C’è un giornalismo che cresce. Se il 2014 è stato l’anno della consacrazione il 2015 si presenta come l’anno dell’espansione per le teste di serie: Vice, BuzzFeed, Vox, Politico..
Ci sono start-up giornalistiche che prosperano, con testate che in pochi anni hanno conquistato finanziatori e lettori. Alcune, dopo il successo raccolto negli Usa, stanno iniziando ad esplorare anche altri mercati, Italia compresa, come fece a suo tempo l’Huffington Post.
Per il Corriere della Sera, ne parla un osservatore esperto come Alberto Bellotto (in Piazza Digitale, Corriere.it), con 4 casi significativi del nuovo corso del giornalismo.
Vice News
Vice Media, la società che gestisce Vice News, ha raggiunto un valore stimato di oltre 2,5 miliardi di dollari grazie a nuovi investimenti per oltre 500 milioni di dollari provenienti dalla Silicon Valley, superando di oltre il 25 per cento quello della New York Times Company. Attualmente occupa oltre 100 redattori in 35 uffici intorno al mondo.
Se nel 2012 Vice Media ricavava 175 milioni con un utile di 40, la maggior parte dei quali provenienti dal web, i ricavi dei primi sei mesi del 2014 hanno superato quelli di tutto il 2013. La società ha inoltre stimato di portare le entrate a circa 1 miliardo per il 2016.
Vox.com
Anche Vox.com, nata nel gennaio del 2014, ha raggiunto il valore stimato di 400 milioni di dollari dopo un investimento di circa 45 milioni. La nuova start-up editoriale lanciata da Vox Media sorpasserebbe di oltre 150 milioni la cifra pagata da Jeff Bezos per acquistare il Washington Post nel 2013.
Attualmente lo staff è composto da 20 dipendenti. Nel giro i 7 mesi Vox ha attirato nuovi investitori e nello specifico ha incassato 46 milioni di dollari dalla General Atlantic.
BuzzFeed
Nemmeno BuzzFeed è sfuggito al meccanismo. Un nuovo partner finanziario ha staccato un assegno di 50 milioni permettendo alla testata di raggiungere un valore di mercato molto elevato. Secondo una stima la testata varrebbe circa 850 milioni di dollari, valore molto più altro dei 200 milioni stimati nel 2013.
Attualmente la compagnia ha circa 700 dipendenti e uffici sparsi in almeno quattro contenti. BuzzFeed, per bocca del suo CEO Jonah Peretti, nel 2014 ha superato i 100 milioni di dollari di guadagni facendo segnare un più 66 per cento rispetto ai guadagni del 2013 e attirando un nuovo investimento di oltre 50 milioni da parte del fondo Andreessen Horowitz.
Politico
Diversa invece la strada di Politico. La testata concentrata sulla politica americana, lavorando sia sul fronte cartaceo che digitale, ha lentamente costruito la premessa per il lancio di una sua versione per il mercato europeo. Certo, sono valori di startup. Stime sul loro potenziale futuro, non valori attuali. Ma i numeri rendono la dimensione del fenomeno.
Nato nel 2007 grazie al lavoro di giornalisti usciti dal Washington Post, Politico sviluppa la sua attività in un ambiente crossmediale: carta stampata, tv e web. Attraverso un giornalismo di alta qualità ha creato un bacino di circa 7 milioni di lettori.
La distribuzione delle entrate del giornale è diviso tra l’advertising online (40%), le vendite del cartaceo (20%) e la sottoscrizione di abbonamenti pro (30%).
A cura di Tatiana Guzzi & staff FM
Leggi tutto su: Vice, BuzzFeed, Vox: il giornalismo digitale di successo, Alberto Bellotto (17/1/15).