di Iannozzi Giuseppe
Notte di sangue a Coyote Crossing, l’ultimo romanzo di Victor Gischler pubblicato in Italia da Meridiano Zero, è un classico shoot ‘em up che ha per sfondo il più ostico e nero far west dell’America civilizzata.
Toby Sawyer ha messo sù famiglia con la bella Doris, lasciando alle poche glorie del passato i suoi sogni di diventare un musicista affermato. Ha una moglie e un figlio, è insomma uno dei tanti che sopravvivono a sé stessi, niente di più. Per campare fa il sceriffo, a mezzo servizio però. A dirla tutta come vicesceriffo non è che gli butti proprio bene; i colleghi non lo hanno per niente in stima e Toby ha un maledetto bisogno di portare più soldi a casa. Solo lo sceriffo Krueger, soprannominato il Capo, sembra che voglia un po’ di bene a Toby, ma come a un figlio venuto sù un po’ stupido.
La vita del vicesceriffo trascorre tranquilla tra una sigaretta e un’altra. Avere la sigaretta in bocca è una priorità a cui Toby non sa rinunciare. Ma un bel giorno Luke Jordan viene accoppato. Brutto affare. Krueger intima a Toby di sorvegliare il cadavere. Il vicesceriffo pensa che non ci sia bisogno di mettersi a discutere con un morto ammazzato e ne approfitta per andare a fare un saluto all’ancora minorenne Molly, con la quale intrattiene un rapporto più che profondo. La giornata è calda e una scopata tra le fresche gambe della giovane Molly gli rimette lo spirito in corpo, peccato però che quando torna indietro il cadavere di Luke non c’è più. Adesso Toby è nei guai, in grossi guai. Tornato a casa da Doris, dopo un’ultima scopata, l’addio. La donna, in piena notte, pianta marito e figlioletto alle cure di Toby per tirarsi fuori dallo schifo senza futuro che è Coyote Crossing. Il vicesceriffo Sawyer questo non lo aveva previsto proprio, così come non aveva previsto che quella notte sarebbe diventato un uomo capace di uccidere in nome della legge. I Jordan sono convinti che sia stato Toby Sawyer a far secco Luke e subito organizzano la caccia all’uomo. E per giunta lo sceriffo Krueger è chissà dove, forse in culo al diavolo o più lontano ancora.
Toby non sa che cazzo fare; dalla sua ha la pistola, zero sigarette e poco altro. In qualche modo deve procurarsi da fumare, a questo pensa. Ma troppo presto gli si scatena contro l’inferno. E’ costretto a fuggire. Nel giro d’una manciata di minuti Coyote Crossing diventa teatro per le fantasie più intelligentemente splatter d’un novello Quentin Tarantino.
Victor Gischler imbastisce una trama mozzafiato che non concede una virgola una agli intellettualismi. In Notte di sangue a Coyote Crossing c’è un uomo braccato che deve difendere la sua pellaccia e quella del figlio, cercando di scoprire perché i Jordan sono convinti che sia stato lui a far fuori Luke. Notte di sangue a Coyote Crossing assume su di sé le tinte nere di autori e registi quali Joe R. Lansdale e Barry Gifford, Quentin Tarantino e David Lynch.
Victor Gischler picchia duro. Se deve farti un occhio nero o due, se deve tirarti un calcio dritto nei coglioni, se deve spararti alle gambe o in mezzo al petto, lo fa punto e basta; e lo fa guardandoti dritto in faccia, caro lettore, perché lui non ha bisogno di nascondersi dietro metafore infiorettate, perché lui è uno scrittore da combattimento, senza però la presunzione di voler insegnare al prossimo come vivere la sua stronza vita.
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Anche i poeti uccidonoVictor Gischler è autore di sette romanzi tradotti in varie lingue. Finalista all’Edgar e all’Anthony Award, è stato a lungo docente di Scrittura creativa alla Rogers State University, in Oklahoma, ed è sceneggiatore di fumetti per la Marvel per The Punisher, Wolverine e la serie regolare di Deadpool.Gischler vive a Baton Rouge, in Louisiana.
Victor Gischler – Notte di sangue a Coyote Crossiing – Meridiano Zero – Collana Meridianonero – Pagine 256 – EAN 9788882372330 – Prezzo 14 Euro