Tra i Borghi più belli d'Italia, c'è Vico del Gargano. Affacciato sul mare, aggrappato alla montagna, nel cuore del Gargano, qui il 14 Febbraio non fa rima con cioccolatini e rose rosse, ma piuttosto con storia e tradizione.
Una volta arrivati a Vico a darvi il benvenuto sarà il colore e l'odore degli agrumi del Gargano. Aranci e limoni che adornano, strade, case, vetrini dei negozi e chiese. A proposito di chiese, su una popolazione di settemila anime se ne contano ben quattro ed è in una di queste, nella chiesa matrice che sono custodite le reliquie del Santo Patrono di Vico: San Valentino, considerato anche il protettore degli agrumeti.
Mentre passeggiavamo nel mercatino tipico allestito in occasione della festa a Vico, alcune persone ci hanno raccontato che il centro storico del paese è suddiviso in tre rioni il Rione Terra, il Rione Civita e il Rione Casale, in base alle famiglie nobili che li abitavano. Passeggiare per queste stradine è davvero suggestivo ed è come essere catapultati in un tempo passato che continua a scorrere ancora oggi.
Con il tempo la tradizionale festività legata al Santo dell'amore ha assorbito inevitabilmente i tratti consumistici legati all'evento commerciale e non è raro in questo giorno imbattersi in cuori di ogni foggia e dimensione, frasi sdolcinate e slogan da pubblicità, ma ciò nonostante l'atmosfera "paesana" rende il tutto così bucolico, che anche i cuoricini di plastica venduti di fianco alle marmellate locali hanno un loro senso estetico.
Il giorno di
San Valentino a Vico si tiene la "sfilata" del Santo che, adornato di agrumi e portato a spalle "sfila" per il paese. Purtroppo noi siamo arrivati dopo pranzo e ci siamo persi la processione che si tiene solo di mattina, ma prima che cominciassero i vespri siamo riusciti a visitare la chiesa, senza essere di troppo disturbo. La chiesa è nel rione Civita e sul lato destro appena entrati c'è un altarino con l'urna contenente le reliquie del Santo, mentre San Valentino nella maestosità dei suoi addobbi sovrastava l'altare principale sulla Sinistra della navata centrale.
La pie donne in preghiera, invocavano le benedizioni e non sembrano affatto disturbate dai tanti turisti che anche in maniera poco carina si addossavano alla statua del Santo per scattare foto, girare video e fare commenti. Un po devo dire che mi è dispiaciuto non vedere il cartello "vietato scattare foto" perché a volte noi curiosi sappiamo essere davvero indelicati, ma se così fosse stato non avrei potuto mostrarvi la pellezza di questi addobbi. Se solo ne potesse sentire anche il profumo...
Sempre nella piazzetta centrale, vicino al castello, alcune tra le pasticcerie più importanti di Vico hanno messo su una collaborazione per la preparazione di una grandissima torta che a sera è stata offerta ai visitatori. decine di pan di spagna affilati, farciti e decorati, che all'assaggio erano davvero squisiti!
Vico merita davvero un visita, ma non solo a San Valentino. Anche e sopratutto d'estate, per poter meglio ammirare i tanti scorci che regala, sbirciando nei vicoli e attraversando piccole stradine, che all'aspetto angusto, regalano la sorpresa di una piazzetta nascosta e di un bellissimo giardino.
Tra i vicoli più visitati, c'è ovviamente quello del "Bacio", che il 14 è sovraffollato di coppie che si scattano foto e attraversano caute la famosa strettoia, larga appena 50cm e lunga una 30ina di metri.
Giovani e meno giovani che si stringono e tra risate e schiamazzi, si infilano nel vicolo, che porta ad un piazzetta appartata con un sedile dove le coppie una volta, protette da sguardi indiscreti si lasciavano ad effusioni e coccole.
Allora che dite, la merita una visita questo un borgo così, sospeso tra presente e futuro?