Magazine Cucina
Giorno di partenza:
23 Luglio [Roma – Bari con il treno Intercity - www.trenitalia.com] Arrivo intorno le ore 14.
Alloggio di base:
Hotel Campus, Via Celso Ulpiani 11-13
Luoghi da visitare:
- Punto Informazioni Turistiche, Piazza Moro 93/A – www.infopointbari.com
- Basilica San Nicola, in Largo Abate Elia
- Castello Normanno Svevo, in Piazza Federico II di Svevia 4; costo ingresso 3 Euro; la biglietteria chiude alle ore 18.30
- Fortino San Antonio Abate, Lungomare Imperatore Augusto
- Tutto il Lungomare a piacere;
Il nostro viaggio in Puglia, seppur programmato con un certo anticipo per quanto concerne prenotazione hotel e biglietti del treno, è stato strutturato quasi all'ultimo secondo.
Una sorta di memorandum con luoghi di interesse, monumenti e relative cartine ed indirizzi stradali che ci permettessero così di giungere in ogni luogo della città -seppur sconosciuto- in brevissimo tempo, grazie anche alle mappe disponibili sul mio Nokia Lumia (ma ormai quasi tutti gli smartphone hanno delle mappe o delle applicazioni che vi permettono di muovervi in tutta autonomia in luoghi mai visitati prima).
Il nostro viaggio in Puglia, prevedendo tante tappe diverse in altrettante località, ci ha spinto a trovare un'unico alloggio fisso dal quale spostarsi di volta in volta. Non solo, essendo relativamente vicino alla stazione Centrale di Bari, ci ha permesso di muoverci in tutta comodità, senza essere dipendenti da mezzi urbani, onde evitare qualsiasi imprevisto o attese infinite.
L'alloggio è stato scelto inoltre per via del suo ottimo rapporto qualità/prezzo, oltre che per la vicinanza della stazione Centrale di Bari. La scelta è ricaduta sull'Hotel Campus dopo un breve sguardo sui maggiori motori di ricerca per hotel -quali Expedia, TriVaGo e Booking- e dopo una panoramica generale ed un confronto di prezzi, ho deciso di contattare direttamente la struttura per predere accordi diretti sul prezzo e per verificare l'esatta disponibilità.
Questa scelta ci ha così permesso non solo di avere una bella camera doppia, ampia, spaziosa e piuttosto elegante, ma anche di ottenerla a un costo inferiore rispetto ai listini indicati.
Se quindi avete la possibilità di contattare direttamente la struttura alberghiera da voi scelta, anche tramite mail, forse sarete più fortunati e come noi potrete acquistare un soggiorno ad un prezzo davvero conveniente.
In caso contrario, cercate di prenotare il vostro hotel con un certo anticipo, così da permettervi di cogliere l'occasione giusta al prezzo più basso.
Un altro sito che consiglio per gli hotel, ma relativamente più per i soggiorni esteri, è Budgetplaces, utilizzato in un precedente viaggio che abbiamo organizzato a Parigi.
Se decidete di muovervi in treno come le sottoscritte, vi consigliamo di guardare costantemente le offerte sia su Trenitalia che su NTV. Per il nostro viaggio a Bari siamo state costrette a viaggiare con Trenitalia in quanto non vi sono ancora treni della compagnia NTV che la raggiungono, ma tutto sommato acquistando il biglietto almeno una ventina di giorni prima, abbiamo risparmiato moltissimo, viaggiando così con poco più di 60,00 Euro a persona per l'intero viaggio!
Per quanto concerne i biglietti dei treni regionali per spostarci all'interno della regione Puglia, abbiamo deciso di acquistarli sul posto, anzichè acquistarli online. Questo poichè volevamo essere sicure di non incappare in qualche imprevisto che ci avrebbe così fatto perdere sia le prenotazioni che il costo del biglietto, seppur si tratti di cifre relativamente basse. Man mano nel resoconto delle tappe, vi segnaleremo i siti delle relative ferrorie, così che possiate almeno calcolare gli orari ed i relativi costi.
Discorso diverso invece se il vostro viaggio prevede l'aereo: come è ormai noto, i voli low cost specialmente vanno accaparrati quasi subito, anche un paio di mesi prima. Per stare più tranquilli anche tre mesi prima. Certo, è un periodo lunghissimo e potrebbe capitare qualche imprevisto che vi vieti di effettuare il viaggio, ma il costo è talmente basso che vale la pena correre il rischio.
Uno dei migliori siti per la ricerca del viaggio più economico che mi sento di consigliare è eDreams. Sicuramente troverete anche qualche sconto una volta iscritti.
Vi è inoltre da aggiungere che il nostro itinerario prevede svariati chilometri quotidiani pedonali: abbiamo cercato di prenderne nota, ma in linea di massima ogni giorno abbiamo percorso una media di 10 km, con un picco di 15/20 km.
Per quanto concerne la scelta dei luoghi da visitare ed i relativi monumenti, mi sono lasciata consigliare da alcuni amici pugliesi per quanto concerne le località, mentre per i monumenti ho consultato il sito www.infopointbari.com ove è possibile selezionare per ogni città dei punti di interesse, con relativa ubicazione esatta su dove trovarli. Spulciando, potrete trovare sicuramente quel che più è di vostro interesse.
La mia scelta è ricaduta molto sull'epoca medievale, con i suoi relativi castelli, ma la Puglia è una terra tutta da scoprire in lungo ed in largo.
Se avete possibilità, quel che vi consiglio è quello di visitare questa bellissima terra a bordo di un auto o un camper, di cittadina in cittadina.
Ma ora, inizia il nostro viaggio.
La Metro è affollatissima come non mai. L'appuntamento con Daniela è alle ore 7:30 davanti la libreria della stazione Termini, al primo piano.
Il nostro amato WOK -di cui vi abbiamo tanto parlato su questo blog- è chiuso per ristrutturazione, così siamo costrette a ripiegare sul McDonalds per fare colazione.
Due cornetti e due cappuccini ci costano 3,40 Euro. Daniela, forse ancora in preda al sonno, cerca di rovesciarmene addosso uno, ricordando il famoso aperitivo al Rione Monti.
Il treno parte in orario dal binario 20. A bordo facciamo un tattico cambio di posto: la carrozza non ha esattamente le fattezze di quelle della prenotazione online. Una gentile coppia, forse anch'essa buggerata dal sistema di prenotazione, fa cambio di posto con noi, così che io e Daniela possiamo viaggiare vicine per queste lunghe 6 ore che ci separano dalla nostra meta.
Come mio solito, viaggio con l'ennesimo Messaggero di Dio, ovvero con una arzilla suora di 88 anni in viaggio verso il suo convento nella provincia di Napoli. La suora ci chiede quale sia la nostra destinazione e ci mette subito all'erta sui dialetti della Puglia, in special modo su quello foggiano che è davvero incomprensibile. Seppur abbia una particolare propensione per le lingue ed abbia diversi amici pugliesi che si divertono ogni tanto a scherzare con le loro esternazioni tipiche, posso assicurarvi che è vero: il dialetto -di qualsiasi lingua- è davvero qualcosa di molto difficile da capire.
Qualche posto più avanti è invece seduto un bambino che guarda i cartoni animali su di un tablet. Da quel che riesco ad udire sembra si tratti della famigerata e temutissima Peppa Pig a tutto volume, che i bambini in tenera età tanto adorano, ma i suoni sembrano essere quelli della versione inglese o giapponese.
Daniela inizia ad avere i primi sintomi di un serial killer scandinavo, mentre siamo ancora a Frosinone.
Il viaggio è decisamente molto lungo.
Durante una delle fermate del treno salgono tre poliziotti. Per lo meno il nostro viaggio è controllato.
