Il ricordo di questo viaggio mi è particolarmente caro.
E’ stato proprio questo il primo viaggio fatto con la mia compagna di avventure. Ci siamo conosciute in Marocco e lei mi ha invitato a partire zaino in spalla in oriente. Perché no? Anche se ci conoscevamo a malapena…che rischio di rovinarci la vacanza!! Ma alla fine è andato tutto bene fortunatamente, 21 giorni di fatica, ma un’esperienza unica.
Sbirciando tra i voli e le offerte riuscimmo a prenotare un volo diretto su Kuala Lumpur della Malesya Airlines. Non è stato super economico, ma alla fine sul posto progettavamo di risparmiare così tanto che ci siamo permesse il lusso di prendere un volo comodo e un pò più costoso che non ci facesse perdere tempo. Per chi vuole provare a risparmiare può cercare un volo con scalo, io persi un mese a fare incroci di rotte e trovai un bel pò di alternative.
Volo notturno e arrivo a Kuala Lumpur alle 7 del mattino.
Dato che avevamo deciso inizialmente di partire da Singapore risalire lungo la penisola fino a Kuala per riprendere la lì il volo per l’Italia, ma i costi eccessivi ci avevano portato a fare andata e ritorno sulla capitale malese, decidemmo di recuperare spostandoci subito a Singapore…e per risparmiare sui costi, optammo per il treno notturno che partiva quella sera e che da Kuala Lumpur portva direttamente a Singapore.
Una dritta: in Malesia le ferrovie funzionano in modo spettacolare, sono usatissime anche in notturna dai locali per spostarsi per lavoro da una città all’altra, e soprattutto hanno un sito internet consultabile anche dall’Italia senza problemi. Tutti gli orari che avevamo deciso erano disponibili e dall’Italia ci era stato possibile vedere anche i posti disponibili (poltrone, cuccette e via dicendo).
Appena arrivate prenotammo subito il treno per la sera e anche la tratta da Singapore per rientrare in Malesia 3 giorni dopo.
Espletata la burocrazia, fatta un pò di “toletta” nei bagni ultra puliti dell’aeroporto di Kuala Lumpur e lasciati gli zaini al deposito bagagli, ci rimaneva un giorno intero per iniziare ad esplorare qualche quartiere della città, dove comunque saremmo tornate per 2 giorni a fine viaggio.
Il primo impatto con la Malesia non è stato spettacolare. Il tempo non ci ha aiutato di certo: afa, umidità al 90% che praticamente rendeva i vestiti perennemente bagnati, scrosci improvvisi di pioggia che rendevano le strade dei fiumi in piena.
Insomma bisognava girare con maglie di ricambio nello zaino per evitare di essere bagnate tutto il giorno. A metà mattinata il tempo finalmente tornò clemente e si partì per un’escursione alle Batu Caves.
Le Batu Caves sono delle grotte calcaree che ospitano un centro religioso importantissimo dell’induismo. Ogni giorno c’è un vero e proprio pellegrinaggio da mattina a sera.
Avendo lavorato in agenzia di viaggi vi posso dire che attraverso i tour operator il costo di un’escursione di questo tipo è 10 volte più alto che andare da soli…anzi diciamo anche qualcosa di più. In realtà basta prendere o il treno, ed il biglietto andata e ritorno costa circa 3 ringit, oppure un bus….anche più economico, un pò più lento, ma che vi permette di fare un tour praticamente per un sacco di zone periferiche e fuori Kuala Lumpur.
Da sotto è bello guardare la lunga scalinata anticipata dall’enorme statua della divinità hindu e in cima l’ingresso delle grotte. Simpatiche sono le scimmiette del tempio, ma un consiglio: non scattate foto troppo vicine a questi animaletti perchè potrebbero indispettirsi e farvi correre alla grande
.Kuala Lumpur ha perso molto del suo aspetto orientale, le strutture tremendamente moderne si affiancano a vecchie case a 2 piani mentre la città a distanza è dominata dalle Petronas. La metropolitana è modernissima e molte fermate escono all’interno di veri e propri centri commerciali.
