Vicini naturisti, puristi, ecologisti

Due giorni fà avevo deciso di fare i muffin.
Prendo la rana e la piazzo accanto a me su una sedia.
Prendo tutti gli ingredienti e li affilo sul tavolo.
Metto a fondere il cioccolato e con l’aiuto delle micro mani ranescche peso la farina. E’ finita.
Il sacchetto gonfio mi aveva ingannato e mi mancava quasi metà della farina necessaria.
Che fare?
Il cioccolato e quasi del tutto fuso, io sono in tenuta da casa, ciò vuol dire, pantaloni del pigiama, sformati e impataccati di non so che, canottiera del socio, troppo grande ma altrettanto comoda e fascia tra i capelli. In perfetto stile squalid housewife pensare di arrivare al super è l’ultima delle opzioni. Ma poi sinceramente non avevo nessunissima voglia. L’idea geniale, nonchè unica soluzione è ….
La vicina.
Serviranno a qualcosa i vicini no?
Ce l’avrà un po’ di farina. E se non vuole darmela? Me la darà lo stesso.
“Salve, mi scusi, non è che avrebbe una tazza di farina da prestarmi, sa ho deciso di fare i muffin ma m’è finita e sono troppo pigra per, per cambiarmi e arrivare al super, e poi la bambina, dovrei vestire e sistemare anche lei, sa che pizza, solo per un po’ di farina, ne ha vero?”
“…”
“l’ha finita anche lei?”
“ti do la farina, solo se mercoledì mattina vieni qui da me alla dimostrazione dei “naturisti puristi ecologisti” e compri un loro prodotto!”
“…”
Dovete sapere che il mio sistema muscolare in certi casi è del tutto autonomo, nel senso che senza connettere con il cervello, parte in movimenti standard del tutto involontari. Così, prima ancora di decidere se rinunciare alla farina e correre a rintanarmi in casa, salvandomi dai naturisti puristi ecologisti ho già fatto cenno di Si con il capo, per poi pentirmene il secondo successivo, con un sonoro “DHO!” alla Homer Simpson maniera.
Fregata.
Stamattina ancora in pigiama, con gli occhi incollati, il Bibo in una mano e un tazzone di Nescafè nell’altra, suonano il campanello. Oddio i naturisti puristi ecologisti!
Accenno a voler aprire la porta con i denti, poi penso sia il caso di posare qualcosa. Poi ci penso, potrei non aprire. Cazzo so le 10:00, e uno alle 10 dovrebbe essere già bello che attivo, lavato e sistemato.
Ma i non sono “uno” e c’ho i miei tempi, scusate!
Non apro.
Penseranno che non ci sono.
Ma c’è la radio accesa e una rana logorroica urlante per casa, sentiranno che ci sono.
Penseranno che voglio fargli il pacco, e poi la vicina mi imbruttirà e non mi presterà più la farina per i muffin a vita.
Ci penso e dopo 10 min
Ok apro. .
“allora Marlene che fai vieni?”
“ehm si signora vicina, se mi da un vantaggio di 5 minuti arrivo!”
Alla riunione dei naturisti puristi ecologisti, mi hanno mostrato creme per i piedi che puzzavano di piedi, olii essenziali che parevano olio di fegato di merluzzo, sali che sembravano sali e spray che erano esattamente degli Spray, solo all’odore di erba e limone.
La rana durante tutto questo a buttato giù un litro d’acqua, non avendo nient’altro di interessante da fare se non bere e fatto pipì 3 volte in mezz’ora, usando il pretesto del bagno per esplorare la casa della vecchia vicina.
Assolto il mio dovere da buona vicina, sono uscita dalla setta del gruppo dei naturisti puristi ecologisti acquistando un Gloss labbra alla mela, che cura anche l’herpes e con la ferma convinzione di non provare mai più, nemmeno lontanamente ha chiedere qualsiasi genere di cosa alla vicina.
A saperlo, scendevo a comprarla la farina.
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Intro Song:
C'avete presente la canzone di Irene Grandi, quella che ha cantato a Sanremo esibendosi anche con quel gran figo di Marco Cocci. Bene, tale canzone, tra le migliore cantate dalla rock girl nostrana è stata scritta da certo Francesco Bianconi, voce è chitarra di un certo gruppo di musicanti italini chiamato Baustelle. Bene, ascoltare i Baustelle giova enormemente alla salute, buon ascolto.

Song: Baustelle - Le rane