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Viaggio in Turchia 01 (di Smilla)

Creato il 23 settembre 2012 da Istanbulavrupa

Viaggio in Turchia 01 (di Smilla)Esco da un internet caffe’, sono le nove di sera ed il tipo, al quale pago due lire turche mi sorride, come spesso accade. Mi spiega poi come torno a casa, beh casa si fa per dire, ma al momento e’ la mia casa. Dopo pochi passi riconosco il mio supermercato, sono stata gıa’ li tre volte. Le cassiere sono quelle di sempre. Chiedo loro se posso entrare, e’ un po’ tardino. Loro parlano in turco io cerco di farmi capire in qualche modo.

Entro. Mi sento chiamare: Hiiiiiiii’ Oddio, ho capito male, mi dico, quindi mi accingo ad uscire. Assolutamnte no, mi bloccano e dicendo solo sister, beautiful e yes mi fanno capire che sono sorelle. Mi fa piacere, mi dico. Mi avvio all’uscita. Mi richiamano: Hi! Hi!

Oddio, e adesso che vogliono?? Vogliono che io dica loro DOVE si somigliano.

Non so come ho fatto a capire ma e’ quello che vogliono. E’ chiaro che non hanno nessuna somiglianza, ma sono in attesa. E adesso cosa m’invento? Dico che si somigliano nel sorriso. Sono un po’ deluse, ma tutto sommato si accontentano.

Poi la piu’ carina, la biondina, vuole ovviamente sapere chi e’ la piu bella. Le guardo e decisamente una e’ un pochino bruttina. Ma non posso dirlo. La biondina e’ profondamente delusa e me la fara’ pagare.

Allora questo supermercato e’ aperto, mi dico ancora. Mi riavvio verso le corsie, ma la biondina esce dalla cassa e mi dice, prendendo il mio ciondolo in mano, che e’ molto beautiful. Oddio, penso adesso in questo supermercato deserto me lo frega. Bene, ringrazio. Cerco le corsie, ma lei non mi molla, mi mette le mani nei capelli (sono orrıbılmente legati a coda di cavallo) e ripete beautiful.

İ casi sono tre: si e’ fumata il cervello, e’ una lesbicona o e’ un uomo vestito da donna.

İncomincio a sentirmi a disagio, mi avvio alle corsie ma lei mi segue spingendomi al banco della frutta. Le banane le ho gia’ comprate ieri. E adesso che faccio? Mi si avvicina molto, ho quasi paura. Di una ragazza???

Vedo, da lontano, entrare due uomini. Li guardo con aria implorante, quasi disperata. Ma loro rispondono al mio sguardo in modo serio, quasi stizzito.

La biondina e’ sempre li’. Finalmente entra un altro turco che chiede qualcosa alla presunta sorella alla cassa che chiama la biondina che e’ costretta a mollarmi per aiutare il turco che e’ la mia salvezza.

Mi sento una liberata. Corro a comprare un terzo di quello che mi serve ed fuggo dal maledetto supermercato. E’ buio e nessuno mi segue. Per fortuna.


Filed under: Turchia

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