Il Monumento alle scoperte
Lisbona è una città incantevole e mi è rimasta nel cuore, con le sue piazze squadrate larghissime in cui c'è sempore una grande statua piazzata al centro, i vicoli stretti e le scalette del quartiere Alfama, il fiume Tago che sembra un mare, i colori stupendi e le viste mozzafiato.IL VIAGGIO PER LISBONA
La partenza dell'aereo EasyJet da Roma Fiumicino per Lisbona era fissata alle ore 10.35, siamo partiti alle 7.00 da Aprilia più che altro perché dovevamo cercare il parcheggio"Park To Fly"
e temevamo di perderci fra un edificio della Nuova Fiera di Roma e una delle orride palazzine del Parco Leonardo, squallidissimo quartiere costruito intorno a un centro commerciale.
L'EasyJet nell'aeroporto di Fiumicino ha come base operativa il Terminal 2, un po' squallido rispetto al resto dell'aerostazione. Sul nostro stesso volo si imabarca anche una comitiva di anziani con un forte accento sardo, pensiamo che probabilmente sono diretti in pellegrinaggio a Fatima.
L'ALBERGO
Trovato su uno dei siti di prenotazione alberghi online, il Gat Rossio si è rivelata un'ottima scelta. In pieno centro, nel quartiere dalla Baixa, a due passi dalla Piazza del Commercio, che è considerata un po' il centro di questa città. Pulito e con un arredamento originale tipo film di fantascienza anni '60. Uniche pecche un bagno striminzito senza finestra e una sala colazione piccola dove la mattina si creava un po' di confusione.
PRIMO GIORNO
Dopo aver sistemato le nostre cose nella stanza, usciamo per cercare un posto dove mangiare, ci fermiamo in una specie di bar tavola calda con tavolini all'aperto. Prendiamo del FRANGO ASADO (Pollo arrosto), tutto sommato neanche male.
Dopo il pranzo torniamo in albergo per riposarci un po' e poi usciamo di nuovo.
Ci dirignao merso il RIO TEJO (Il fiume Tago); dopo aver girovagato un po' prendiamo un autobus che ci poarta al BAIRRO ALTO, quartiere caratteristico pieno di localini e ristoranti. Scendiamo dal mezzo pubblico in una piazza dove vediamo una chiesa con la scritta Igreja italiana (Chiesa italiana). la cosa ci incuriosisce così entriamo, Un anziano sacerdote sta celebrando la messa davanti a uno spaurito manipolo di fedeli, la maggior parte anziani e quasi tutti soli.
Passeggiamo un po' per vie acciottolate del quartiere e per la cena entriamo in un ristprante che ha un enorme pezzo di carne in vetrina, fa un po' impressione ma è pieno di gente locale, segno che si mangia bene e si spende poco. Ordiamo bistecca con patate e insalatona.
Dopo andiamo un po' a zonzo per il quartiere e in qualche modo riusciamo a tornare in albergo a piedi. Prima di rientrare però ci fermiamo in un bar a prendere un digestivo, il barista ci versa due bicchieri di Beirao che ci piace molto, un avventore del bar ci sente parlare e capisce che siamo stranieri, ci chiede di dove siamo etc, dice di lavorare sulle navi da crociera. Conversiamo un po', poi lo salutiamo e rientriamo in albergo.
SECONDO GIORNO
La mattina di giovedì 14 ci facciamo il nostro bell'itinerario, la nostra visita alla città comincia con la parte monumentale più importante di Lisbona: Belém. Per arrivarci prendiamo il tram N. 15 dalla Praça do Comércio.
A Bélem sono concentrati i monumenti principali della città: il Monastero dos Jerónimos, la Torre di Bélem e il Monumento alle Scoperte (La "caravella", nella foto in alto), questi ultimi due sono probabilmente i simboli principali della città.
Dopo Bélem torniamo in albergo per riposarci un po'. Decidiamo di cenare nel popolare quartiere Alfama. Prendiamo il tram N. 12 da Praça da Figueira, scendiamo alla fermata in prossimità del Castello di São Jorge, dove c'è una terrazza con una vista mozzafiato sul fiume e sull'Alfama. Dopo aver ammirato un po' il panorama andiamo al castello; chiediamo all'addetto alla vendita biglietti se avremmo fatto in tempo a visitarlo tutto, lui storce un po' il naso, poi apre una mappa del castello e dice che alcune aree sono molto buie; insomma ci fa capire che avremmo fatto meglio a tornare il giorno dopo.
Così ce ne andiamo a cercare un posto dove mangiare, troviamo un bel ristorantino a due passi dal castello, io prendo delle ottime sardine arrosto, Carla una zuppa tipica.
Le sardine arrosto gustate all'Alfama
LE MATRICOLE UNIVERSITARIE
In Praça de Don Pedro IV notiamo dei ragazzi vestiti di nero con una mantella, sempre nera, e altri con una specie di pigiama, pitale in mano, e scritte in faccia; questi ultimi sono le matricole dell'Università di Lisbona, gli altri, quelli vestiti da vampiri sono i nonni, che per due settimane mettono sotto torchio con un sacco di scherzi le povere matricolo che però non sembrano scomporsi molto. Un dei ragazzi mantellati ci dice che quella è l'ultima sera e le matricole dovranno fare un bagno nella fontana di Praça de Don Pedro IV
TERZO GIORNO
La mattina del terzo giorno decidiamo di visitare meglio l'Alfama; torniamo nelle terrazza della sera prima e da lì scendiamo per le strette stradine del popolare quartiere. Dalla terrazza avevamo notato una nave da crociera della Costa ormeggiata, e infatti per le vie dell'Alfama è un continuo sciame di turisti con l'adesivo della "C" sul petto.
Il pomeriggio andiamo a visitare il Museo GULBENKIAN, con molte collezioni davvero interessanti.
SHOPPING A LISBONA
Il pomeriggio lo dedichiamo alla shopping, ma visto che nella Baixa non troviamo niente di interssante prendiamo la metro per andare al centro commerciale COLOMBO, situato proprio difronte allo stadio del Benfica.
In definitiva Lisbona è una città che vi consiglio vivamente di visitare, non rimarrete delusi.