Come un viaggio in Vietnam diventa un momento di esplorazione della vita delle donne e delle persone che lo vivono. La scoperta più inaspettata è stato un museo delle donne nel centro di Hanoi, la vecchia capitale del Nord del paese: un elegante stabile in stile francese di 4 piani sapientemente organizzati per illustrare allo spettatore ogni aspetto della partecipazione delle donne alla vita del Vietnam.
Il Vietnamese Women’s Museum è stato fondato nel 1987 grazie all’ Unione delle Donne Vietnamite: i primi due piani sono dedicati al ruolo delle donne nella società, di cui un’ ampia sezione sulle donne lavoratrici. Le donne in Vietnam svolgono qualsiasi tipo di lavoro alla stregua degli uomini, interessante è l’approfondimento fatto rispetto alla vita delle donne venditrici ambulanti attraverso un bel documentario, scaricabile anche dal sito del museo. Immancabile la descrizione del ruolo della donna nella società, di cui è molto interessante il fatto che delle 54 etnie che vivono il paese, alcune di esse siano società matriarcali.
Il terzo piano, quello più emozionante e sbalorditivo, è quello delle donne nella storia: fin dall’antichità esistono nell’immaginario del paese donne guerriere che hanno combattuto per l’indipendenza e per l’istruzione, e così è stato nelle guerre di indipendenza dal colonialismo francese e nella tristemente famosa guerra del Vietnam (chiamata dai locali “Guerra Americana”), che ha portato alla riunificazione del paese nel 1975. In questa sezione ci si prende il tempo e lo spazio di illustrare le storie di queste donne combattenti e gli episodi dei quali sono state protagoniste. La partecipazione alla guerra in prima persona è stata massiccia: nel sud del Vietnam, durante la guerra contro gli americani, le donne hanno rappresentato il 40% delle forze di guerriglia, con la costituzione di più di 50 plotoni di donne combattenti.
Il quarto ed ultimo piano descrive invece il ruolo della donna nella moda e nella costruzione di manufatti e materiali di enorme pregio, attraverso l’uso di tecniche complessissime.
La cosa più sconvolgente e commovente, agli occhi di un’osservatrice occidentale, è stato il modo di rendere omaggio e giustizia alla presenza delle donne, il modo di raccontare le loro storie e il loro duro lavoro pubblicamente, attraverso fotografie, oggetti, testimonianze. Noi non abbiamo ancora trovato un museo equivalente in Europa che narri in tal modo delle donne. E voi?
Le rubriche della puntata:
Musica – SIA
Consigli di lettura – “L’ Amante”, Marguerite Duras
Qui la puntata,
Buon Ascolto!
Posted on 12 luglio 2015 at 3:50 pm in quinta stagione | RSS feed | Rispondi | Trackback URL