Magazine Cucina
Bari-Andria http://www.ferrovienordbarese.it/home - Durata del viaggio circa 50 minuti
Posti da visitare ad Andria:
Castel del Monte, costo 5 Euro, chiusura biglietteria ore 19:15.
Zone ristoro, pic nic, camper e giochi per bambini a circa 900 mt. dal castello con trasporto navetta
(€. 1,00 a corsa )
http://www.casteldelmonte.beniculturali.it/
Posti da visitare a Barletta:
- Basilica Del Santo Sepolcro, in Corso Garibaldi
- Castello, in Piazza Castello, costo 4 Euro
- Colosso, o meglio Eraclio, in Corso Vittorio Emanuele
La nottata in hotel trascorre purtroppo insonne a causa delle zanzare.
Nonostante tutto, Daniela è in piedi per fortuna. Forse non lo sapete ma Daniela necessita di dormire molte ore, soprattutto la notte, per poter al meglio affrontare la giornata. Avevo timore che il mio itinerario fosse compromesso a causa delle zanzare. Ma avremmo posto rimedio anche a loro, al nostro ritorno.
E' comunque tardi e dobbiamo correre verso la stazione -letteralmente- per prendere il treno per Andria.
La nostra tappa ci conduce verso il suggestivo Castel Del Monte, costruito durante il regno di Federico II di Svevia.
Dalla stazione di Bari Centrale, si spostiamo verso la piccola stazioncina adiacente per prendere il treno delle Ferrovie del Nord Barese in direzione Barletta Centrale. Il costo di questo viaggio è di 3,90 Euro a persona.
Il nostro treno è fresco, quasi deserto.
Durante il nostro viaggio attraversiamo una distesa di uliveti. La Puglia è famosa per il suo olio. Dopo circa 50 minuti arriviamo alla stazione di Andria, dove scendiamo. Cogliamo l'occasione di far colazione presso il primo bar che ci salta all'occhio, alla sinistra della stazione. Una scelta quanto meno fortunata, vista l'abbondanza dei cornetti e sei gustosi cappuccini. Purtroppo però ne ho dimenticato di annotarne il nome, ma le fotografie sapranno senz'altro rendergli giustizia.
Con la pancia piena, forse vi aspetterete di trovare informazioni o una biglietteria per recarvi a Castel Del Monte. Beh vi sbagliate di grosso. Ma con lo stomaco pieno non andrete di certo in panico.
Seppur vi sia un punto Informa Giovani proprio sulla piazzetta antistante la stazione, non è di facile individuazione non appena scendete dal treno.
Forse lo vedrete al ritorno. Ad ogni modo, per trovarlo, posizionatevi con la stazione alle spalle e guardate a sinistra. Sotto i portici troverete una targa. Il personale del centro Informa Giovani è molto cordiale e gentile. Chiedete quindi materiale cartaceo se vi occorre per girare ad Andria.
Ma dove comprare i biglietti e come arrivare a Castel Del Monte?
Uscendo dalla stazione, sempre con la stessa alle spalle, andate verso destra, imboccando il corso principale ove troverete sul lato sinistro una tabaccheria -dopo circa 300 metri- dove acquistare i biglietti per l'autobus che vi condurrà a Castel Del Monte.
Naturalmente prendete i biglietti sia per l'andata che per il ritorno. Non credo li troverete altrove, ma se volete rischiare di andare a piedi per svariati chilometri, fate pure. E' un percorso indicato per coloro che vogliono fare attività fisica e magari perdere anche qualche chilo di troppo.
Il costo di questi biglietti è di 0,55 cent a tratta. Una volta acquistati i biglietti tornate indietro verso la stazione, questa volta senza attraversare la strada.
Di fronte al monumento dedicato ai Bersaglieri vi è la fermata del bus numero 6 che vi condurrà al castello.
Chiedete comunque agli autisti se avete qualche dubbio.
Il nostro bus dovrebbe passare ufficialmente alle ore 11.30, ma di fatto l'autobus arriva alle ore 11.45, ma non scapicollatevi se lo vedete transitare dall'altra parte della strada, sullo spiazzale della stazione: farà il giro e verrà a prendervi alla fermata, diretti finalmente verso il Castello.
Per arrivare al castello ci vuole circa mezz'ora e la strada, come scritto poco sopra, è davvero lunga.
Castel Del Monte è un castello a pianta ottagonale e per questo unico nel suo genere. E' arroccato su di un monte con una vista spettacolare. Ottima veduta per controllare i nemici di Federico II di Svevia.
Arrivati finalmente a destinazione, dopo un ciclo tortuoso di curve, vi troverete anche un ristorante e un bar.
Il ristorante ha dei costi un pochino elevati per un viaggio low cost come il nostro, ma tutto sommato utile e comodo per coloro che invece vogliono godersi al massimo l'atmosfera circostante.
Tutto intorno al castello vi è una pineta e dei muretti formati da mattoni in roccia.
