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Video. Clamoroso da Via Candoni: una rimessa Atac assediata da un campo rom. Filmato inviatoci da dipendenti Atac disperati

Creato il 05 settembre 2014 da Romafaschifo

Incredibile davvero questo video che ci proviene dall'interno, da addetti Atac disperati ma non rassegnati. Si tratta della rimessa Atac di Via Luigi Candoni, Nella stessa area in cui, paradossalmente, la Regione aveva posto un vincolo al progetto di Nuovo Stadio della Roma, perché qui siamo nel cuore della Tenuta dei Massimi che è riserva naturale. E guardate di che riserva naturale stiamo parlando... Guardate nel video le conseguenze che la presenza di questo campo rom. Guardate il video dall'interno della rimessa e quello dall'esterno, che dimostra come la strada pubblica venga utilizzata per smistare merce rubata. 

Tutto piuttosto esplicativo della situazione che sta vivendo la città. Il disinteresse politico, il lassismo istituzionale, l'incapacità manageriale nelle aziende pubbliche... E di questa situazione c'è chi se ne approfitta, ad iniziare da chi  delinque. Stiamo creando insomma terreno fertile per farci depredare

"Ieri son venuto a sapere" ci dice una delle nostre fonti interne ad Atac "che i rom la notte oltre a fottersi la nafta dai bus, si sono fregati pure le batterie! Ogni bus ne ha due, da circa 300 euro l'una, per 5 bus saccheggiati in una notte hanno fatto 3000€ di danni da sommare ai danni quotidiani denunciati nel video. Senza considerare l'improvvisa indisponibilità di mezzi per fare servizio (al contrario di quanto si crede, i mezzi sono contati, non ce ne sono molti di scorta)..."

Ad oggi a Roma c'è solo una cosa più problematica del problema-rom: chi nega questo problema chi dice che il problema non c'è.

Le popolazioni che vivono nei campi nomadi della città provocano:

- furti di immondizia nei cassonetti dell'Ama

- conseguenti mercatini del rubano diffusi in tutta la città
- insicurezza e scippi continui in metro (mille i nostri video a riguardo, andate nel nostro canale YouTube e divertitevi)
- insicurezza e scippi continui sui bus
- conseguenze inenarrabili sul turismo
- racket diffuso alle biglietterie automatiche di Termini e non solo di Termini
- roghi tossici con conseguenze non prevedibili, ma gravissime, sulla salute pubblica di tutta la città
- furti in auto e di auto
- furti in abitazioni
- scippi nelle aree turistiche della città come da noi mille volte documentato con fior di video
- furti di rame con conseguenze terrificanti sulla nostra rete autostradale in termini di sicurezza e di incidentalità
- furti di tombini di metallo sulle strade, cosa anche questa che nel breve-medio periodo provocherà gravi incidenti
- aggiungete qui qualche altro elemento perché sicuramente ce ne siamo dimenticati moltissimi

Sostanzialmente per favorire le attività dei rom si è deciso che tutto il resto della popolazione della città deve morire. Morire, signori! Morire sull'autostrada o sul raccordo immerso nelle tenebre; morire sul Viadotto dei Presidenti perché manca i tombini di metallo sono stati tolti e ci sono buche nelle quale andare all'altro mondo senza passare dal via; morire di tumore ai bronchi a causa dei roghi abusivi; morire di fame perché la situazione sta facendo scappare i turisti che sono una risorsa economica decisiva di Roma. Ovviamente - lungi da noi un approccio razzista, tanto è vero che le stesse popolazioni e le stesse etnie in altri paesi non provocano nessun problema, semplicemente perché funzionano le leggi, la giustizia, i deterrenti - non si tratta di un problema che si limita alle popolazioni camminanti. Molti dei reati, infatti, sono effettuati "su commissione". Ad esempio i furti, con i relativi mandanti. Ad esempio lo smaltimento inquinante e abusivo di plastiche e pneumatici, che i rom compiono per conto di criminali italianissimi che così risparmiano sui costi elevati di uno smaltimento regolare e così via. Il problema, dunque, non sono tanto i rom, ma sono i rom inseriti in un contesto atroce come quello di Roma e in una legislazione assurda come quella italiana.

Resta il fatto che si tratta di una autentica emergenza. Una bomba ad orologeria che è pronta a detonare (già iniziano le prime risse sotto la metropolitana) se non si farà qualcosa e se non si porrà freno in maniera seria a questa situazione le conseguenze saranno gravissime come sono sempre gravissime le conseguenze di un problema trascurato, nascosto, artificiosamente sottaciuto per squallidi motivi di opportunità politica, buonismo, incapacità, mancanza di visione, rifiuto di adeguarsi agli standard internazionali.

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