VIGEVANO. Giovedì
scorso 25 febbraio, due pattuglie del Nucleo Operativo in borghese e una
pattuglia in divisa della Polizia Locale, guidata dal Comandante dottor Pietro
Di Troia, ha proceduto nei confronti del proprietario di un hotel sulla ex statale
494 in frazione Morsella, per favoreggiamento della prostituzione. In base alla
Legge Merlin, infatti, viene sanzionato chiunque, essendo proprietario di
albergo, vi tollera abitualmente la presenza di una o più persone che si
dedicano alla prostituzione. All’interno del locale sono state infatti trovate
due prostitute intente a consumare un rapporto sessuale con due clienti. Da un’ulteriore
verifica è emerso che effettivamente il gestore era a conoscenza del lavoro
esercitato dalle ragazze ed era quindi consapevole di concedere loro le camere
per le prestazioni sessuali a pagamento. Dal controllo dei registri è risultato
inoltre che il gestore non aveva effettuato la comunicazione dei nominativi dei
clienti alla Questura così come previsto dal testo unico delle leggi di
pubblica sicurezza.Le sanzioni previste vanno dalla multa che può arrivare fino ad un massimo di 10mila euro, alla perdita della licenza e alla chiusura dell’attività. L’imprenditore è stato inoltre indagato per omessa comunicazione del nominativo dei clienti alla Questura che prevede l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro.
In questo hotel a dicembre
2015, durante una serie di controlli effettuati sul territorio ad opera della
Polizia Locale per tutelare la sicurezza e il decoro urbano, gli agenti del
Nucleo Operativo del Comando della Polizia Locale, avevano notato uno “strano
movimento” nei pressi dell’albergo e in particolare ad opera di alcune prostitute
abituali sul territorio comunale e che erano solite ricevere i propri clienti
all’interno di questo hotel.All’epoca dei rilevamenti, vennero avviate indagini con servizi di osservazione, controllo e pedinamento, furono ascoltati come persone informate dei fatti, molti clienti delle prostitute i quali rilasciavano tutti dichiarazioni concordanti: le ragazze invitavano i clienti a consumare la prestazione sessuale all'interno dell'hotel, richiedendo una cifra di 100 euro di cui 70 per le ragazze e 30 per la camera. Nessuno chiedeva i documenti ai clienti e non veniva effettuata alcuna registrazione e neppure rilasciata ricevuta fiscale. Da qui l’operazione scattata il 25 febbraio scorso che ha portato al procedimento per favoreggiamento della prostituzione nei confronti del titolare dell’hotel. Una delle due prostitute presenti nell’hotel, è stata poi sanzionata ai sensi del Codice della Strada per aver circolato con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo; il veicolo è risultato sottoposto a tre fermi a causa anche di verbali non pagati contestati dalla Polizia Locale di Vigevano in base al regolamento di Polizia Urbana che vieta la prostituzione su strada.
(mpa)
