Oggi vi proponiamo il racconto del viaggio in Equador di Sandro e Ruth:
Qualche mese fa con la mia ragazza abbiamo deciso di partire per una vacanza in Equador. Visto che non si tratta di una destinazione frequentatissima come Cuba o Brasile, abbiamo dovuto prender i biglietti aerei con un certo anticipo, prendendo prima un volo Bari-Milano e da lì un diretto, riuscendo comunque a mantenerci bassi sul prezzo finale.
Dopo uno scalo negli USA, condito da controlli di sicurezza fin troppo rigidi, arriviamo nella capitale Quito, il cui aereoporto si trova in una zona abbastanza centrale della città, ma ancora per poco, visto che per questioni di sicurezza si sta pensando di spostarlo a qualche ora dalla città. Quito si trova a 4100 metri d’altitudine e non si tratta di un dettagli irrilevante, visto che l’aria rarefatta causa a me che non sono abituato, certi giramenti di testa. Avendo optato per un volo con hotel, alla fine per i primi giorni decidiamo di stare al Jumbo Lodging.
Il giorno dopo ci svegliamo abbastanza presto e facciamo un’abbondante colazione a base di frutta tropicale e cereali (un classico qui in Equador). Affittiamo una macchina e posteggiamo al centro, dove iniziamo un giro tra le strade e gli edifici, scoprendo con molto piacere che la città oltre ad essere molto pulita è anche piuttosto colorata, visto che natale è imminente e che per questo sono presenti esibizioni praticamente dappertutto.
Quasi tutte le specialità culinarie da provare in giro sono dolci (in certi casi anche troppo), realizzate con prodotti locali. Durante tutto il viaggio alcune volte siamo passati per qualche supermarket e si nota come ci sia ancora molto da lavorare per quanto riguarda l’economia locale, visto che una buona parte dei prodotti è di provenienza estera e che tra quelli locali, gli unici che veramente meritano sono quelli più semplici a base di frutte e verdura.Nella giornata che segue prendiamo una teleferica per arrivare nella zona più alta di Quito, da cui godere di una vista eccezionale della città, che evidenzia come questa sia davvero sconfinata.
Parlando di cucina locale, questa non è molto elaborata, ma se non altro è sana ed abbondante. Sono diversi per questo i posti dove si possono provare polli ed altri animali allo spiedo o alla brace, accompagnati da banana verde fritta e patate.In seguito ci spostiamo in un luogo chiamato Same, sulla costa, dove trascorriamo alcune giornate in luogo davvero paradisiaco, dove rilassiamo il corpo e lo spirito, passando giornate tra visite nella zona, mangiate di ostriche e frutti di mari a prezzi stracciati e lunghe ore di relax.
Più avanti ci spostiamo a Guayaquil, dove veniamo a conoscenza di un paesino nelle vicinanze dove sono presenti innumerevoli negozi con prodotti di pelle. Arriviamo in 10 minuti di macchina e qui l’offerta è davvero sconfinata, con giacche, scarpe, spolverini ed innumerevoli altri prodotti ben realizzati e decorati. Trattando un pochino, con appena 240 dollari riesco a prendere 4 ottime giacche, di cui una invernale.
Dopo 3 giorni trascorsi qui, torniamo a Quito per il viaggio di ritorno, con l’idea che l’Equador diventerà una gran bella nazione, viste le tante cose da offrire ed un presidente come Correa particolarmente amato dal suo popolo per azioni che hanno fatto crescere non poco la nazione.