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Viaggio alla scoperta della vita del pendolare su carro bestiame

Da Simonaruffini
Ci sono diversi tipi di pendolari. Vorrei parlarvi di uno in particolare: il pendolare su carro bestiame.

Il pendolare su carro bestiame è un esemplare abbastanza sfigato. 

Sulla banchina, all'alba, ancora con gli occhi impastati di sogni, immagina di raggiungere il proprio posto di lavoro volando come Superman.
Viene riportato alla realtà dallo stridore di qualcosa che si ferma davanti a lui. Un ammasso di ferraglia che sembra provenire dalla prima rivoluzione industriale appare agli occhi del nostro sfortunato viaggiatore.

Viaggio alla scoperta della vita del pendolare su carro bestiame

Un tipico esemplare di carro bestiame, punta di diamante della TreNord

 
Le porte ovviamente non si aprono automaticamente, quindi inizia subito il braccio di ferro con la maniglia malefica. Se si esce vincitori, le porte della stalla su rotaie di aprono e si viene investiti dal caldo e rassicurante odore di vecchiume e di persone ammucchiate. Se il nostro pendolare è proprio, ma dico proprio, fortunato, riesce a trovare un posto a sedere su quelle poltrone di pelle che potrebbero raccontare la storia degli italiani negli ultimi 20 anni. Nel caso in cui la dea bendata sia andata in vacanza, la situazione per il nostro viaggiatore si fa alquanto drammatica. L'inesorabile cammino lento del treno è accompagnato dalla presenza di finestrini rotti (in inverno) e di finestrini bloccati (in estate). Ad ogni fermata, i vagoni bestiame accolgono altri sfortunati. All'ultima fermata prima di Milano, i pendolari sono schiacciati l'uno sull'altro. Per respirare occorre volgere la testa verso l'alto. Se si è di bassa statura, ci sono poche speranze di sopravvivenza, a meno che non si abbia fatto un ottimo training di apnea. Un'altra variabile determinante è la qualità dei propri sfortunati vicini:
- se sono tutti più alti di te, soffochi;
- se sono tutti più bassi, si aggrappano a te come se fossi una boa in mezzo al mare in tempesta;
- se non sono consoni alla pratica del deodorante, l'asfissia è molto probabile;
- se sono un gruppo di amici, ti ritroverai in mezzo ai loro urli e ai loro discorsi sui loro figli-genio;
- se porti delle scarpe aperte è matematico che ti ritroverai un'unghia rotta dal transito (in)volontario di soggetti con mole variabile.
Ma a tutto c'è speranza. 
Infatti, ecco la luce del sole cala. Inizia il panorama di palazzi.
Milano.
Ecco l'adorata meta. 
Il nostro pendolare si fa trascinare fuori dalla folla, che si muove come un'unica macchia umana. 
Aria. 
Respiri profondi.
Buon giorno mondo! Ora, in marcia per andare al lavoro

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