VIGEVANO. La Tares va abolita. Lo dichiarano ben 1700 persone che hanno apposto la propria firma a sostegno della petizione avviata dal giornale lomellino L'Informatore.
Il direttore Mario Pacali forse non si aspettava così tanta affluenza che non si è fermata nemmeno per la pioggia. Forse neanche un referendum cittadino avrebbe fatto registrare questa adesione e la voglia di dire basta, di dire no! La gente si è presentata all'appuntamento di sabato 6 e domenica 7, ha fatto la fila composta per firmare. Sono arrivati anche i sindaci, quel manipolo di trenta primi cittadini che hanno compreso il valore di una simile iniziativa e hanno deciso di sostenerla.
Così ha commentato quest'oggi il direttore Pacali: "Non ci fermiamo. Perché la riteniamo una battaglia civile. Non abbiamo alcuna bandiera alle spalle, non ci interessa un futuro consenso elettorale, ma il futuro delle nostre comunità, sempre più tartassate e in ginocchio. Ovviamente, e parlo anche a nome del vice direttore Annalisa Vella che mi ha affiancato in questa iniziativa, non possiamo che esprimere soddisfazione il risultato di questi due giorni di gazebo, dove abbiamo raccolto poco più di 1700 firme per dire no a questo ennesimo salasso chiamato Tares, la nuova tassa rifiuti. In tanti, che hanno sottoscritto la nostra petizione da inviare al Parlamento, ci hanno chiesto: "riusciremo a bloccarla questa tassa?”. Non possiamo prometterlo, ma solo assicurare il nostro impegno in questa mobilitazione. Perché ritengo necessario indignarsi e far sentire la nostra voce. Non dobbiamo continuare a subire in silenzio, ad accettare imposizioni calate dall'alto. Soprattutto se queste imposizioni andranno a colpire ancor di più non solo le famiglie, ma anche le piccole e medie attività produttive. Un sindaco di un piccolo paese del parmense, Luigi Lucchi, che tre settimane fa tentò di entrare in mutande al Quirinale per protestare contro la Tares, dichiarò: "non voglio essere il sindaco di un cimitero”. Perché gli effetti di questa nuova tassa sono devastanti. Per tutti".
La petizione e le firme saranno portate in Parlamento ma prima c'è ancora tanto da fare: la sottoscrizione prosegue. E' possibile firmare infatti sia nella sede dell'Informatore in via Trento 42b a Vigevano come pure all'Associazione Commercianti di Vigevano in corso Vittorio Emanuele, alla Confartigianato di Vigevano e Lomellina in via Ottone, alla Confartigianato di Mortara in corso Cavour 32, alla Confartigianato di Garlasco in corso Cavour 93 presso Girani Interni, Esseciemme stampa e grafica in via Riberia 32, Acconciature Sesto Senso via Cavour 15 a Cilavegna.
Inoltre, domenica si potrà firmare anche in piazza a Gambolò, dalle 10 alle 12,30 dove sarà collocata una postazione allestita dal Comune.
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VIGEVANO. La Tares va abolita: i primi 1700 sì alla proposta de L'Informatore
Creato il 08 aprile 2013 da AgipapressPotrebbero interessarti anche :
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