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Viaggio in Turchia 02 (di Smilla)

Creato il 26 settembre 2012 da Istanbulavrupa

Viaggio in Turchia 02 (di Smilla)Sono di fronte all’alberghetto dove partira’ il pullman che in quattro ore mi portera’ a Selğuk. Mi siedo su un gradino e mi godo la fauna umana. İl tipo dell’alberghetto (lo avevo incontrato alle cinque della mattina due giorni prima dopo una notte ın pullman di dieci ore e morta di stanchezza e forse pure lui dopo un turno di notte alla reception, insomma non ci eravamo piaciuti per niente, entrambi antipatici). Lo guardo, sembra ora rifiorito. İo sono seduta accanto ad una coppia statunitense, lui incomincia la sua performance. Incomincia ad abbracciare lentamente una colonna e ci spinge contro l’addome un po’ voluminoso, ci si strofina in maniera falsamente sensuale, poi, rivolto a noi ci chiede se sappiamo perche’ fa ‘le carezze’ alla colonna. Si risponde da solo dicendo che adora ıl fresco. La colonna e’ molto fresca dice. Non e’ finita. Subito dopo si avvicina una gruppo famigliare di russi che hanno l’aria di abitare in questa cittadina. La madre arriva trafelata con un bimbetto di soli qualche mese in braccio. Arriva anche la nonna con un biberon in mano e cerca di aiutare la madre agitata, nel frattempo arriva piangendo un altro bimbo di circa cinque anni. Zac, il tipo dell’albergo prende in mano il bebe’ e se lo coccola, gli bacia i piedini,il viso (???) il collo, neanche fosse stato la sua ragazza, la madre ha altro da fare, la nonna lo guarda trafelata, ma lui continua a spupazzarsi e baciare il bambino, credo sia andato avanti per dieci minuti. La nonna, abdica e gli da’ addirittura il biberon. Alla fine, quando arriva il pullman la madre si riprende il bebe’ e lui, sempre rivolto a noi, ci dice che non ha ancora figli e neanche una ragazza. E’ chiaro che vuole stupire, ma cerca di consolarsi a suo modo.

Salgo sul pullman e l’autista, con un bel pancione, camicia inamidata e due anelloni alla mano destra, si mette una cravatta davanti a noi molto lentamente, io per fortuna sono dietro a lui e l’osservo attentamente. Poi si spruzza una marea di profumo, sul collo, le braccia, l’addome, (questa e’ una cosa che ripetera’ piu’ volte alle fermate) . Si guarda intorno e da una specie di cassetto tira fuori del lucido e una spazzola. Si lucida per bene le scarpe, infine si passa una dose industriale di disinfettante/sapone sulle mani. Anche questo sara’ una azione ripetuta ed alla seconda volta, accortosi che l’osservo, me ne dara’ una dose abbondante anche a me. Che bello. Passa una ragazza con tacchi altissimi, non ci gıuro, ma sembra turca, le fischia dietro gridando qualcosa, lei sorride, finalmente si parte e per quattro ore non smettera’ un solo attimo di chiacchierare con un altro tipo con camicia bianca che non so chi sia.


Filed under: Turchia

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