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Viaggiare senza glutine: le associazioni di celiachia del mondo parte 1

Da Gftl

associazioni di celiachia

Se c’è una cosa che mi ha sempre stupito nel mondo gluten free, è la straordinaria capacità dei celiaci di organizzarsi e di creare delle forti associazioni.
Faccio un’illazione e penso che molti anni fa, la celiachia, era diagnosticata soprattutto e, quasi esclusivamente, nei bambini, e quindi spezzare e rendere complicato e tortuoso il delicato triangolo cibo/madre/figlio ha generato una forte reazione delle madri che si sono subito date da fare organizzandosi e portando avanti progetti concreti.

Non è tutto rosa ovviamente, le associazioni a volte sono carenti e,  a seconda dei temi o dei momenti ,  sono chiuse in sé stesse, o troppo superficiali o esageratamente rigide, ma credo che senza la loro spinta e il loro contributo decisamente non ci sarebbe stata la sensibilizzazione e tutte le conquiste fatte in questi anni.

È già primavera e immaginando che stiate per organizzare i vostri viaggi, quale miglior occasione, se non questa, per indicarvi le principali  associazioni di celiachia a cui far riferimento in modo che possiate richiedere tutte le informazioni di cui avrete bisogno sui prodotti gluten free e altro.

L’Associazione Italiana di Celiachia (AIC) la conoscono tutti, anche perché ha fatto delle pubblicità massive in TV spiegando cosa è la celiachia.
Vivo all’estero e posso confermare che è una delle associazioni più attive del mondo, viene guardata come un esempio, anche perché è molto diffusa nel territorio.
In un prossimo post vi racconteremo qualcosa di più sull’organizzazione e l’attività dell’AIC.
In questo momento vi daremo solo le informazioni per capire come e dove mangiare in Italia e come verificare il prontuario dei prodotti GF.
In Italia l’AIC ha portato avanti il progetto ristorazione e in questo link potete trovare tutte le iniziative: Progetto alimentazione fuori casa, e qui potete trovare i ristoranti per località, tipologia e altro: Ricerca esercizi.

Per trovare i prodotti sicuri per i celiaci, ossia quelli analizzati dall’AIC potete cliccare su: Prontuario. Questo è il link che dovreste consultare ogni volta che le food blogger senza glutine mettono un simbolo negli ingredienti delle ricette e scrivono “prodotto che potrebbe avere glutine e/o tracce di glutine, consultare il prontuario AIC”.
Sulla facilità di accesso al prontuario non faccio commenti!

Andiamo nella vicina Francia, dove l’associazione ha un acronimo che è uno scioglilingua: AFDIAG,  Association Française Des Intolérants Au Gluten. 

Per conoscere quali sono i prodotti senza glutine l’AFDIAG mette a disposizione un elenco di marche e di distributori e un elenco scaricabile in pdf di prodotti con la spiga sbarrata, in cui attualmente non c’è nulla, quindi l’unica maniera per orientarvi è controllare che ci sia la spiga sbarrata sui prodotti che acquistate.

L’Associazione in questo caso non vi dà elenchi di ristoranti o altro ossia, se andate in France dovete fidarvi di altre fonti: vi consigliamo sortir sans gluten e manger sans gluten.

Dalla Francia ci spostiamo in Spagna, dove abbiamo la FACE, Federación de Asociaciones de celiacos de España. Il nome stesso vi rileva che in Spagna esistono varie associazioni che si riuniscono tutte in un unico ente istituzionale.

Ovviamente la Cataluña e Madrid non ci sono…..e qui già abbiamo un problema….

Il sistema quindi funziona in un modo molto, molto frammentato, ma complessivamente gli spagnoli sono piuttosto attivi, la FACE ha anche un suo logo con la spiga sbarrata perché, al contrario di altri paesi, accetta un limite minimo di glutine di 10 ppm (mg/kg) e quindi ha creato una specie di “marca”  di garanzia  ”Controlado por FACE”.

Qui c’è l’elenco degli operatori che sono stati certificati dalla FACE: Operadores cerificados.

