Qui il lavoro si è fatto. E si sta concludendo anche in anticipo.
Su Via del Babuino non si poteva camminare, oggi è una festa di shopping, romani, turisti. Tanto che viene da chiedere: se tutto funziona così perché non la si pedonalizza direttamente invece di riaprirla al traffico dopo la fine del cantiere.
Ad ogni modo quando riaprirà, la strada, non sarò per lo meno più un volgare garage a cielo aperto come era prima. La differenza è davvero enorme. Come sarebbe enorme la differenza dovunque semplicemente togliendo di mezzo le auto posteggiate in mezzo alla strada.
Criticità? Ci sono secondo noi. Il primo rischio è quello di avere auto, come in Via di Fontanella Borghese, posteggiate con due ruote sopra e due sotto al marciapiede visto che si è scelto di non proteggere i percorsi pedonali con paletti e dissuasori. Il secondo rischio sono le (troppe!) piazzole per scarico e carico merci. Siamo sicuri che verranno utilizzate, temporaneamente, solo dai furgoni autorizzati oppure magari diventeranno il private parking dei negozianti pregiudicando la bellezza e la prospettiva della strada che così avrà di fatto sempre e fissa la presenza di auto parcheggiate? Speriamo bene. Resta la felicità per una trasformazione rapida, non costosa e stupenda. E resta il rimpianto per la cialtronaggine dell'amministrazione precedente che poteva fare la stessa cosa su Via di Ripetta e invece ha condannato quella strada alla marginalità, danneggiando tutti, commercianti in primis che, quando riaprirà completamente il Babuno, subiranno una concorrenza inarrivabile: tutti, ovviamente, vorranno passeggiare di qua, trascurando di là.