardo Pirovano, Massimiliano Robino, Lorenzo Zavatta
Inaugurazione: SABATO 18 SETTEMBRE 2010 dalle 18.00 alle 20.00
Durata della mostra: dal 21 settembre 2010 al 9 ottobre 2010
ATELIER D’ARTE COLETTE
Vicolo A. Airoldi 13/15, Lecco
Tel. 0341 284140
orari d’apertura: dal martedì al sabato ore 15.00 – 19.00
[email protected]
www.colettearte.com

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