Magazine Consigli Utili

Videosorveglianza con telecamere IP per villetta

Da Mauro

telecamera allarme antifurtoPrima di tutto complimenti per questo sito , veramente ben fatto.
Abito in una villetta a schiera e in un anno i ladri sono già entrati non una…ma due volte.
Nel secondo caso in particolare a mettere in fuga i ladri è stata la semplice presenza di una ip cam (ho ricevuto una mail sul blackberry mentre stavo tornando da lavoro e ho immediatamente chiamato il 112).
Incredibile a dirsi, i ladri hanno rubato…l’ip camera!!
Da qui la mia decisione di dotarmi di un sistema d’allarme e di 4/5 nuove ip camera da posizionare in luoghi strategici in abbinamento a dei faretti alogeni/led con sensore crepuscolare (a quanto leggo è un deterrente notevole).
La villa ha un giardinetto (molto piccolo) sia nella parte anteriore che nella parte posteriore mentre al 1° piano ci sono un terrazzo e un balcone.
In totale ho 8 infissi, più la porta d’entrata semi-blindata.
La mia idea era di dotare le finestre di un doppio sensore (a tendina e perimetrale), mettere un volumetrico in box (che comunica con l’abitazione direttamente mediante una porta che doterò di sensore perimetrale) mentre all’esterno volevo mettere sia sul terrazzo che sul balcone delle barriere a infrarossi.
Penso che separare il sistema di videosorveglianza ip dall’allarme vero e proprio potrebbe essere una soluzione ridondante ma allo stesso tempo utile come backup nel caso in cui i ladri riuscissero a manomettere il sistema d’allarme.
E’ chiaro che se i ladri dovessero spegnere l’elettricità…le mie telecamere automaticamente verrebbero spente mentre rimarrebbe attiva la centralina d’allarme grazie alla batteria tampone.
Da queste considerazioni una serie di domande:

è una buona idea separare la videosorveglianza dall’allarme?
quanto sono integrabili le ip camera (cinesi) ai sistemi d’allarme più comuni (vedo che hanno degli ingressi/uscite nella parte posteriore..)?
potrebbe essere utile tenere un UPS per dare continuità alla linea elettrica?

inoltre, in generale, credi sia possibile riutilizzare parte dei sensori della mio vecchio sistema antifurto (quelli perimetrali in particolar modo)?
Ultima domanda, vorrei prendere una nuova centralina d’allarme sul taglio consumer che mi auto-installerei ma sono dubbioso sulla sicurezza relativa alla comunicazione tra telecomandino e centrale stessa (ultimamente sento di sistemi che intercettano il codice quando attiviamo o disattiviamo l’allarme clonando di fatto un nuovo telecomando…in termini tecnici non so come si chiama questa tecnica).
Esistono dei modi per aumentare il livello di sicurezza in questo tipo di comunicazione (tipo chiavette con chiave numerica che cambia ogni tot secondi?) magari integrabili ai sistemi d’allarme e indipendenti? e se sì, esiste uno standard di riferimento?
grazie e mi scuso se non ho usato i termini tecnici ma non sono esperto
- Cristiano

Buongiorno Cristiano

Si, in generale soprattutto per piccoli impianti (appartamenti, villette) la separazione di antifurto e videosorveglianza é quasi una scelta obbligata. Come potrai leggere anche in questo post, ci sono considerazioni pratiche, installative e anche economiche che portano decisamente verso questa soluzione.

Le telecamere IP (cinesi e non) sono abbastanza standard e credo che non ci siano grossi problemi di integrazione, ma la materia é molto vasta e quindi forse prima dell’acquisto ti conviene verificare con il fornitore – meglio se un distributore specializzato in sicurezza TVCC, per non avere poi complicazioni eccessive in fase di installazione e configurazione.

Per quanto riguarda l’UPS direi che é fondamentale: qualunque sistema di sicurezza deve prevedere almeno due fonti di alimentazione (una, primaria, é la rete, l’altra, secondaria, viene fornita da batterie o un gruppo esterno) in quanto la mancanza di corrente si verifica spesso in caso di tentato furto – soprattutto ora che i contatori vengono montati esternamente ed in posizioni facilmente accessabili da tutti.

I sensori antifurto sono molto compatibili se di tipo filare: l’allarme viene trasmesso attraverso un segnale elettrico (normalmente un positivo a mancare) che può essere letto da qualunque centrale. Anche nel caso in cui non vi sia compatibilità  basta usare un comune relé per girare il segnale ed i sensori diventano utili per il nuovo impianto.

Per quanto riguarda il radiocomando invece, la situazione é più complessa. Se la scheda di decodifica (scheda-chiave) é a bordo, non puoi fare molto. Potresti cercare una centrale che abbia un sistema rolling-code che rigenera il codice dopo ogni attivazione o montare una chiave elettronica a contatto, facile da usare ma difficile da clonare. Ti consiglio comunque di non separare i due acquisti in quanto la parte chiave é intimamente legata al funzionamento dell’impianto e potresti andare incontro a complicazioni gratuite ma difficili da superare.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :