Scritto da: Redazione Report360 9 marzo 2014 in Esteri, News Inserisci un commento
Sono nove i Paesi impegnati nelle ricerche dell’aereo della Malaysian Airlines scomparso durante il volo da Kuala Lumpur a Pechino, non appena entrato nello spazio aereo vietnamita.
Thailandia, Australia, Indonesia, Malaysia, Cina, Vietnam, Singapore, Filippine e Stati Uniti hanno inviato mezzi navali per cercare i detriti del Boeing 777 su cui viaggiavano 239 persone. Resta tuttavia aperta l’ipotesi dell’attacco terroristico, sostenuta dal fatto che il personale di bordo non abbia lanciato alcun allarme o segnalato guasti tecnici insieme alla presenza di passeggeri imbarcati con passaporti rubati in Thailandia.
Se l’aereo si fosse disintegrato in volo, ad oltre diecimila metri di altezza, potrebbe essere la motivazione per cui non siano ancora stati ritrovati detriti del velivolo. Durante la ricognizione dei mezzi navali sono stati trovati dei rottami ma non è ancora chiaro se appartengano o meno al Boeing malese.
Secondo le indicazioni dei radar militari, l’aereo potrebbe invece avere invertito la rotta. Il capo dell’aeronautica malese, Rodzali Daud, ha dichiarato che «esiste una possibilità che il volo MH370 abbia invertito la rotta e le autorità stanno vagliando questa ipotesi anche se il pilota dovrebbe informare compagnia e autorità di controllo prima della decisione ma una simile comunicazione non è pervenuta».
Le ricerche continuano senza sosta ma le autorità restano caute nel dare spiegazioni e la possibilità di trovare superstiti diminuiscono ora dopo ora tanto che la Malaysian Airlines ha dichiarato di temere il peggio.
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