Vibo Valentia, fermate 7 persone che, secondo gli inquirenti avrebbero agito tra il vibonese e Besana in Brianza (Monza e Brianza).
La scoperta viene fatta nell’ambito delle indagini sulla faida tra le famiglie di ‘ndrangheta di Stefanaconi e della frazione Piscopio di Vibo.
I sette, di cui tre gia’ detenuti, sono accusati di porto e detenzione di armi e possesso di segni distintivi contraffatti. Gli indagati avrebbero nascosto armi e segni delle forze di polizia utilizzate in azioni contro i rivali.
Si legge su CN24 che il provvedimento restrittivo – eseguito a Gericarne, Stefanaconi, Acquaro e Besana in Brianza nonché presso le case circondariali di Vibo Valentia e Locri e, Serra San Bruno parlerebbe di un articolata attività investigativa intrapresa dall’arma di Vibo nell’ambito della faida in atto nel territorio della provincia tra le famiglie di ‘ndrangheta diStefanaconi (cosca storica, di cui i destinatari dell’ordinanza sarebbero sodali) e nella frazione di Piscopio di Vibo Valentia (considerato il “gruppo emergente”) di cui tre persone sono state già arrestate “in flagranza di reato” dopo essere state trovate in possesso di armi e munizioni.
Secondo le fonti prova acquisite – affermano gli inquirenti – gli indagati avrebbero occultato e detenuto, per conto della consorteria d’appartenenza, armi, munizioni e segni distintivi delle forze di polizia poi utilizzati perazioni ritorsive contro i rivali.