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VIGEVANO (pv). “La stazione ferroviaria? Si può fare meglio!” Lo spiega Alberto Mei Rossi.

Creato il 22 dicembre 2015 da Agipapress
VIGEVANO (pv). “La stazione ferroviaria? Si può fare meglio!” Lo spiega Alberto Mei Rossi. VIGEVANO (pv). “La stazione ferroviaria? Si può fare meglio!”.  Ad affermarlo è Alberto Mei Rossi project manager che collabora con uno studio di architettura del milanese per la realizzazione di progetti architettonici innovati.  E proprio con tre progetti Alberto Mei Rossi ha partecipato alla Conferenza Internazionale sul tema “Architettura e città. Problemi di tutela e valorizzazione nei centri storici e nelle periferie” che si è tenuto a La Spezia il 27 e 28 novembre scorso con la partecipazione di 70 relatori provenienti da tutta Europa. Fra i tre progetti di cui è stato relatore, Alberto Mei Rossi ha esposto anche quello con cui presenta una nuova stazione ferroviaria a Vigevano. E’ lui stesso a parlarcene.
“Dopo aver visto il recente progetto di rispettabilissima fattura occorre riflettere sulla necessità di completarlo ampliando la visione con quelle che furono le cause, per le città più grandi, di “distruzione” territoriale tra cui anche la ferrovia che in realtà su Vigevano consentì la connessione tra Porta Genova di Milano e la città stessa – esordisce Mei Rossi -. Il processo di industrializzazione aveva consentito la realizzazione di insediamenti produttivi che hanno poi generato il flusso delle merci verso la città; oggi il clima economico è cambiato, a muoversi non sono più le merci ma qualche turista ed i pendolari, stipati come bestiame in carrozze da terzo mondo; ogni progetto deve essere visto in modo critico”. VIGEVANO (pv). “La stazione ferroviaria? Si può fare meglio!” Lo spiega Alberto Mei Rossi.Vigevano, la città che intende entrare nell’area metropolitana di Milano deve avere un biglietto da visita ancora migliore rispetto a quello previsto e che punti ad una maggiore e migliore organizzazione dell’area.  “Vigevano merita di più e Vigevano farà di più grazie forse all'evoluzione federale dello Stato – prosegue il project manager Mei Rossi -; la mia idea coordinata, all'interno di uno studio di architettura di San Donato Milanese e proposta alla recente Conferenza Internazionale di Urbanistica a La Spezia, si fonda sul completamento organico degli elementi funzionali e di sicurezza tra cui, per esempio, l'allontanamento della stazione carburanti troppo prossima al passaggio dei treni, e il raddoppio dei parcheggi in accesso, inserendo il minimo commerciale per non danneggiare il centro in quanto la stazione è a due passi dal Castello”.
“Oltre al sottopasso, banale e già previsto, si può creare un sovrappasso e spostare la stazione di 100 metri più a nord inserendo lo sbarco più al centro, cosi che sia più vicina all'annessione verso la strada che porta alla Cavallerizza e sostituendo con una caffetteria più grande, l'attuale volume”. “Un progetto  fattibile – conclude Mei Rossi - perché il raddoppio ferroviario, previsto dopo la costruzione del nuovo ponte, consentirà queste variabili”. (mpa)

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