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Vicino al punto di non ritorno

Creato il 25 gennaio 2011 da Malvino

Iva Zanicchi era molto combattuta, poverina, ma ha finito per non raccogliere il “cordiale invito” ed è rimasta, Dio solo sa quanto le costerà in disturbi neurovegetativi. Però questo non vuol dire niente, perché un qualsiasi altro esponente del Pdl, ministro del governo o attivista di base, non avrebbe esitato: un Bondi, anche un Sacconi, naturalmente un Gasparri, ancor più una Santanché, ma ovviamente un Sallusti, una De Girolamo, un qualsiasi cicciobello in doppiopetto profumato di mentina, per non parlare di un Bonaiuti o di un Verdini (non escluderei neppure un Ferrara) – via, non sarebbe restato un solo istante in più. Con Iva Zanicchi – e questo è molto strano – Silvio Berlusconi ha sbagliato il calcolo o forse no, può darsi che, conoscendo la fiera indole dell’europarlamentare, abbia deliberatamente voluto testarsi. E non ha superato il test.Non è ancora il punto di non ritorno, ma ci siamo abbastanza vicini. Il gioco l’ha inventato lui e gli hanno detto: “Peccato, il prezzo non è giusto”.

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