Nel frattempo dalla mia penna -e dalla mia noia- nasce Pigu, la mascotte del nostro viaggio, un mix tra un pinguino ed un gufo.
Alle ore 11.30 i nostri vicini di posto iniziano a mangiare. Da destra proviene un profumino pazzesco di salame, mentre cerco di coccolare e placare il mio pancino, non solo per i morsi improvvisi di fame.
Il fastidioso palloncino rosso è giunto puntuale come un orologio svizzero.
Daniela è immersa nella lettura del suo e-reader per dimenticare l'aria condizionata che le ha ormai congelato l'orecchio sinistro. Per ripararsi dal gelo improvviso si abbarda come può con il mio giacchettino di pura lana azzurro, un giacchetto che è appartenuto a mia mamma da giovincella e che le ho "rubato" non appena ho potuto.
Alla fermata Irpinia sale con nostra grande sorpresa un gattino nel suo trasportino. Piccolo e tigrato, mi ricorda il mio primissimo gatto Max. In questo momento non riesco a non pensare a Chanel -la mia gatta bianca- pensando a tutti i guai che quella peste farà durante la mia assenza.
Soltanto circa tre ore dopo arriviamo finalmente alla stazione di Bari Centrale.
Navigatore alla mano, raggiungiamo sotto un sole battente l'hotel Campus.
Ci guardiamo intorno. C'è moltissimo sole, un ponticello da attraversare e delle scale. Qualche chilometro da percorrere. Il navigatore Nokia di cui è dotato il mio Lumia indica 1,9 km da percorrere. Tutto rigorosamente a piedi.
Con grande forza e coraggio, trasciniamo i nostri trolley sotto la calura del primo pomeriggio barese.
Lungo il percorso naturalmente adocchiamo locali, negozi e punti interessanti che possono tornarci utili. Come le farmacie, dove Daniela cerca dei colliri.
L'Hotel Campus si trova all'interno della cittadella universitaria. Affianco a noi ci sono l'università -il Politecnico di Bari- delle scuole secondarie, delle scuole dell'obbligo e anche l'Accademia delle Belle Arti.
Su di alcuni muri lungo la strada che conduce all'hotel vi sono inoltre numerosi murales.
L'Hotel ci fa un'ottima impressione. 3 Stelle, ristorante, caffetteria, ascensore. Noi siamo nella stanza 409 al quarto piano.
La stanza è ampia, con due letti, delle tende rosa, un bel balconcino ed un bagno spazioso. Un vero lusso per quanto paghiamo. Soltanto 50 Euro a notte.
Come prima cosa quindi inauguriamo la doccia.
Finalmente possiamo toglierci di dosso il sudore e rinascere come delle sirenette.
E' giunto il momento di tornare in città e seguire il fitto itinerario che ci attende. La prima tappa è il Castello Svevo, che si trova proprio sul lungomare di Bari. Il costo d'ingresso del castello è di 3,00 Euro.
Durante il nostro peregrinare verso il Castello Svevo, ci fermiamo a bere un tea freddo presso la caffetteria siciliana "I Tesori di Sicilia". Curiose come delle scimmie assetate, entriamo per rigenerarci e raccogliere le idee per proseguire il nostro tour.
Le sue mura sono riconoscibili sin da lontano. Il castello appare molto grande e bello, imponente tra le sue mura ed il fossato che lo circonda. Alcuni gattini fanno capolino tra i ciottoli all'interno dei cortili.
Le altissime torri del Castello Svevo ti fanno girare letteralmente la testa. Il fossato all'esterno evidenzia la sua linea difensiva. Entriamo nel cortile dove troviamo un altare che assomiglia ad un'opera d'arte concettuale.
Nei sotterranei è possibile visitare delle mostre contenenti reperti archeologici risalenti all'epoca della costruzione del castello, mentre salendo in alto al piano superiore, dalla scalinata che irrompe nel cortile, gli ampi saloni ospitano delle mostre fotografiche di arte contemporanea.