Per conoscere quali sono i prodotti senza glutine potete cliccare su Lista de Alimentos Aptos, ma vi rimandano alle varie associazioni regionali.  Se volete sapere dove trovare i prodotti senza glutine potete cliccare le varie mappe delle comunità autonome che vi reindirizzano alle varie provincie nel link: Puntos de ventas.

In poche parole, vi conviene far riferimento direttamente all’associazione della zona dove pensate di andare. Se per esempio andate a Sevilla, che è in Andalusia cliccate sulla mappa ed entrate nel sito dell’Associazione di Sevilla: ASPROCESE, e cliccate donde comprar, vi appaiono alcuni punti di distribuzione approvati da ASPROCESE.

Per mangiare fuori in Spagna dovreste trovare in alcune catene il logo di ristoranti raccomandati dalla FACE, qui in Restaurantes trovate l’elenco (sono pochini direi).

Il logo che dovreste incontrare nei ristoranti approvati è questo:

Logo FACE

Logo FACE

Ovviamente anche in questo caso bisogna fare riferimento alle associazioni delle singole zone.

Per Madrid e la Cataluña si aprono due capitoli a parte.

Madrid ha la Asociación de celiacos y sensibles al gluten de la Comunidad de Madrid (ACM) che si è staccata della FACE per motivi di vil denaro, ossia denunciando una gestione non trasparente delle risorse (stendiamo un velo pietoso). Ha una sua lista di prodotti senza glutine,  ma bisogna essere soci per accedervi (anche qui stendiamo un velo pietoso).

Se volete l’elenco dei ristoranti questa volta è facile,  c’è la lista in questo link: cliccate Direcciones y Viajes e trovate l’elenco dei ristoranti e degli Hotel e altri indirizzi utili.

In Catalunya (leggasi Costa Brava e Barcellona) esiste la Asociació  Celíacs de Catalunya, anche loro hanno un loro logo. Nel sito non ci sono riferimenti ai prodotti, ma esiste una bella sezione sul Fuera de casa, peccato che bisogna essere soci per accedervi….

In sintesi, in Spagna la proliferazioni delle Associazioni ha portato  un certo caos che non aiuta certo i celiaci e soprattutto questo renderli “prigionieri” delle varie associazioni impedisce quello che secondo me è l’obiettivo primario di un’associazione, e cioè, quello di informare i celiaci, che però, alla fine, sanno cosa fare, ma soprattutto chi celiaco non è e che quindi può involontariamente proporre cibi contaminati a un amico o a un parente celiaco, così  come può capitare a un ristoratore con un suo ospite celiaco. Ma qui si apre una parentesi che affronteremo in un altro momento.

Come vi regolate voi viaggiatori? Per i prodotti cercate il marchio con la spiga sbarrata, per i ristoranti cercate di vedere se hanno qualche vetrofania con qualche logo di qualche associazione? E nel caso non ci fosse nulla usate le precauzioni di sempre, ossia, nel dubbio non mangiate??
Se vi va, seguiteci perché tra poco vi daremo un manuale di sopravvivenza…..

Continuiamo il viaggio verso est e arriviamo in Portogallo dove c’è l‘Associacao Portuguesa de Celíacos APC. Non hanno un prontuario prodotti ma un elenco di punti vendita che trovate qui: Ponto de venda sem gluten che è suddiviso per zone e città. In compenso vi danno un numero da contattare se si hanno dubbi sui prodotti: un cellulare  +351 91 921 34 96, e un fisso +351 21 753 01 93 da contattare nelle ore d’ufficio.

Per sapere dove mangiare entrate nel sito APC e cliccate Alimentacao e poi Fora de Casa e trovate l’elenco dei ristoranti, hotel in ordine alfabetico, vi danno solo il nome e la città, per gli altri dettagli bisogna essere soci. Insomma vedete il nome e lo cercate in un’altra fonte di informazione.

Per ora ci fermiamo qui.
Continueremo il nostro viaggio la settimana prossima e andremo in Nord Europa e nel continente americano.

Come avete visto le associazioni aiutano ma fino a un certo punto, quindi se volete condividere con noi le vostre esperienza straniere e italiane per farne tesoro con tutti i nostri lettori potete mandarle a questo indirizzo: [email protected]


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