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Viaggiare da sole in Sud America, l’esperienza di Francesca

Creato il 27 gennaio 2012 da Tipolosco

Donna, italiana, sulla trentina, mediamente carina e con un contratto a tempo indeterminato!
Ragazzi, ho una novità, ho preso un periodo sabbatico, parto per il Sudamerica!â€�
Da sola?� “No con uno zaino di 22kg!�

Destinazione? Sudamerica: Cile del Nord (10gg), Bolivia (1 mese), Perù (1 mese), Argentina (10gg) c’ero già stata, Uruguay(10gg).

Viaggiare da sole in Sud America, l’esperienza di Francesca

Così è iniziata la mia avventura, motivazioni?…troppe!, ma ad un po’ di domande ho risposto nei miei post . Il concetto di difficoltà è soggettivo, per me viaggiare tre mesi da sola non lo è stato. La sensazione predominante del mio viaggio è stata la libertà. Quando viaggi da solo tutto dipende da te, nel bene e nel male, è una situazione che ti da potere e rischio allo stesso tempo, fai cose che a casa non sei abituato a fare, e la maggior parte delle volte scopri che ti piace un sacco.
Come meta ho scelto le Ande! E’ sempre stato un luogo affascinante per me, così grandi, così alte, così pericolose, un po’ come andare per mare! Le ho fatte quasi tutte, dal Cile al Perù (va bè mi manca ancora un po’!) Ho trascorso due mesi senza mai scendere sotto i 2500mslm, e la cosa di vertente e che lì è un’altezza bassa!!

Deserto di Dali

Per usare un’espressione da brava psicologa, io nella vita mi innamoro delle caverne, delle mancanze che fanno la differenza in una persona, e questo è successo anche in questo viaggio; a tutte le persone che mi hanno chiesto quale è stato il posto che ti è piaciuto di più non ho avuto dubbi: Bolivia e Uruguay! Perché? Perché non te lo aspetti! Un mese in Bolivia mi ha cambiato molto, ho imparato ad abituarmi al naso che sanguina al fiatone quando sali una scala, ai riscaldamenti che non ci sono a muovermi solo con i mezzi pubblici stretta come una sardina, ma poi un giorno mentre passeggiavo per La Paz, l’odore pungente della coca, le cholitas, il caos continuo e questo celo perennemente limpido, mi sono sembrati così familiari e magici che quando sono dovuta partire il mio cuore ha pianto un po’.

Viaggiare da sole in Sud America, l’esperienza di Francesca

Oltre il vostro spirito avventuriero portate tre cose fondamentali, assicurazione medica a copertura totale (non vorrete andare in un ospedale pubblico in Bolivia!), assicurazione su tutte le vostre carte di credito e documenti, tutti i medicinali di cui pensate possiate avere bisgono, fidatevi una volta mi sono seriamente ammalata a Buenos Aires e ho dovuto piangere in una farmacia per farmi dare un antibiotico.

Quando stacchi tutto e parti, a prescindere da dove vai, il tuo orizzonte cambia, la tua vita, i tuoi problemi, i tuoi successi ed insuccessi, li vedi sotto una prospettiva diversa personalmente la ritengo un’esperienza molto religiosa, a prescindere da quale sia il tuo Dio, io mi sono sentita così profondamente felice e fortunata di avere la possibilità di godere di paesaggi infiniti, di non avere il limite del tempo, di scegliere ogni giorno il compagno di viaggio.

Laguna Herionda

Come dico sempre, non so se quando viaggio preferisco i posti che visito o le persone che incontro, in questi tre mesi ho conosciuto 3 persone che hanno fatto la differenza per me, con le quali ho condiviso momenti belli, intensi, lunghe e fredde notti delle Ande! Mi hanno aiutato a capire che ci sono diversi modi di leggere la realtà e di affrontare la vita, di diventare amici, ci sono diverse maniere di lavorare o meglio di far lavorare i soldi per te e che non è detto che diventare il nuovo manager di BCG sia più gratificante di attraversare l’Africa subsahariana con un pick up. Allontanarsi dalla “propria vitaâ€� è ascetico ad un certo punto non sai se quando ritornerai le cose avranno lo stesso sapore, non sai se ti piacerà ancora tanto fare le cose che hai sempre amato fare. Le convenzioni sociali occidentali ci tracciano dei confini troppo precisi e a tutti gli outsider sono etichettati negativamente, come buoni a nulla o snaturati, ma credo fermamente che ci sia un altro punto di vista e il fatto che non sia condiviso dalla massa lo rende ancora più speciale.

Huacacina

Se parti da solo per lungo tempo, non aver paura del viaggio, preoccupati di quando tornerai, preoccupati delle domande. A tutti coloro che ti chiederanno come è andata , di loro quello che vogliono, racconta del surf, delle spiagge del cibo e delle feste; non aprire il tuo cuore con chi sai già che non ti capirà, scrivi un diario o magari un blog e poi parlane solo con chi guarda il mondo con i tuoi stessi occhi.

Francesca Di Pietro, Psicologa in viaggio


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