Dopo la nostra prima giornata a Kuala Lumpur, con la prospettiva di approfondire la visita a fine viaggio, salimmo sul treno destinazione Singapore. La cabina comprata aveva anche la doccia…ci siamo risparmiate una camera d’albergo, ma almeno una doccia ci voleva!! Una bella dormita e pronte per Singapore.
Singapore sicuramente affascina, ma è praticamente una città occidentale, fatta di strade di negozi come Orchard Road, dove la sera ragazzi di ogni età si ritrovavano per locali e bar… oltre che per ammirare le facciate dei grandi hotel per ricconi, e le vetrine dei soliti marchi Vuitton, Armani, Chanel.
Bere una birra comprata dal carretto di un signore dalla faccia simpatica, sedute sulle scale dell’enorme ingresso di Chanel ci ha fatto vedere quanto in fondo Singapore non fosse poi così diversa da una qualsiasi capitale europea. Una città adattissima a chi vuole una tappa divertente prima di dirigersi verso il mare dell’Oceano Indiano.
Dei ragazzi che incontrammo infatti un paio di giorni dopo avrebbero preso la direzione delle Isole Perhentian, noi invece saremmo risalite in treno destinazione giungla del Taman Negara.
Singapore è immensa quindi studiate cosa vedere quando vi dirigete in questa città. E’ uno stato con 5 milioni di abitanti…quindi particolarmente affollato, anche se l’organizzazione delle aree verdi e di quelle abitate la rendono particolarmente vivibile, una sorta di città/giardino.
La città è divisa in distretti, il centro si trova al sud e corrisponde con i distretti della già nominata Orchard Road (la zona dei centri commerciali e dello shopping), Riverside (la zona coloniale dove si concentrano musei, teatri, bar…insomma la vita culturale), Marina Bay (altro simbolo della modernità di Singapore) e la zona dei grattacieli di Shenton (che formano il Central Business District).
Meta turistica amatissima è la Chinatown di Singapore. Si sta sviluppando invece una sorta di paradiso alberghiero anche sull’isola di Sentosa. Lì potete arrivare via traghetto, ma anche in bus….che comunque è anche più economico (il terminal dei bus è praticamente affiancato alle partenze dei traghetti e sono molto frequenti).
Se siete in giro per Singapore troverete un bel pò d ristoranti e fastfood, ma la cosa più carina da provare sono i banchi all’aperto. Spesso si raggruppano sotto tettoie o porticati file di carretti….un pò come i nostri paninari, ma lì potete provare delle zuppe niente male. La più comune prevede un brodino che ti mettono in una ciotola poi decidi i “pezzi” da mettere all’interno: spaghetti di soia, o involtini….che sembrano quelli che conosciamo come involtini primavera, o tanti altri tipi di pasta o fagottini ripieni. Si paga a secondo dei pezzi che si prendono. Non mi fidavo della pulizia, ma mi è piaciuto tantissimo…soprattutto cercare di capire una signora che tentava in ogni modo di farmi capire come si sarebbe dovuta mangiare quella roba. Naturalmente ho evitato gli spaghetti….che senza forchetta non erano facilmente mangiabili ma ho fatto un piattone di tutto il resto per provare tutto e devo dire che senza fare troppo gli schizzinosi era tutto buonissimo.
Finito il nostro soggiorno non ci rimaneva che riprendere il treno in direzione centro Malesia, naturalmente treno notturno….sempre affollatissimo. Fate attenzione a Seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria di Singapore, perchè in alcune guide o cartine è ancora segnalata la vecchia stazione ferroviaria e non quella nuova
Nell’attesa abbiamo potuto sbirciare anche l’Orient Express, il famosissimo treno di lusso che percorre tutto l’oriente. Purtroppo i simpaticissimi controllori non mi hanno permesso fotografie… chissà poi perchè!!
Non ci rimaneva che attendere il treno e rientrare in Malesia……continua…alla prossima puntata
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