Viaggio nella Storia, Mandas e Isili
con Alessandra Saba e Umberto Oppus
Si è svolto Domenica 22 Maggio a Mandas e Isili l’11° appuntamento con la rassegna culturale “Viaggio nella Storia” organizzata da Pierluigi Montalbano, in collaborazione con i docenti dell’Università di Cagliari, giunta alla terza edizione consecutiva.
La giornata è iniziata alle 10.30 con la D.ssa Alessandra Saba che ha illustrato la storia degli scavi nel territorio di Isili, con una nota di approfondimento sul Nuraghe Asusa, scavato recentemente dall’archeologa isilese. Oltre la relazione, la studiosa ha mostrato una serie di immagini del territorio di Isili, soffermandosi sul paesaggio e sulle caratteristiche statue menhir, una cinquantina, portate alla luce nell’ultimo ventennio.
Gli scavi hanno consentito solo una parziale ricostruzione degli avvenimenti dell’epoca a causa della frammentarietà dei manufatti, forse distrutti intenzionalmente durante le lotte fra clan rivali.
Al termine della relazione, prima del pranzo, il gruppo è stato accompagnato dal sindaco Umberto Oppus lungo le stradine in pietra del centro storico.
Durante la visita guidata al museo di Arte Sacra, il sindaco ha mostrato ai partecipanti gli argenti e i preziosi oggetti sacri conservati nella suggestiva sala rossa, un fiore all’occhiello nell’itinerario turistico mandarese. È stata poi la volta dell’ex convento, recentemente ristrutturato e dotato di una biblioteca e di un interessante archivio storico. La visita al bellissimo e panoramico chiostro ha concluso la mattinata.
Alle 13.00 l’agriturismo “Le Vigne Ducali”, immerso nei vigneti che danno il nome alla struttura, ha allestito un ricco pranzo realizzato con alimenti prodotti localmente.
Alle 16.30 il gruppo si è spostato a Isili dove la D.ssa Saba ha illustrato il maestoso Nuraghe Is Paras con le sue poderose mura e la tholos più alta in Sardegna, giudicata fra le più belle dell’isola.
Risalente al XV a.C., è realizzato in calcare e marna locale, con filari regolari orizzontali. Nel XIII a.C. è stata aggiunta una torre orientata a sud-est, attraverso un cortile a cielo aperto. Nel XII a.C. vengono costruite altre due torri, una orientata a nord-est e una a ovest, e viene eretto l’antemurale costituito da torri e cortine.
Nel percorso la studiosa ha mostrato le tecniche di restauro del sito e i vari rimaneggiamenti che in questi 3000 anni hanno visto l’intervento di punici, romani, bizantini fino ad arrivare ad epoche recenti nelle quali la possibilità di dominare il panorama a 360° è stata sfruttata per scopi di controllo del territorio.
Alle 18.00 la carovana ha raggiunto il Museo del rame e dei tessuti, ospitato all’interno dell’antico convento dei Padri Scolopi. La guida locale ha accompagnato il gruppo nei due piani della struttura, risalente al XVII secolo, il più importante edificio storico del paese.
Le belle cornici in calcare bianco locale delle finestre e dei grandi archi che si affacciano all’esterno, o che concludono i lunghi anditi voltati a botte, creano un contesto di grande suggestione. È l’unico museo del rame in Sardegna e racconta come nella bottega di un ramaio nascono oggetti luminosi e solari con funzioni d’uso con forte valenza estetica. La sezione del tessuto è stata una sorpresa.
30 splendidi arazzi realizzati con fili d’oro, d’argento, di rame, di lino e di lane, di rafie e di spaghi, colorati a mano con erbe ed essenze antiche, nati da una progettualità artistica che unisce gusto tradizionale, innovazione e altissimo livello tecnico.