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Weimar è un puntino nel cuore della Germania, in piena Turingia, dove le città hanno strani nomi che finisco spesso con la "a". Un tempo questo territorio faceva parte della DDR, cioè la Repubblica Democratica Tedesca – quella che chiamavamo semplicemente Germania Est. Perché fare un viaggio a Weimar e cosa si può vedere da quelle parti? Perché questa piccola cittadina é definita Kulturstadt tanto da attirare un gran numero di visitatori e perchè nel XVIII secolo era una sorta di "the place to be"? Il centro é piccolo e basta fare una passeggiata per capire tutto ciò. E se messa assieme ad un bel po' di anni di studio del tedesco e della sua letteratura... Weimar é ancora oggi uno di quei posti che ti porta via. Almeno per me.
Poco più di una settimana fa io e Gian eravamo a Weimar. Abbiamo viaggiato in treno per raggiungere questa località nel cuore della Germania. La linea non é il massimo della comodità dato che non esistono treni diretti dall'Italia né tantomeno da Monaco, ma con un paio di cambi e un po' di voglia di attraversare l'Europa su rotaia si riesce ad approdare a Weimar con circa 12 ore di viaggio (partenza da Verona con il primo treno della giornata per Monaco). La zona é servita da parecchi convogli regionali. Il trucco sta nel capire bene queste linee e trovare il giusto treno a lunga percorrenza per raggiungerle. Ci sono due cose che si notano subito, arrivando in treno a Weimar: i cartelli con la scritta "Kulturstadt" e l'architettura della stazione, molto classica e perfettamente d'altri tempi. Come mai?
Weimar, come scrivevo nell'introduzione, é una città che per fama letteraria e culturale potrebbe essere definita come la Firenze della Germania. Il XVIII secolo fu il suo massimo periodo di splendore, grazie a un duca illuminato e a sua moglie – ancora più lungimirante e illuminata di lui. Il duca di Weimar aveva le giuste disponibilità economiche per chiamare in città celebrità come Goethe e Schiller. La vicina università di Jena faceva il resto in quanto a studi, cultura e grandi personaggi. Weimar, molto prima del XVIII secolo, fu il rifugio di Martin Lutero e quella in cui una grande rock-star della musica barocca si recava per eseguire alcuni dei suoi concerti per organo. Sto parlando di Johann Sebastian Bach.
Perché visitare Weimar e godersi un po' di Germania Classica?
Io avrei miliardi di motivi e mi riprometto di scrivere molto a riguardo, perché la città merita proprio per ciò che rappresenta, ma per ora vi elencherò solo i must see di un luogo così particolare.
1) La GoethehausParto proprio dalla cosa più evidente: non si può passare per Weimar senza rendere omaggio a Lui, quello con la G maiuscola: Johann Wolfgang Goethe, terrore di tutti gli studenti di tedesco eppure amato – in fondo – da chiunque abbia letto qualche sua parola. Da me, sicuramente. La sua casa di Weimar é un omaggio a quella classicità che si portava nel cuore, a tutta quell'Italia che vide durante il suo viaggio nel nostro paese (altro che travel blogger: leggete Viaggio in Italia di Goethe e poi ne parliamo), dove però non può mancare quell'impeto romantico che, dopo di lui, esplose in tutta Europa. Io, lo ammetto, lì dentro ero un po' emozionata.
2) La Biblioteca di Anna AmaliaPrima accennavo a una duchessa molto illuminata. Si chiamava Anna Amalia e veniva dal Nord della Germania. Sposò Guglielmo, il duca di Weimar-Sassiona, e nel trasferisi in città portò con sé la sua biblioteca. I libri vennero sistemati in una sala in pieno stile Rococò che venne aperta a pubblico alla fine del 1600. La biblioteca contribuì alla crescita di Weimar come città culturale. Oggi si può visitare e ammirare con occhi curiosi.
3) La LutherwegMartin Lutero e Weimar sono saldamente legati. Il teologo tedesco visse per qualche tempo in questa città, che é saldamente luterana. Qui troverete dei segnali che indicano la Lutherweg, ovvero la Via di Lutero. Si tratta di un percorso per scoprire i luoghi luterani in città, interessante e molto utile per capire il carattere di questo centro.
4) Le Thüringer Klöße, il Bratwurst e la SoljankaWeimar a tavola é un qualcosa di eccezionale. La cucina tedesca é essenzialmente carnivora ma in Germania non si vive di solo stinco al forno, anzi. La Turingia offre delle buonissime ricette come le Thüringer Klöße, elaborate palle di pasta di patate formate con due miscele di consistenza diversa – abbastanza difficili da preparare – che si usano come contorno. Come molte località tedesche anche Weimar ha il suo tipico bratwurst [salsiccia arrostita], che ovviamente viene descritto come il migliore in circolazione. Ogni pasto dovrebbe iniziare con una tradizione della ex DDR: la Soljanka, zuppa di origine russa importata durante gli anni del regime comunista e che ora profuma di Ostalgia – cioè la nostalgia per gli anni del passato regime.
5) La StoriaWeimar, oltre ad essere piena di letteratura tedesca classica in ogni angolo, é una città colma di storia. Qui, alla fine della I Guerra Mondiale, nacqua l'omonina repubblica, esperimento non felice ma sicuramente importante e altamente significativo per la storia d'Europa.
6) Architettura: Classicismo e BauhausWeimar una città dove l'architettura ha un significato particolare. Qui nacque il Bauhaus, stile che verrà celebrato con un nuovo museo che aprirà nel 2019.
7) Il GingkoIl Gingko biloba é una pianta di origine asiatica, considerata un fossile vivente come le nostre felci. Tanti anni fa, ai tempi d'oro di Weimar, un Gingko venne regalato al duca della città. Quest'albero venne piantato in prossimità della zona del palazzo del duca e lì si trova anche oggi. Il Gingko di Weimar é considerato un monumento naturale ed é ammirato da chiunque vi passi davanti. Goethe stesso ne fu affascinato tanto da scrivere una poesia. Egli comparò il suo animo di uomo, diviso tra ragione e sentimento, alla foglia del Gingko, divisa in due per natura.
Per ora il mio racconto di Weimar finisce qui. Vi lascio in compagnia della galleria fotografica e vi prometto che tornerò presto a raccontarvi di questa piccola grande città fatta di storia e cultura.
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