Durante il nostro breve peregrinare non abbiamo avvistato panchine o aree relax all'esterno.
Prima di arrivare alle porte di ingresso del Castello potete affittare una guida che vi condurrà all'interno dello stesso illustrandovi la storia del castello. All'interno del castello vi è invece la biglietteria. Il costo del biglietto è di 5,00 Euro, mentre per i minori di 18 e gli over 65 vi sono delle riduzioni.
L'interno del castello è molto fresco, in contrapposizione alla forte calura dell'interno.
La visita si effettua in principio dal cortile, dove al centro potreste posizionarvi, chiudendo gli occhi ed esprimendo un desiderio. Forse riuscirete anche a sentire le sensazioni della lontana epoca in cui è stato eretto.
Salendo al primo piano per una scala a chiocciola di marmo e pietra, si giunge nelle stanze dove un tempo vi dimorava Federico II. Vi sono dei comodi sedili in pietra mentre dalle finestre più alte si può ammirare il panorama circostante.
Al primo piano vi è anche la sala da bagno, con angolo toilette e vasca circolare annessa. Un sistema davvero ingegnoso per l'epoca.
Girando ancora in circolo, si notano altre sale ove vi sono le tracce di vecchi camini. Si ridiscende per un'altra scala a chiocciola per tornare di nuovo verso il cortile ed uscire dal Castello.
Per tornare ad Andria e raggiungere la stazione dovrete aspettare il solito bus numero 6.
La prima corsa utile per noi è alle ore 15. Le successive sono alle ore 16.10 e alle ore 19.00. Ad ogni modo, informatevi sempre presso l'autista per accertarvi degli orari che potrebbe subire delle variazioni.
Cosa fare dunque nel frattempo? Noi abbiamo finito la nostra visita intorno alle 13 e non avevamo molto da fare.
Qualche suggerimento? Sedetevi quindi all'ombra, ascoltate il frastuono delle cicale, date da mangiare a un dolcissimo cagnone nero, andate in bagno.
Qui suggeriamo cautela.
I bagni sono gratuiti e puliti, provvisti di carta igenica. Ma se per caso vi lasciasse sfuggire ad alta voce che vi lavereste solo le mani, l'addetto vi redarguirà intimandovi di non usare la carta igenica per asciugarvele.
Nel mentre aspettiamo di lasciare il Castello, come principesse intrappolate nella torre più alta, giunge una novella sposa con mini corteo al seguito. D'altronde Castel Del Monte è una bella location per i matrimoni. Le auto sin al castello sono bandite: vi possono accedere soltanto i bus e le navette. Lasciate dunque ogni speranza voi che sostate appiedate. Prima delle ore 15 non lascerete questo luogo. Federico II vi farà compagnia ancora per un pò.
In un chioschetto in legno, curato dall'associazione locale per il turismo, troviamo le primissime cartoline e non esitiamo un solo istante per acquistarne qualcuna, prima di tornare verso la città.
Alle ore 15 arriva finalmente il nostro bus. Siamo pronte a lasciare il castello per dirigerci verso Barletta.
In questo tragitto scopriamo dove sono dirette le varie navette che puntualmente ogni 15 minuti si affacciavano sullo spiazzale adiacente il castello per portare i turisti e delle quali purtroppo non abbiamo potuto mai usufruire. Le navette conducono presso una bella area attrezzata con parcheggi, aree ristoro, area camper ed area pic nic.
Il nostro bus impiega circa 30 minuti per arrivare alla stazione di Andria. Da lì prendiamo subito la coincidenza per andare a Barletta. Il costo del biglietto del treno per questa tratta è di 1,10 Euro.
In circa 10 minuti siamo nella cittadina di Barletta, scendendo alla stazione di Barletta Centrale.
Barletta è una piccola cittadina situata anch'essa sul mare. Daniela si fionda sul primo bar a vista, nella piazzetta della stazione, per un breve spuntino.
Una delle norme essenziali per non spendere uno sproposito e trovare sempre qualcosa di buono e caratteristico è proprio quello di non fermarsi alla prima oasi avvistata, ma Daniela non può resistere e per una emergenza rompe questa regola.
Superata l'emergenza, proseguiamo il nostro percorso recandoci verso la Chiesa del Santo Sepolcro, che purtroppo troviamo chiusa al nostro arrivo. La buona notizia è che di fronte vi troneggia il famigerato Colosso di Eraclio, completando così un altro punto del nostro itinerario.
Proseguiamo con le indicazioni stradali verso il centro storico della città. Troviamo lungo il percorso un punto informazioni turistiche, ma è chiuso anch'esso. Così come lo sono i negozi che incontriamo. Qui la vita ha inizio soltanto dopo le ore 17, quando l'aria comincia ad essere più fresca.
Entiamo nella prima Cattedrale che troviamo aperta e da sotto il suo portico ci dirigiamo verso il Castello Svevo di Barletta.ù
Anche questo castello è molto squadrato, simile al castello Svevo di Bari, con un bel fossato che affaccia quasi sul mare. Questa volta però decidiamo di non visitarlo al suo interno, anche perchè il nostro treno per Bari ci attendeva di lì a poco.
