Fioccano notizie interessanti sul fronte dei rapporti tra il Vietnam e gli Stati uniti. Due potenze – l’una mondiale, l’altra sub-regionale – un tempo nemiche, ed oggi, nel bailamme della globalizzazione, partner strategici e commerciali. Si comincia da Hanoi, dove Luong Thanh Nghi, il compunto portavoce del Ministero degli Esteri, ha contestato il Rapporto sui diritti umani del 2011, presentato poco tempo fa (come avviene ogni anno) dal Dipartimento di stato.
Luong Thanh Nghi, portavoce del Ministero degli Esteri di Hanoi
Secondo il Governo vietnamita, le valutazioni di Washington relativamente ad Hanoi mancano di obiettivitá e si basano su informazioni non corrette. Il rappresentante dell’Esecutivo, in conferenza stampa, ha comunque tenuto a precisare che le relazioni tra i due Paesi, negli ultimi tempi, sono migliorate in diversi settori: «Le due parti hanno collaborato tra loro, in modo costante, sui temi di interesse commune, tra cui anche i diritti umani. Il mantenimento del dialogo con spirito franco, costruttivo, e con reciproco rispetto, ha contribuito allo sviluppo della comprensione ed all’intensificazione delle relazioni bilaterali, a beneficio dei rispettivi popoli.
Il rapporto annuale del Dipartimento di stato», chiosa Thanh Nghi, «riconosce i numerosi progressi del Vietnam nella tutela dei diritti umani dei propri cittadini, ció nonstante Washington continua a produrre alcune osservazioni scarsamente obiettive». (Continua).
(Francesco Giappichini)