Non possiamo soffermarci a lungo poichè il nostro tempo è alquanto limitato. Se non vogliamo correre il rischio di trovare il portone chiuso, dobbiamo subito arrivare presso la Basilica di San Nicola, il protettore della città di Bari.
Per arrivarci, passiamo davanti ad un altra grandissima chiesa, dove però non riusciamo ad entrare per mancanza di tempo. Come se non bastasse, ci perdiamo per i vicoletti della vecchia città di Bari, o come meglio definita la Bari Vecchia, ricca di botteghe, localini tipici, bar e case comuni con le porte aperte ma protette da strati di tende impenetrabili.
Ad ogni angolo sorgono edicole dedicate alla Madonna ed ai Santi, mentre gli archi ed i vicoletti si perdono in chissà quali strade ove non osiamo addentrarci.
Durante il nostro percorso tentiamo di ascoltare i discorsi di alcune persone intente a parlare in un dialetto a noi incomprensibile. Non sappiamo quindi se l'argomento principale siamo noi -le turiste che si addentrano nella Bari Vecchia- oppure se beatamente pensano ai fatti loro.
Dietro a delle altissime mura, attraversando un arco, giungiamo finalmente presso la Basilica di San Nicola.
All'ingresso della chiesa vi è la statua del Santo, dove accendiamo anche una candela, per poi proseguire verso la cripta del Santo, ove però non abbiamo modo di esplorarla per bene in quanto vi sono riunite moltissime persone intente a recitare il rosario.
Dopo qualche scatto usciamo per visitare la mostra allestita nel palazzo di fronte alla Basilica, dove gentilmente ci fanno entrare anche se leggermente fuori orari.
Alle spalle della Basilica di San Nicola c'è il mare. Ammaliate, decidiamo di raggiungerlo, ritrovandoci quindi sul Lungomare di Bari. Proprio sul lungomare vi è anche un cuoco di strada intento a preparare le sue prelibatezze, ma non riusciamo a capire cosa stia cucinando. Il nostro prossimo obbiettivo è il Fortino, che però non riusciamo subito a trovare.
Soltanto più tardi, dopo esser salite su di una rampa di scale, capiamo di starci camminando sopra. In pratica, il fortino è composto dalle vecchie mura di cinta della città, ove sopra vi sono stati costruiti dei palazzi e più recentemente qualche locale e dei bed&breakfast.
Naturalmente anche qui le persone se ne stanno beatamente sedute sull'uscio della porta di casa o dietro le tende. C'è una strana atmosfera in giro. O forse siamo semplicemente noi ad invadere spazi di uso comune soltanto dei baresi.
Proseguendo lungo le tortuose mura del fortino, raggiungiamo il porto e la piazzetta della Bari moderna.
Non volendo, imbocchiamo inoltre Corso Cavour, la via per eccellenza dello shopping barese, dove vi sono molti negozi e locali IN. Soltanto più tardi capiremo che il corso principale ci avrebbe condotto fino al nostro hotel, o quasi.
Durante tutto il nostro girovagare non riusciamo a trovare delle cartoline. Stupite, non ci resta che rassegnarci il primo giorno.
Soltanto qualche chilometro dopo, dove finiscono le vetrine dello shopping ed inizia la tanto temuta sopraelevata, ci rendiamo conto di essere vicine alla stazione centrale.
Prima di tornare in hotel facciamo tappa al supermercato per prendere alcune bottiglie d'acqua per la notte.
Per la cena decidiamo di fermarci al primo punto ristoro che abbiamo notato durante il nostro cammino, ovvero il fast food greco Kalispera. Lo ammetto, niente di tipico al momento, ma possiamo accontentarci dopo una giornata così faticosa e con sempre il sole addosso.
La cena trascorre piacevolmente tra una moussakà e delle patatine fritte.
Non vedo l'ora di riabbracciare il letto ed il Signor Morfeo per ricaricare le energie ed affrontare un nuovo viaggio verso una nuova tappa nella splendida terra di Puglia.
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