Quello che abbiamo notato fino ad ora è che in giro ci sono poche fontane pubbliche (mentre a Roma i "nasoni" sono numerosissimi) ma in compenso abbiamo sempre avvistato dei pulitissimi bagni pubblici dei quali abbiamo usufruito ogni volta.
Una volta in treno, questa volta con Trenitalia, raggiungiamo Bari, in circa 40 minuti. Il costo di questo viaggio è di 3,90 Euro.
Alla ricerca della biglietteria delle Ferrovie Del Sud Est, sita sempre all'interno della Stazione Centrale, ma nella parte posteriore rispetto all'ingresso principale, facciamo una scoperta stupefacente che cambierà il nostro consueto tragitto, rendendolo più gradevolo. Grazie al sottopassaggio scopriamo così un altro ingresso della stazione Centrale, così da evitare il terrificante ponticello di ferro, unico punto di accesso fin'ora a noi conosciuto per raggiungere la stazione.
Con l'occasione compriamo anche i biglietti per la tappa successiva al nostro itinerario, ovvero Alberobello.
Biglietti alla mano, ci dirigiamo verso il nostro hotel per i consueti 2 km, facendo di nuovo tappa al supermercato per prendere dell'acqua.
Non vi è tempo per riposare, sono quasi le ore 20 e la serata ci attende. Una doccia e siamo di nuovo in strada, pronte a cercare un bel locale dove cenare.
Usciamo quindi per mangiare qualcosina dopo aver digiunato -o quasi- nell'arco della giornata.
Prima di addentrarci tra le vie principali della movida di Bari decidiamo di passare in stazione per capire quale autobus prendere per rientrare in hotel. Dei gentilissimi autisti ci comunicano che il bus numero 21 in partenza dal piazzale della stazione centrale ci avrebbe condotto proprio presso la Cittadella Universitaria (anche se alcuni non ne conoscevano l'esistenza) indicandoci inoltre che l'ultima corsa utile è in partenza alle ore 23.
Accettabile, per i nostri programmi.
Torniamo sollevate ed affamate sulla via dello Shopping, ovvero Corso Cavour, dove però non notiamo localini caratteristici e anzi, notiamo soltanto le serrande abbassate dei negozi chiusi. Sono le 21 passate e non abbiamo tanto tempo per vedere cosa ci sia intorno in tutti quelle strade parallele che conducono o verso il mare o verso la stazione. Non abbiamo idea di quel che potremmo trovare. Così decido di utilizzare il mio fidato Lumia e l'applicazione Nokia City Lens per vedere quali siano i locali intorno a noi.
A 69 metri da noi mi viene segnalata l'Osteria Vassallo, proprio affianco al Teatro Petruzzelli. Essendo un punto di riferimento alquanto grande e già avvistato nel pomeriggio, raggiungiamo velocemente la nostra meta. Fuori però non vi è un listino esposto per farci un'idea dei prezzi. Decidiamo di entrare lo stesso: quanto volete che costi una pizza?
Il locale è molto carino, con alcuni elementi caratteristici in arte povera. Il menù è già tra le nostre mani, così da verificarne subito i costi: accettabilissimi!
Questa volta ci è andata bene.
Ordiniamo dunque una Poliposa, ovvero una insalata di Polpo, una insalata Rugantino, una pizza Ciccioaterra -una pizza bianca con origano, olio e pomodorini- e una pizza bufalina.
Il tutto arriva alquanto velocemente. La mia insalatona è quasi prevalentemente di polpo, accompagnata con delle fettine di pomodoro. Anche l'insalata Rugantino di Daniela è abbondante. Anzi, direi troppo. Questo è un altro errore: mai prendere una pizza con l'insalatona ricca.
Difatti Daniela ha dovuto lasciare uno spicchio di pizza bufalina riccamente guarnita a malincuore. Un vero sacrilegio!
Piuttosto velocemente cerchiamo di finire la nostra cena, onde evitare di perdere l'autobus.
Paghiamo e ci dirigiamo verso la fermata del bus avvistata in Corso Cavour. Quello più vicino a noi, il numero 35 -un'altra linea che transita vicino la cittadella universitaria- sarebbe passato soltanto un'ora più tardi! Così decidiamo di tornare a prendere il numero 21 al capolinea della stazione centrale.
Camminando a più non posso, ci accorgiamo che abbiamo ancora del tempo per fare un'ultima tappa. La mia meta è la yogurteria YoGo, dove prendo uno squisito frozen yogurt al melone.
Attendiamo sul piazzale dei capolinea dei bus le ore 23 per prendere il bus 21 e tornare finalemente in hotel, per riposarci e ricaricare le energie per la tappa dell'indomani.
Questa sera a proteggerci dalle zanzare c'è Autan Tropical, che vi dico già, ci ha finalmente permesso di dormire e riposarci a dovere!
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