La prima è in mano al giudice, la seconda al Commissario, la terza rimane per ora commestibile.
Dell'ASP difficile poter dire di aver capito tutto, anche perché quando gli interessi in gioco sono alti i politici mandano avanti i guastatori a mezzo stampa.
Questo il senso di questo articolo apparso oggi on line e che, per comodità, riportiamo integralmente sotto.
Riguardo al "buco" di tre milioni c'è tutto spiegato nell'articolo.
Alla fine potrebbero restare alcuni dubbi, ma una cosa è certa quella storia del Conte Ugolino ci sta tutta anche nel numero: tre.
Il dissociato Kim Jong Marxiletti, il tipografo del “vecchino” Presidente Antonio Costantino di Gesin-Proges e della rotativa fognaria ParmaDaily, con la sua consueta sfacciata impudenza e il suo ripugnante servilismo continua a irrorare di liquame l'ASP di Fidenza e quelli che il “vecchino” definisce sprezzantemente “rigurgiti pubblicistici” e tutto questo allo scopo di distogliere l'attenzione dallo stress finanziario che sta attraversando il gruppo Gesin-Proges (i cui 3.433 poveri lavoratori-soci il mese scorso sono stati costretti a sottoscrivere il raddoppio del capitale sociale (circa 2 milioni di euro) per sanare, solo parzialmente, i costi della mania di grandezza del “vecchino”) e dalla sua appartenenza alla malsana compagine di Legacoop, la confindustria della cooperazione che ha offerto copertura politica, finanziaria e organizzativa alle sinistre cooperative degli scandali Mose, Expo, Mafia Capitale e Lampedusa Accoglienza, solo per citare i più recenti.
Tra le ultime vomitate di Marxiletti, avvenute nel benevolo silenzio dei Comuni soci di ASP (che non lo hanno neppure denunciato per essere stati definiti sostanzialmente dei babbei che pagano il conto senza fiatare e non hanno mosso un dito per difendere la loro stessa Azienda e la sua positiva gestione), vi è quella che tra il 2008 e il 2013 i Comuni soci avrebbero versato all'ASP “contributi” in corso d'esercizio per 3,8 milioni di euro “a copertura dei buchi di bilancio”, versamenti anticipati senza i quali tutti gli esercizi si sarebbero chiusi in perdita. La prova evidente secondo Marxiletti consisterebbe nell'ordinata sfilza di numeri da lui presi dai relativi bilanci consuntivi pubblicati dall'Azienda e che il dissociato, credendo in tal modo di accreditarsi per il premio Pulizer (si dovrà invece accontentare come sempre del molto meno ambito premio Puliseder del suo padrone), ha riassunto in questa tabella e perfino fornendo per ogni annualità il link al documento originale, come dire... “mica vi sto raccontando balle” (e chi mai dubiterebbe della parola di un galantuomo come Marxiletti!):Prima di entrare nel merito dei numeri, peraltro giustissimi (ma solo perché presi da documenti di ASP e non usciti dalla mentemanipolata di Marxiletti) della tabella, vale la pena ricordare al tipografo di Costantino e agli amministratori pubblici soci di ASP, dimentichi dei loro doveri sociali prima che civilistici, in quale modo la voce “contributi” è definita in tutti i piani programmatici e in tutti i bilanci preventivi d'esercizio dell'Azienda:
Si tratta dunque di contributi e più esattamente di “corrispettivi” che i Comuni soci versano all'ASP sia a fronte dei “servizi conferiti”, prima gestiti dalle ex Ipab e quindi finanziati dai singoli Comuni, sia “a titolo di partecipazione alla gestione dei servizi” dopo averne condiviso, tra gli altri, anche gli onerosi obiettivi di maggiori livelli prestazionali rispetto ai minimi previsti dalla normativa regionale. È poi del tutto ovvio che in assenza di queste entrate, le uniche previste insieme alle rette degli utenti e ai rimborsi dal Fondo Regionale per la Non Autosufficienza e dall'Ausl, la gestione dell'ASP sarebbe in perdita o comunque non in grado di sostenere i necessari investimenti e interventi nei servizi e nelle strutture conferite dai Comuni ad ASP. Se poi a Marxiletti 3.770.383 euro di corrispettivi versati in 6 anni all'ASP dai Comuni soci sono sembrati un'enormità chissà che dirà nello scoprire che da quest'anno (2014) i soci si sono impegnati a versarne ancora di più, altri 3.146.695,20 euro, che aggiunti a quelli già dovuti portano il corrispettivo totale da versare all'ASP in un solo anno a 3.771.112,33 euro, perché così è scritto nel bilancio preventivo d'esercizio 2014 ed evidentemente sfuggito al tipografo: